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Andreazzoli: «L’Arechi non lo reputo un nemico, giocare con un pubblico caloroso farà bene ad entrambe le squadre».

Le parole del tecnico Aurelio Andreazzoli alla vigilia della partita tra Salernitana ed Empoli

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In vista della delicata sfida di domani tra Salernitana ed Empoli – quest’oggi –  Il tecnico Aurelio Adreazzoli ha detto la propria in conferenza stampa:

La partita di domani avrà la stessa valenza di tutte le altre, oppure, risulterà strategica per il cammino dell’Empoli?

«Di solito parliamo di tre punti, questa volta possiamo parlare di quattro. È evidente che le partite assumono importanza diversa a seconda dell’avversario. Arriviamo da una sconfitta che abbiamo analizzato in modo serio e preciso e sappiamo quanto dobbiamo raccogliere dalla partita di domani. I miglioramenti visti contro l’Atalanta hanno un valore consistente perché il livello è stato alto. Abbiamo fatto 35 attacchi contro 30 dell’Atalanta, è chiaro che possiamo avere la possibilità di gestire la situazione come vogliamo. Abbiamo una batteria di attaccanti numericamente e qualitativamente valida, ogni volta sceglieremo come meglio fare. Le gare bisogna giocarle per vincerle, poi uno sceglie le strade che vuole, io preferisco farlo per merito, ma se succede che raccolgo più di quel che ho fatto non mi lamento. Dobbiamo migliorare soprattutto nelle cose semplici. Dobbiamo continuare sulla nostra strada diventando più completi di quello che siamo ora.».

Arrivare in un campo tradizionalmente caldo quanto influirà sull’Empoli?

«È un anno è mezzo che desideriamo uno stadio pieno e caloroso. Il calcio va giocato in queste condizioni. L’Arechi non lo reputo un nemico ma una condizione che farà bene ad entrambe le squadre, sia ai miei ragazzi che ai padroni di casa. A me piacciono le piazze calde, l’atmosfera di domani entusiasmerà anche alla mia squadra».

Domani ci sarà l’esordio in panchina del nuovo tecnico granata, potrà essere un bene o un male, di sicuro ci sarà tanta pressione…

«Per quanto riguarda Colantuono, sono contento del suo arrivo a Salerno ma, è inevitabile un mio pensiero di solidarietà per Castori, l’ex mister granata ha subito una situazione non bella, spero di avere occasione di parlargli dal vivo. Purtroppo, parentesi del genere non sono una novità per il calcio. Mi è dispiaciuto ascoltare commenti forti e sgradevoli, Castori non li meritava. Credo sia una questione di sensibilità, quando non ce l’hai, non la puoi dimostrare».

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Sono Raffaella Palumbo, classe 1990, salernitana dalla nascita. Per varie vicissitudine, sono espatriata a Genova da quando avevo 21 anni, nel capoluogo ligure esercito la professione di insegnate. Amo la vita in tutte le sue sfaccettature, non trascuro i dettagli. L'ottimismo, la curiosità, la follia, l'intraprendenza ed il sorriso sono caratteristiche di cui non posso fare a meno. Tra le gioie più grandi della mia vita rientra mia figlia: Martina. La pallavolo, la scrittura, i viaggi e la Salernitana sono le mie principali passioni. La benzina delle mie giornate risiede in tre espressioni che non cesso mai di ripetere a me stessa e agli altri: " VOLERE è POTERE, CARPE DIEM e PER ASPERA AD ASTRA"!!!