Chiuso il mercato estivo, la Salernitana, oltre che alcune evidenti (e ataviche) lacune strutturali, dovrà necessariamente gestire un’insolita grana: quella dell’abbondanza dei portieri. In tutto, infatti, gli estremi difensori granata sono quattro, due dei quali, però, riposti accuratamente nel cassetto, pronti, eventualmente, ad essere tirati fuori nei momenti di necessità. Stiamo parlando, ovviamente, di Alessandro Micai e Guido Guerrieri, finiti ai margini del progetto per un mero problema di natura contrattuale.
Per quanto concerne l’ex pipelet del Bari, il DS Fabiani ha cercato, invano, un acquirente dal primo all’ultimo giorno di mercato. Alla fine, forte dei restanti tre anni di contratto a cifre importanti, nonché della mancanza di proposte degne di nota, Micai ha preferito rimanere a Salerno da separato in casa. Difficile, d’altronde, immaginare che un calciatore rinunci, giustamente, all’oneroso ingaggio regolarmente pattuito ormai 3 stagioni or sono. La colpa di tale situazione, magari, sarebbe da attribuire a chi, a suo tempo, non ha lesinato di concederglielo. Ma questa è storia vecchia, già vista e rivista. Micai è soltanto l’ultimo degli innumerevoli casi di contratti pluriennali diventati, col passare del tempo, indigesti alla proprietà. Strano che, al netto di tutto, uno scafato imprenditore come Claudio Lotito accetti, supinamente, una condizione simile senza mai intervenire. Ma tant’è. Il passaggio da eroe del “Penzo”, ad over indigesto, dunque, per il portiere mantovano è stato relativamente breve. Un portiere che, al netto degli errori, sinceramente non ci sembra tecnicamente inferiore a chi oggi risulta essere il portiere titolare della Salernitana.
Detto di Micai, la situazione di Guido Guerrieri appare addirittura paradossale. L’estremo difensore scuola Lazio è stato il primo acquisto, tra l’altro a titolo definitivo, della nuova stagione, passando rapidamente da rinforzo ad esubero nel giro di poche settimane. Un destino, o per meglio dire maledizione, che colpisce simpaticamente tutti (o quasi) i primi arrivati dal 2011 ad oggi. Anche per lui, come per Micai, si è cercata una sistemazione negli ultimi giorni, salvo poi rimanere sul groppone del monte ingaggi. Un modus operandi che, francamente, non trova spiegazioni.
Per entrambi, però, a differenza dei calciatori di movimento, è possibile il reintegro in caso di indisponibilità di Belec (Adamonis è un under, quindi escluso dal discorso). Una deroga che, chissà, potrebbe giocare a loro vantaggio… e a quello della Salernitana.
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