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Cicerelli, gara da ex per ritrovare minuti in un girone di ritorno senza spazio

L'esterno ritrova da avversario il Pordenone, sperando di ribaltare una seconda parte di stagione in cui ha visto il suo minutaggio più che dimezzato

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SALMON 01 05 2021 wm  29
SALMON 01 05 2021 wm 29
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È Emanuele Cicerelli l’unico ex della sfida in programma domani pomeriggio al Teghil tra Pordenone e Salernitana. L’attuale numero 10 granata, infatti, indossò la maglia dei ramarri nel 2018, disputando il girone di ritorno del Girone A di terza serie: Cicerelli, schierato solo in 3 occasioni da Alberto Bollini a Salerno, fu ceduto in prestito al club friulano nel mercato di gennaio per avere maggior minutaggio, tornando così in Serie C dopo le precedenti esperienze con Barletta, Aversa Normanna, Melfi e Paganese.

Con la maglia neroverde il classe ’94 esordì appena quattro giorni dopo la firma, ovvero il 20 gennaio 2018, nello 0-0 interno contro il Fano; Cicerelli totalizzò 10 presenze in regular season, di cui 2 da titolare, chiudendo il campionato al nono posto. Tale piazzamento valse ai ramarri l’accesso ai playoff, terminati con l’eliminazione al primo turno contro la Feralpisalò: in quella gara, persa 3-1, Cicerelli subentrò giocando 13 minuti, e chiuse con 11 gettoni la sua esperienza friulana.

Il resto è ovviamente cosa nota, con la bocciatura da parte di Colantuono in estate e il conseguente prestito al Foggia, dove l’esterno pugliese giocò per la prima volta con continuità nella serie cadetta, trovando anche le sue prime reti. Poi, il rientro a Salerno, la fiducia di Ventura, il “rinnovo” contrattuale arrivato a gennaio 2020 con la Lazio e la permanenza alla corte di Castori.

Domani l’estroso ventiseienne di San Giovanni Rotondo ritroverà nel Pordenone un pezzo del proprio passato, ma soprattutto spera di ritrovare il minutaggio che gli spetta: Cicerelli è stato di gran lunga tra i meno utilizzati in questo girone di ritorno, vedendo ridurre il proprio minutaggio in maniera a dir poco clamorosa rispetto all’andata. Un andazzo certificato da numeri eloquenti: appena 292 i minuti disputati nelle 16 partite del girone di ritorno, a fronte dei 646 trascorsi in campo nelle prime 16 gare del girone d’andata, poi chiuso a quota 843.

Anche domani il rischio è quello di partire dalla panchina (a maggior ragione vista la buona prova offerta da Kiyine contro il Monza), ma chissà che Cicerelli non possa dare una mano significativa – come già accaduto in diverse occasioni – alla causa granata, grazie a qualche preziosa sgroppata intrisa di imprevedibilità. Sarebbe un contributo fondamentale nei 270 minuti largamente più importanti della stagione – e della carriera – di tanti calciatori granata.