Fabrizio Castori ha rotto il silenzio sabato pomeriggio, squarciando quel velo di riservatezza da cui era rimasta coperta la notizia della sua positività al covid. Il mister marchigiano ci ha tenuto a ringraziare quanti in privato lo avevano da subito rincuorato e si erano accertati delle sue condizioni, ma ha anche ringraziato i giornalisti che hanno mantenuto il riserbo e non hanno diffuso una notizia che circolava da giorni. Ragioni di riservatezza e rispetto della privacy, come deontologia professionale vuole, del resto. Resta il fatto che non sia una colpa aver contratto il covid e che annunciare la positività al virus, che da oltre un anno sta condizionando le nostre vite, sia un gesto di grande intelligenza perché è anche un modo per sensibilizzare l’opinione pubblica e lanciare un messaggio a chi ancora sottovaluta insidie e pericoli della situazione attuale.
Sanguigno, tosto, carico, motivato: Fabrizio Castori sta affrontando con lo spirito che da sempre lo accompagna anche questo “imprevisto” e non si sta sentendo solo.
L’affetto della gente, la vicinanza della società, quella dei suoi collaboratori e della squadra sono carburante prezioso per il tecnico marchigiano, che resta concentrato sul lavoro del campo anche a distanza. I contatti con i suoi collaboratori sono continui e non sono mancate videochiamate di gruppo con cui i calciatori hanno voluto salutarlo. E non è mancato, ieri, nemmeno il solito cornetto al pistacchio, che il mister apprezza moltissimo. Gli è arrivato davanti alla porta della sua abitazione, direttamente dal bar dove è solito fare colazione. Un suo collaboratore ha fatto da “garzone”, sempre con tutte le precauzioni del caso. Castori ha gradito, prima di tutto il gesto. Anche questo è un modo per far gruppo e restare uniti, sebbene distanti.
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