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Salernitana, Bersagliera vincente – Lega Pro unificata 2014/2015

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Estate 2014, la Serie C, oramai nota come Lega Pro, fece un salto all’indietro. Dopo 36 anni, la terza serie tornava a essere un torneo unico, composto da 60 squadre divisi in 3 gironi da 20 compagini. La Salernitana, reduce da una stagione agrodolce con la delusione dell’immediata sconfitta nei playoff promozione a Frosinone parzialmente addolcita dalla vittoria nella Coppa Italia di categoria, venne inserita nel girone meridionale.

Un girone molto tosto con avversarie di grido come Benevento e Lecce, difficili corregionali da affrontare come Casertana e Juve Stabia e formazioni importanti come Catanzaro, Foggia e Matera. Ragion per cui Lotito e Mezzaroma decisero di affidare la panchina della Salernitana a uno che sa come vincere a Salerno un campionato di terza serie. Venne infatti scelto come allenatore Mario Somma, protagonista da calciatore nella promozione in B del 1990. Fabiani, in sede di calciomercato, allestì una squadra composta da calciatori esperti come Pestrin (un ritorno), Lanzaro, Colombo, Franco, Favasuli, Trevisan, Calil, Negro, Bovo (a campionato iniziato) e da giovani interessanti come Giandonato, Castiglia e Nalini. Ciliegina sulla torta Denilson Gabionetta, fantasista ex Torino e Crotone, che avrebbe dovuto rappresentare il leader tecnico della squadra.

Il 18 agosto 2014, però, il primo terremoto. Le voci di contrasti tra Somma e il ds Fabiani trovarono conferma nelle dimissioni del tecnico e da un’accesa conferenza stampa tenuta da Somma al Polo Nautico in cui il tecnico attaccò pesantemente il dirigente. Poco prima dell’inizio del campionato, quindi, Lotito e Mezzaroma dovettero trovare un nuovo allenatore e la scelta ricadde su Leonardo Menichini, reduce da un’esperienza di 2 mesi a Pisa nella quale riuscì a centrare i playoff con i nerazzurri prima di essere eliminato in semifinale dal Frosinone.

La Salernitana partì bene, collezionando nelle prime 8 giornate di campionato 5 vittorie e 3 pareggi. La 9/a e la 10/a giornata di campionato prevedeva il primo crocevia della stagione. I granata erano prima di scena a Benevento e poi ospitavano all’Arechi il Lecce. Un crocevia che non andò bene, perché al “Vigorito” la sfida terminò 0-0 ma contro i salentini ci fu la prima sconfitta per 3-1.

La Salernitana reagì immediatamente e mise a referto sei vittorie consecutive (con la serie inaugurata a Matera, partita dove ci furono attimi di panico per l’incidente capitato a Mendicino che venne salvato dal materano De Franco che gli evitò il soffocamento con la lingua), prima di cadere inaspettatamente per la seconda volta in stagione a Barletta (1-0, gol di Fall). La vittoria contro il Messina per 1-0 con rete di Bovo salvò il Natale ma l’Epifania venne rovinata dalla sconfitta a Caserta per 1-0. Il derby venne deciso al 95′ da un rigore di Mancosu. La Salernitana chiuse così il girone d’andata in vetta col Benevento con 40 punti, con un vantaggio di 4 punti sulla coppia Juve Stabia – Casertana.

Nel mercato invernale di gennaio, la Salernitana riuscì ad acquistare il registra di centrocampo del quale necessitava: Davide Moro. L’ex Empoli giunse in granata assieme a Bocchetti, Perrulli e all’attaccante romeno Cristea. Salutarono Salerno Volpe, Giandonato, Castiglia, Ginestra e David Mounard. La Bersagliera partì a spron battuto nel girone di ritorno, collezionando 5 vittorie e 3 pareggi. Alla 9/a giornata, lo scontro direttissimo con il Benevento. Un derby che la Salernitana fece suo per 2-0 con le reti di Gabionetta e Calil su rigore, sopravanzando i sanniti e issandosi da sola in vetta alla classifica.

Un successo confermato tre giorni dopo con il blitz di Lecce firmato da Colombo. Il lunedì successivo, il gol di Diop che consenti in extremis al Matera di sbancare l’Arechi per 1-0 frenò gli entusiasmi. Ma solo momentaneamente, perché, nella giornata successiva un gol in pieno recupero di Cristea consentì alla Salernitana di battere 2-1 il Catanzaro, in una partita dove Maurizio Lanzaro giocò da Capitano vero, pur avendo perso il padre il giorno precedente. Fu il primo di 4 successi consecutivi che diedero la spinta definitiva alla Salernitana.

La sconfitta in casa contro la Juve Stabia per 1-0 del 18 aprile 2015 fu indolore perché, sette giorni dopo, il 25 aprile 2015, la Salernitana regolò 3-1 il Barletta in casa. Contemporaneamente, il Benevento non andava oltre l’1-1 interno col Messina e, in questo modo, i granata, a due giornate dal termine, blindarono il primo posto e poterono festeggiare il ritorno in Serie B dopo 5 anni di assenza. Le ultime due giornate di campionato furono diversissime tra di loro. Se alla penultima, una Salernitana con la testa ancora ai festeggiamenti di qualche giorno prima cedeva 4-2 a Messina, all’ultima i granata si impegnarono nella rivincita con la Casertana. Il derby finì 1-1 con gol di Negro per la Salernitana e Mancosu (sempre lui) per i rossoblu e, in questo modo, la Casertana venne eliminata dalla corsa playoff.

Al fischio finale, scattò la festa per la promozione. Dalla turbolenza di Somma alla calma serafica di Menichini, poco importava. La Salernitana era tornata in Serie B, contava solo questo.

SALERNITANA 2014-2015
Portieri:
Esposito, Gori, Ronchi, Russo
Difensori: Bocchetti, Bianchi, Colombo, Franco, Lanzaro, Pezzella, Trevisan, Tuia
Centrocampisti: Favasuli, Gabionetta, Grillo, Moro, Nalini, Perrulli, Pestrin, Tagliavacche
Attaccanti: Calil, Cristea, Mendicino, Negro
Allenatore: Leonardo Menichini
Direttore Sportivo: Angelo Fabiani
Patron: Claudio Lotito e Marco Mezzaroma

Amatino Grisi

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