Home News Bazzani (DAZN): “Salernitana in crescita, ora però servono punti. Simy deve ambientarsi”

Bazzani (DAZN): “Salernitana in crescita, ora però servono punti. Simy deve ambientarsi”

Intervista al commentatore tecnico di DAZN: “A Sassuolo granata puniti dagli episodi. Ribery deve crescere fisicamente, bene fin qui Bonazzoli e i due Coulibaly”

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Intervenuto ai microfoni di SoloSalerno.it, Fabio Bazzani, ex calciatore nonché commentatore tecnico di DAZN, ha analizzato il momento della Salernitana. L’ex attaccante ha preso parte alla telecronaca sulla piattaforma streaming in occasione delle ultime due gare giocate dai granata, vale a dire il pari interno per 2-2 con il Verona e la sconfitta per 1-0 sul campo del Sassuolo.

Un giudizio sulla Salernitana da lei commentata contro Verona e Sassuolo?

“Mi è sembrata una squadra in crescita rispetto alle prime uscite: sta meglio sotto l’aspetto fisico, ha più convinzione nei propri mezzi e gioca con una personalità diversa. Sono state due partite decise dagli episodi: con il Verona la Salernitana è stata brava a restare dentro la gara e a reagire nonostante il doppio svantaggio a freddo; a Reggio Emilia è stata battuta in una partita equilibrata che secondo me non meritava di perdere: ha proposto situazioni per poter pareggiare, non ha trovato il gol ed è stata punita in quell’occasione ad inizio ripresa; inoltre, il Simy dell’anno scorso avrebbe probabilmente fatto gol ad occhi chiusi su quel colpo di testa. È vero che in questo momento si cercano punti, ma guardando il percorso la squadra è sicuramente più pronta rispetto alle prime gare. Per trovare ulteriore fiducia ed evitare di demoralizzarsi, però, servono i tre punti”.

Cosa aspettarsi dalla partita delicata di sabato con il Genoa?

“È presto per dire che la Salernitana abbia un solo risultato, ma è anche vero che una squadra trova fiducia e consapevolezza attraverso i risultati, oltre che con le prestazioni: sarà una partita molto importante, perché fare bottino pieno vorrebbe dire entrare a tutti gli effetti nel campionato su entrambi i fronti. Nonostante la classifica attuale possa far pensare altro, il Genoa sarà una diretta concorrente: sono queste le partite che la Salernitana dovrà vincere per salvarsi. Ciò vale soprattutto in casa, dove il pubblico dell’Arechi è uno dei fattori più caldi del campionato”.

Un parere su Castori tra cambio modulo, scelte tecniche e futuro in panchina?

“Non so se sia in discussione, solo chi è in società può saperlo. Credo che Castori abbia dimostrato di saper cambiare in corsa il modo di giocare: ha adottato un sistema di gioco più offensivo per essere più protagonista nella partita e si è visto, perché sia con il Verona che con il Sassuolo la Salernitana non ha subìto la partita, ma ha cercato di farla. Questo è sicuramente un punto a suo favore. Sulle scelte, penso debba capire quale può essere l’assetto giusto: Bonazzoli è a mio avviso un giocatore importante che merita spazio e continuità, ma anche Simy l’anno scorso ha fatto tanti gol e ha bisogno di prendere fiducia e inserirsi nel contesto; c’è anche Gondo che secondo me si sta muovendo bene. Come sempre, ovviamente, saranno i risultati a giudicare”.

Top e flop di questo inizio di stagione?

“Penso tutti stiano cercando di dare il massimo. Ovviamente il Simy di oggi è lontano da quello di Crotone: un conto è essere ‘di casa’, un altro è cambiare ambiente e dover prendere confidenza; si tratta di un processo fisiologico per ogni giocatore. Guardando al positivo, non dico che Bonazzoli mi stia sorprendendo, ma sta dimostrando il suo valore: con l’Atalanta ha fatto un assist di tacco spettacolare mettendo Obi davanti alla porta, domenica solo un salvataggio sulla linea gli ha tolto un gol con un colpo di tacco. Lo stesso vale per i due Coulibaly: stanno facendo bene, danno qualità e intensità in mezzo al campo. Castori inoltre ha battuto molto sul discorso del ritmo e dell’agonismo: più si riescono ad alzare questi aspetti, più la squadra potrà far bene”.

Ribéry: quanto può incidere il numero 7 visto con Atalanta e Verona?

“È un giocatore al quale bisogna dare il tempo di raggiungere una buona condizione: ad oggi chiaramente è precaria, perché è stato fuori molto. Lui alzerà moltissimo il livello qualitativo, di personalità e imprevedibilità della squadra: quando uno è un campione, rimane tale. Deve riuscire ad aumentare un po’l’autonomia e l’intensità nelle giocate: tecnica e talento non si discutono, però oggi giocare senza una condizione fisica adatta è difficile per tutti. Ciò avviene soltanto allenandosi e giocando partita dopo partita: secondo me, anche considerando il turno infrasettimanale, un affaticamento di questo tipo era da mettere in conto. È comunque un calciatore condizionante in positivo, perché fa la giocata e trasmette sicurezza ai compagni: è chiaro che le sorti di salvezza della Salernitana passeranno anche dai piedi di un giocatore straordinario come Ribery”.

In chiusura: prestazioni in netta crescita, ma il bottino dice solo un punto in sei partite. Quante chance ha la Salernitana di salvarsi, anche considerando l’aggravante della questione societaria?

“Questo aspetto condiziona, ma quando si disputa un campionato importante ed emozionante come la Serie A i giocatori pensano solo a fare il proprio lavoro, soprattutto davanti ad un pubblico che ti spinge e ti sostiene. Poi, è chiaro che la situazione andrà sistemata il prima possibile, e con chiarezza. La squadra è comunque in crescita, ovviamente bisogna smuovere la classifica: non sarà facile salvarsi, perché la concorrenza è di livello, ma la Salernitana può giocarsi le sue chance e non la vedo affatto impossibilitata. Dovrà sbagliare poco e ottimizzare le sue chance, soprattutto in casa: specie con l’aumento della capienza, l’Arechi sarà un fattore importante per una squadra che deve salvarsi”.