Diventa imprevedibile la classifica, poiché dopo un’altra giornata nascono nuove speranze.
Scenari nuovi, e mutazioni continue che creano imprevedibilità, in un turno scoppiettante in cui è successo di tutto.
Comincia tutto alla “Scala del Calcio”, dove l’onda granata crea spettacolo sugli spalti.
In campo però un’altra musica, con il ritmo di chi vuole imporre il proprio dominio, con un risultato secco che non lascia spazio.
Doverosa la dedica dopo il secondo gol, a quel danese che ha conquistato il cuore di tutti, a cui mandiamo un grosso in bocca al lupo per un presto ritorno.
Un gol olimpico ed un ritorno tra i fischi, nerazzurri che calano il tris e agguantano il secondo posto.
Il “Maradona” diventa teatro di uno scontro epico, con il mancino di una certezza che apre le danze.
Non basta la reazione che fa cantare gli azzurri, perché Demiral si improvvisa centravanti, e Remo Freuler completa la rimonta che manda chiari segnali.
Gol da cineteca rossoblù, ma precisione chirurgica nei tiri da fermo, perché Italiano espugna un fortino chiamato “Dall’Ara”.
Pazzia in laguna, perché il prato verde del “Penzo” offre le emozioni più grandi, con un poker inaspettato, tinto di gialloblù.
Vantaggio spezzino che dura poco, con un Raspadori illuminato che rompe il digiuno, e riscrive il proprio nome sul taccuino del CT della Nazionale Italiana.
Voglia di rifarsi, un portiere che ritorna tra i pali, ed un Re di nome Ciro che non smette di cibarsi di gol.
Intenzioni serie e un pizzico di sana follia, con un gol olimpico ancora più bello della sfida nella capitale.
Dominio puro nel feudo bianconero, con una “Joya” che fa cantare tutto il suo popolo.
Realtà moderna, un calcio che piace a tutti da Nord a Sud, perché la meraviglia è racchiusa nell’Empoli di Andreazzoli.
Toro beffato, ma in nome del calcio, vorremmo sempre vedere bei gesti, come quello di Joao Pedro che manda la buonanotte a tutti.