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Castellano: “Inter costretta a vincere, ma la Salernitana non sarà rinunciataria”

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In vista di Inter-Salernitana di questa sera, chiediamo lumi per quanto riguarda l’ambiente interista a Simona Castellano. Dottoressa di ricerca, attualmente borsista di ricerca presso l’Università degli Studi di Salerno, Simona Castellano si occupa di sociologia della cultura sportiva e mediologia e sport ed è giornalista pubblicista, in passato redattrice per testate online in orbita Inter

Inter, che succede? Come spieghi questo calo di rendimento da parte degli uomini di Inzaghi?
La situazione rispetto alla gara di andata con la Salernitana è completamente mutata e credo che difficilmente ci si potesse aspettare un’Inter in queste condizioni. Probabilmente gli uomini di Inzaghi hanno accusato l’elevato numero di partite in pochi giorni, che ha portato a un dispendio di energie (e anche di nervi) non indifferente, anche considerato il calibro di alcune di queste partite (dal derby alla partita di Champions con il Liverpool, passando per quella con il Napoli). A questo scenario potremmo aggiungere il fatto che sono venuti meno i singoli (Lautaro su tutti, ma anche Calhanoglu per esempio) che avevano fornito un grande contributo nella prima parte di stagione. Aggiungiamoci anche le seconde linee impiegate davvero con il contagocce da Inzaghi, a vantaggio dei “titolarissimi”, che hanno macinato minuti su minuti. Tutti questi elementi, che possono essere comuni ad altre squadre chiaramente, credo abbiano contribuito a un calo di rendimento evidente e a tratti anche preoccupante“.

Se non dovesse arrivare una vittoria con la Salernitana, si aprirebbe definitivamente la crisi?
Una mancata vittoria con la Salernitana, attualmente in coda alla classifica della Serie A, farebbe sprofondare sicuramente il morale della squadra di Inzaghi e naturalmente quello dei tifosi, perché nelle ultime giornate troppi sono i punti persi per strada. Un pareggio o, peggio, una sconfitta rischierebbero di complicare ulteriormente la corsa scudetto. Scudetto che a inizio campionato in molti avevano già cucito sulle maglie nerazzurre, imputando un’eventuale mancata conquista solo alla squadra di Inzaghi. L’Inter ha indubbiamente rallentato, ma le altre, seppur con qualche passo falso, stanno dimostrando di avere fame (Napoli e Milan su tutte, ma la Juve pian piano sembra stia rientrando e potrebbe ancora dire la sua). Il momento è attualmente già difficile, ma come accaduto anche in passato credo che arriverà una reazione da parte dei nerazzurri, che dovrà necessariamente partire da un moto d’orgoglio, derivante dall’essere i campioni in carica. Dovrà essere in ogni caso bravo anche il tecnico a spronare i suoi, pretendendo il massimo e cercando di infondere fiducia in quei due o tre calciatori che al momento sembrano averla smarrita. È opportuno anche sottolineare che l’Inter ha ritrovato Correa, che finora si è visto molto poco a causa di diversi infortuni, e Gosens, arrivato a gennaio. Potrebbero essere due pedine da considerare per la fase finale del campionato“.

Stasera che formazione ti aspetti? Titolari perché Liverpool è già considerata amichevole di lusso e la testa è solo sul campionato, oppure ad Appiano sperano di poter tentare quella che sarebbe una clamorosa rimonta ad Anfield?
“Dato che l’Inter ha un grandissimo bisogno di punti per non lasciare che le altre si allontanino troppo (Napoli e Milan) o che la raggiungano (Juventus e Atalanta) io credo che vedremo in campo molti dei titolari. Mi aspetto quindi naturalmente tra i pali Handanovic; in difesa Skriniar, De Vrij e Bastoni; in mezzo forse Inzaghi potrebbe far rifiatare Calhanoglu e se così fosse al suo posto potrebbe giocare uno tra Gagliardini e Vidal, mentre per il resto credo che farà giocare sia Brozovic – senza il quale il centrocampo nerazzurro va in difficoltà, soprattutto in fase di costruzione – sia Barella; per quanto riguarda gli esterni credo che a destra ci sarà Dumfries, mentre a sinistra sembra difficile al momento rinunciare a Perisic, ma non è escluso che il tecnico decida di tenerlo in panchina in vista del match con il Liverpool, dando spazio magari a Darmian o Dimarco; in attacco io credo che darà ancora fiducia a Lautaro – d’altra parte solo giocando può sbloccarsi – in coppia con Dzeko“.

Salernitana: rispetto all’andata è cambiato tutto. Può tentare il mezzo miracolo sportivo uscendo indenne da San Siro, secondo te?
La situazione rispetto all’andata è cambiata totalmente anche per la Salernitana. A dicembre i granata rischiavano di veder finire il sogno della tanto agognata promozione in Serie A, c’erano diverse problematiche legate naturalmente alla società, ma anche ai giocatori, molti dei quali avevano deluso le aspettative dei tifosi e alcuni probabilmente non sembravano all’altezza di un palcoscenico come quello della massima serie. La nuova proprietà, ma anche tecnico, dirigenza e innesti vari, unitamente a qualche risultato positivo (pensiamo al pareggio con il Milan), hanno dato nuova carica all’ambiente. Secondo me la Salernitana giocherà per far punti – e non con l’atteggiamento rinunciatario dell’andata – e questo, considerato il momento che l’Inter sta attraversando, potrebbe pagare“.

A prescindere da venerdì, che possibilità ha la Salernitana di salvarsi o è un’impresa disperata?
Credo che la Salernitana e i suoi tifosi non si arrenderanno, proprio in virtù di quegli elementi di cui parlavo prima. Certo, sarebbe stato meglio ottenere tre punti per esempio contro il Genoa (guardando alle ultime partite) e dobbiamo considerare che alcune squadre davanti (come il Cagliari) stanno facendo bene, però finché non sarà la matematica a decretare un risultato non si dovrà assolutamente mollare. Superfluo dire che è un percorso difficile, ma dovrà essere bravo anche Nicola a ottenere il massimo dalla squadra, lavorando duramente in settimana e sfruttando sapientemente le situazioni che gli si presenteranno“.

Quanto potrebbe, secondo te, la vicenda Ribery (l’incidente stradale di lunedì), impattare sulla tenuta del gruppo?
La vicenda di Ribery – insieme all’eventuale coinvolgimento di altri calciatori – sicuramente non fa bene alla squadra, in un momento in cui tutte le forze dovrebbero essere focalizzate sulla salvezza e tutti gli uomini dovrebbero poter dare un contributo alla causa. Presidente e dirigenza sicuramente prenderanno dei provvedimenti, ma non penso che questo inficerà la tenuta del gruppo“.

Un calciatore potenzialmente decisivo per parte
Dovendo scegliere un solo nome, visto il momento di difficoltà degli attaccanti nerazzurri dico Brozovic, il centro del gioco dell’Inter. Per la Salernitana dico Verdi: non mi sorprenderei se spiazzasse Handanovic su calcio di punizione“.

Amatino Grisi

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