Tutto in novanta minuti, è una sorta di sedicesimo quello di quest’oggi per Ecuador e Senegal. Se, almeno sulla carta, l’Olanda sembrerebbe avere vita facile contro i padroni di casa del Qatar, i ragazzi di Alfaro e Cissè dovranno dar fondo a tutte le loro energie per vincere questo scontro diretto.
Quella di questo pomeriggio (ore 16), sarà inevitabilmente la sfida anche tra Valencia e Dia. Centravanti che tramite i loro gol, per le rispettive selezioni e ct, rappresentano la potenziale arma vincente per arrivare agli ottavi. Il passaggio della fase a gironi, in casa Ecuador manca dall’ormai lontano 2006 mentre per i Leoni della Teranga dal 2002 (in quell’occasione raggiunsero i quarti di finale che rappresenta tutt’ora il miglior risultato di sempre per una nazionale africana, congiuntamente al Camerun del 1990 e al Ghana del 2010).
Il primo è, fino a questo momento, la vera e propria rivelazione del Mondiale con tre gol nelle prime due uscite e nessuna voglia di fermarsi. E’il Superman della Tricolor, il capocannoniere stagionale del Fenerbache che, con la rete siglata contro l’Olanda, ha raggiunto un record di tutto rispetto: sei gol in cinque partite della massima competizione calcistica, così da raggiungere tre campioni come Eusebio (nel 1966), Paolo Rossi (1982) e Salenko (1994). Nell’edizione 2014, ultima per i sudamericani prima di quella attuale, Valencia infatti siglò altre tre marcature.
E poi c’è Dia. Il bomber granata, dopo il gol contro il Qatar, è alla ricerca del “ruggito vincente” per lasciare una traccia indelebile anche nella storia della propria nazionale. La sua griffe, infatti, è stata già messa negli annali della Salernitana che con il suo gol nella scorsa giornata ha “realizzato” la prima marcatura in un Mondiale. Anche quest’oggi, il ct Cissè, dovrebbe schierare alle spalle di Dia il trio Diatta-Gueye e Sarr per tentare nuovamente l’approdo agli ottavi dopo la cocente eliminazione di Russia 2018.
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