Rega, Buzzegoli, Pastori; Benedetti, Iacovazzo, Dagianti; Colaneri, Valese, Margiotta, Vaschetto, Onorato. Allenatore: Giuseppe Viani, detto Gipo. Presidente: Domenico Mattioli. Se è vero che la prima volta non si scorda mai, non è possibile dimenticare chi, 74 anni fa, regalò alla Salernitana la prima delle tre promozioni in Serie A della sua storia.
Correva infatti la stagione sportiva 1946-1947 e il calcio stava accompagnando l’Italia a una faticosa ripartenza dopo gli obbrobri della guerra. Piano piano, i campionati stavano tornando alla loro architettura originale. La Serie A si disputò a girone unico, mentre la B si assestò su tre gironi. In quello meridionale, il C, vi era la Salernitana.
La Bersagliera era reduce dal successo in Coppa della Liberazione nel 1944 e dal campionato misto meridionale Serie A/B 1945/1946, dove venne guidata da Vittorio Mosele, nel duplice ruolo di calciatore/allenatore e che fu il primo con Domenico Mattioli, imprenditore titolare di uno stabilimento di filati di cotone a Vietri sul Mare, alla presidenza.
Per affrontare il primo torneo “ufficiale” della ripartenza, Mattioli richiamò a Salerno, Gipo Viani, il tecnico della promozione in B del 1943. L’allenatore trevigiano ritrovò tre dei suoi pretoriani della promozione in cadetteria: Iacovazzo, Valese e Onorato. Per la prima volta ebbe a disposizione Margiotta, che quattro anni prima si trovava in prestito al Baratta Battipaglia per onorare il servizio militare. Ma ritrovò anche una rosa profondamente rinforzata.
Mattioli portò in granata i portieri Rega e Lombardi, i difensori Buzzegoli e Pastori, i centrocampisti Benedetti e Dagianti e gli attaccanti Morisco, Zega e Vaschetto.
La combinazione tra vecchia e nuova guardia funzionò splendidamente. La Salernitana di Viani debellò mano a mano tutte le rivali. Dapprima la Torrese (ossia l’odierno Savoia, costretto per ovvi motivi di quell’epoca a cambiare) che mantenne il ritmo per tutto il girone d’andata, concluso in testa assieme alla Salernitana con 21 punti, per poi crollare in quello del ritorno. Poi, il Pescara e infine la Ternana.
Dopo 4 anni, tornò in auge il duello tra granata campani e rossoverdi umbri. Più la Salernitana manteneva la vetta della classifica, più la Ternana stava alle costole. Tant’è vero che alla vigilia dell’ultima giornata di campionato, il 22 giugno 1947, la Salernitana era in testa al torneo con 42 punti con la Ternana a una lunghezza di distacco.
Il calendario prevedeva un impegno casalingo per la Bersagliera contro il Palermo, mentre le Fere giocavano a Scafati contro la Scafatese. Un impegno casalingo che la Salernitana mise subito in discesa grazie al suo cannoniere: Vincenzo Margiotta. Il “Figlio del gol” realizzò al 28′ e al 35′ le due reti che consentirono alla Salernitana di battere i siciliani e di iscrivere per la prima volta il proprio nome nell’Olimpo del calcio italiano. Contemporaneamente, la Ternana perse 2-0 a Scafati, con la notizia portata a Salerno da alcuni tifosi a bordo di una sgangherata Balilla.
Dopo il 1943, Gipo Viani infilò un’altra perla alla sua collezione di successi con la Salernitana. Il suo nome era, è e sarà sempre sinonimo di leggenda.
SALERNITANA 1946-1947
Portieri: Lombardi, Mosele, Rega
Difensori: Buzzegoli, Lomi, Pastori, Piccinini
Centrocampisti: Dagianti, Iacovazzo, Benedetti, Tori, Valese, Voccia
Attaccanti: Colaneri, Margiotta, Morisco, Onorato, Volpe, Vaschetto, Zega
Allenatore: Giuseppe “Gipo” Viani
Presidente: Domenico Mattioli