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Davide Nicola: «C’è differenza tra una squadra che ci prova ed una che ci crede»

Il trainer della Salernitana sapeva che non sarebbe stata semplice e risolutiva la partita contro il Cagliari. Al triplice fischio ha radunato i propri ragazzi per elogiarli e motivarli in vista della delicata gara di sabato ad Empoli.

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Il tecnico della Salernitana non si lascia abbattere dal pareggio maturato durante l’ultimo minuto di gioco contro il Cagliari. Anzi, con la solita grinta, al triplice fischio, ha riunito la propria squadra spendendo parole al miele per l’impresa sfiorata dai suoi ragazzi. Li ha ringraziati, li ha elogiati e li ha incitati a raggiungere i tifosi granata con il consueto saluto sotto la Curva Sud.

In conferenza stampa, inoltre, Davide Nicola si è detto determinato a portare a termine l’obiettivo per il quale, tutti insieme, stanno lottando da quasi tre mesi.

Quali sono le sensazioni post gara?

«Tutti noi vorremmo risolvere quanto prima questo sogno. Da fastidio aver preso il gol allo scadere del tempo, ma è necessario avere obiettività nel valutare tutte le situazioni, è giusto contestualizzare. L’impegno era arduo, abbiamo giocato con una squadra che, come noi, sta facendo di tutto per agguantare la salvezza. Rispetto alla gara col Venezia, questa partita l’abbiamo interpretata meglio, abbiamo gestito con più intensità il ritmo della palla. Nel secondo tempo, essendo stata la terza partita in sette giorni, rispetto ad una squadra che aveva riposato per una settimana intera, abbiamo alzato di molto il baricentro per aumentare il ritmo del gioco. Alla fine è arrivato il pareggio che, alla fine, può essere considerato giusto. Sarebbe stato troppo facile, sarebbe stato bellissimo – come ho detto ai ragazzi – poter vincere stasera ed allontanarci dalla zona calda della classifica. Sappiamo che il nostro sogno si completerà durante l’ultima partita. Il tempo a disposizione non è stato tantissimo. Adesso bisogna staccare e prepararci bene per la gara di sabato».

A Crotone citò Giovanni Falcone, in proposito alla possibilità di sovvertire la realtà delle cose. Avendo compiuto già in passato delle imprese eroiche, quanto può trarre da quelle esperienze?

«Ogni lettura è diversa. L’esperienza a Salerno è totalmente diversa dalle precedenti, sia per il tempo avuto a disposizione, sia perché la piazza è differente. La difficoltà permane, non è mai semplice lottare per la salvezza. Bisogna avere lucidità, controllo emotivo e allo stesso tempo utilizzare le emozioni per un lavoro tecnico tattico che da solo non basterebbe. I ragazzi stanno dimostrando di avere qualità ed equilibrio. Siamo pronti ad affrontare la prossima partita».

C’è differenza tra una squadra che ci prova ed una che ci crede…

«Sono convinto di aver dato il mio contributo. A me piace lavorare con i gruppi dando tutto me stesso, lo stesso vale per il mio staff. Sono dispiaciuto per il gol preso all’ultimo minuto, ma contento per com’è andata la settimana. Non è stata semplice, due scontri diretti, tantissimi minuti nella testa e nelle gambe di ognuno di noi. Stiamo macinando gioco e risultati da un po’. Dobbiamo continuare a crederci. Sapevamo che saremmo arrivati alle ultime due partite».

La parola chiave che ha usato con i suoi calciatori qual è stata?

«I ragazzi erano amareggiati per aver preso un gol ad un minuto dalla fine. Dei ragazzi mi piace che pensavano di risolvere quanto prima le cose, ho detto loro che devono essere pronti a lottare con coraggio ed orgoglio, fino alla fine. Negli ultimi 18 giorni stiamo viaggiando con una media punti incredibile. I miei ragazzi hanno un cuore grandissimo, stanno dimostrando che tutto è possibile. Non voglio perdere energie per cose che non posso controllare. Il pareggio è andato, dobbiamo essere mentalmente predisposti allo step successivo. Non dobbiamo avere paura di prenderci ciò su cui stiamo lavorando da tre mesi».

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Sono Raffaella Palumbo, classe 1990, salernitana dalla nascita. Per varie vicissitudine, sono espatriata a Genova da quando avevo 21 anni, nel capoluogo ligure esercito la professione di insegnate. Amo la vita in tutte le sue sfaccettature, non trascuro i dettagli. L'ottimismo, la curiosità, la follia, l'intraprendenza ed il sorriso sono caratteristiche di cui non posso fare a meno. Tra le gioie più grandi della mia vita rientra mia figlia: Martina. La pallavolo, la scrittura, i viaggi e la Salernitana sono le mie principali passioni. La benzina delle mie giornate risiede in tre espressioni che non cesso mai di ripetere a me stessa e agli altri: " VOLERE è POTERE, CARPE DIEM e PER ASPERA AD ASTRA"!!!