Senza tregua, le emozioni dei gol su ogni campo.

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Su tutti i campi la stessa musica, quella dei gol che spazzano via le cosiddette “reti bianche”.

Tante le emozioni che viaggiano su ogni vagone, quelli del treno dell’ottava giornata.

Verso Ovest, dove salernitani in trasferta fanno sentire tutta la loro passione, quasi ad oscurare i raggi del Sole sul “Picco”.

Il gelo di un assist al bacio per Simy, la freddezza che spedisce in porta il pallone, e un’ondata di calore proveniente dallo spicchio degli ospiti.

Come un lampo che mette paura ai granata, Strelec spaventa e Kovalenko a giro sancisce la condanna definitiva.

Nella capitale un “botta e risposta” dagli undici metri, in un frangente molto discusso che premia il tempismo di Felipe Anderson, fino al tris del sergente che fa volare l’aquila reale sull’Olimpico.

L’altra sponda di Milano però, si traveste da Dottor Jekyll e mister Hyde, reagendo ai due gol veronesi, con il ruggito di un campione del mondo che suona la carica.

Ancora un vento gelido a spaventare gli avversari, fino alla rimonta che fa saltare in piedi ogni tifoso rossonero.

Su una nave verso ovest, è l’incrocio degli occhi di Mazzarri contro il passato.

Samba di un leader e gol da cineteca di chi possiede la “garra”, e non servirà a nulla la reazione doriana, perché i primi tre punti si aggiungeranno alla casella dei rossoblù.

Verso il Friuli una zampata bolognese, un dominio però spezzato dal grido della “Dacia Arena” che spinge e riceve il premio.

Beto regala brividi ed un punto prezioso, che ha il sapore di beffa per i ragazzi di Sinisa.

Punge due volte, un ex che per rispetto non esulta.

Applausi per questi gesti, applausi a chi non si arrende e di testa accorcia, applausi a chi al debutto trova la gioia, del gol che regala un punto al Grifone.

Sale in cattedra chi è mancato tanto, Josip segna e si diverte, guidando la macchina di Gasp alla perfezione.

Reazione casalinga che non basta ad evitare l’onda, quella dei 100 gol in Serie A, del primo colombiano che entra di diritto negli almanacchi italiani.

Sembra una gabbia perfetta quella di Juric, il Napoli sembra intrappolato in quella ragnatela che mostra sulla maglia.

Sembra… che Napoli abbia il suo nuovo bomber per sognare in grande.

Riflettori in un “Allianz Stadium” gremito, dove la voce torna e spinge i bianconeri a lottare fino alla fine.

Kean corregge la traiettoria e punisce, mentre dal dischetto Veretout fallisce una chiara occasione, che si rivelerà cruciale al fine del risultato.

Sipario finale, sul “Pierluigi Penzo” che canta il nome dei lagunari, vittoriosi contro i viola grazie al guizzo di Aramu.