Schede Tecniche

Coulibaly, tanta sostanza e discreta qualità per la mediana di Castori

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Mamadou Coulibaly, ventunenne calciatore di proprietà dell’Udinese, è il rinforzo a centrocampo che la Salernitana consegna a Fabrizio Castori, il quale ha già allenato il ragazzo nelle precedenti esperienze di Carpi e Trapani.

Il neo acquisto granata è un prodotto del vivaio del Pescara, che lo ha lanciato in serie A nella stagione 2016-2017, con la squadra virtualmente retrocessa in cadetteria, affidandolo alle cure di Zdenek Zeman. Nove presenze e galloni di mezzala impegnata nelle due fasi di gioco.

L’anno seguente, campionato di Serie B 2017-2018, Coulibaly è uno dei punti fermi del progetto zemaniano, riconfermato all’interno della nuova pianificazione calcistica della società abruzzese. Con il boemo sulla panchina biancazzurra, infatti, il giovanissimo centrocampista africano gioca con continuità, esibendo doti importanti che catturano le attenzioni degli addetti ai lavori. Il rendimento della squadra, però, non soddisfa la proprietà, che esonera l’ex tecnico granata e, dopo il breve interregno di mister Epifani, affida le redini del team al tecnico ‘Bepi’ Pillon‘. Con il trainer trevigiano, gli spazi del centrocampista di colore si restringono, ma la stagione, conclusa con due reti realizzate ed altrettanti assist, può essere archiviata con soddisfazione.

Nell’annata calcistica 2018-2019, Coulibaly, diventato calciatore di proprietà dell’Udinese, nella cui formazione ‘Primavera’ colleziona qualche presenza, passa al Carpi al termine della sessione invernale di calciomercato. La squadra modenese partecipa al campionato di serie B ed è diretta da Fabrizio Castori. Il neo granata gioca con una frequenza significativa, mette a segno altre due reti, sforna anche un assist vincente, ma retrocede in terza serie insieme al resto dei compagni.

Nella stagione 2019-2020 Coulibaly partecipa nuovamente al campionato cadetto, militando inizialmente nell’Entella di Boscaglia, il quale, però, preferisce affidarsi ad altri calciatori, riservando al ragazzo pochi minuti, tanta panchina e addirittura diverse soste ai box figlie di mancate convocazioni. La sua voglia di recuperare il tempo perduto viene raccolta ancora una volta da Castori che, intanto, è stato chiamato al capezzale del boccheggiante Trapani. La squadra siciliana quasi compie l’impresa, colmando la voragine di punti che si era aperta tra lei e le altre concorrenti alla salvezza. Coulibaly fornisce un contributo importante, realizza due reti ed un assist, ma non riesce ad evitare l’ennesima retrocessione della carriera.

Risultati di squadra che non scalfiscono le potenzialità tecniche e tattiche del calciatore, con l’Udinese che continua a credere in lui e addirittura lo fa partire titolare in massima serie nei primi centottanta minuti di quest’anno. Poi, i friulani comprendono che il suo processo di crescita deve essere ancora perfezionato e decidono di ‘restituirlo’ alle cure di Fabrizio Castori.

Dal punto di vista tecnico-tattico, Coulibaly è un centrocampista che può agire da mezza’ala di sostanza e di qualità, ma all’occorrenza può anche operare nei panni di mediano centrale in una linea composta da due interdittori ed altrettanti esterni. Esuberanza atletica e apprezzabili doti tecniche(calcia con entrambi i piedi e possiede discreta visione di gioco), si affiancano a dinamismo e ad una incoraggiante spavalderia nel tentare la giocata in grado di risultare offensivamente incisiva. Dotato di buon tiro dalla media distanza, il ragazzo è anche reattivo nel recuperare palloni ed abile ad attaccare lo spazio senza palla.

Le potenzialità per migliorare il rendimento e la qualità del centrocampo granata sembrano esserci tutte. Sempre che il ragazzo conservi la giusta umiltà, l’attenzione mentale per gli interi novanta minuti e, soprattutto, non comprometta le sue prestazioni con l’eccessiva sicurezza nei propri mezzi.

Maurizio Iuliano

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