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La moviola di Juventus Salernitana

Prestazione molto convincente di Ayroldi, così come quella di tutta la terna arbitrale.

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A cura di Luca D'Urso
A cura di Luca D'Urso
Tempo di lettura: 2 minuti

Trentesima giornata del girone di ritorno del campionato di massima serie, che ha visto affrontarsi Juventus e Salernitana. Due squadre con obiettivi diversi ed una classifica che sorride più ai bianconeri che ai granata di mister Nicola. Nonostante il “grosso” divario tecnico esistente tra le due compagini, la partita ha avuto due facce: nel primo tempo completo dominio bianconero, mentre nel secondo tempo i granata hanno prevalso sugli avversari, soprattutto in termini di occasioni create.

Per quanto riguarda la direzione arbitrale del signor Ayroldi di Molfetta, non ci sono particolari episodi che hanno fatto discutere: in questo editoriale ci soffermeremo su due contatti avvenuti in area di rigore, uno per tempo.

In foto: Ayroldi di Molfetta.

Passiamo alla moviola.

[Episodi primo tempo]

Al 40’ Pellegrini (J) cade in area di rigore dopo un contrasto di gioco con Gyomber (S): Ayroldi – ben posizionato – assegna un calcio di punizione indiretto per la Salernitana ed ammonisce il calciatore bianconero per simulazione.

[Considerazioni personali] A mio avviso è giusto non assegnare il calcio di rigore in quanto Pellegrini, oltre ad esser toccato lievemente dal difendente salernitano, accentua notevolmente la caduta. Simulazione? L’unica “nota stonata” di questa decisione, è il cartellino giallo. Sarebbe stato più giusto lasciar proseguire, valutando il tutto come semplice contatto di gioco. Bravo Ayroldi a non farsi ingannare dalla caduta, ma avrebbe potuto evitare il fischio, con conseguente giallo per simulazione.

[Episodi secondo tempo]

Al 54’ Rugani (J) colpisce il pallone con il braccio, dopo aver calciato lo stesso nel tentativo di rinviarlo: anche in questo caso Ayroldi è ben posizionato e si limita ad assegnare un calcio d’angolo a favore della Salernitana.

[Considerazioni personali] Decisione ineccepibile in quanto – come da regolamento – un difendente che si calcia il pallone sul braccio o sulla mano dopo un tentativo di rinvio, non è mai punibile, anche se il braccio è visibilmente largo. Bravo, dunque, Ayroldi a lasciar proseguire il gioco.

In conclusione, prestazione molto positiva dell’arbitro pugliese: ottima la gestione tecnica, così come quella disciplinare (unico giallo “rivedibile”, quello comminato a Pellegrini al 40’1t). Sufficiente la prestazione dei due assistenti De Meo e Mokhtar, mai chiamati in causa Abisso ed Alassio in sala Var.

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- Luca D'Urso - 11 agosto 1991, Salerno - Ex arbitro di calcio a livello nazionale - Appassionato di musica rock, sport e cucina - Citazione arbitrale preferita: "Vedere, decidere, dimenticare" [Roberto Rosetti]

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