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Immersi subito nella ventiduesima giornata del nostro campionato, tre giorni dopo la sfida dell’Arechi.

Sulla sponda rossonera di Milano si intravede un Re, colui che spezza il digiuno e torna a disposizione nei convocati di Pioli.

Toro di nuovo nella casa del diavolo rossonero, a distanza di poco tempo dall’ultima volta, quando il gol di Adopo regalava una serata di pura estasi granata.

Ibrahimovic torna tra i convocati Skysport.it
Ibrahimovic torna tra i convocati (Skysport.it)

Azzurro empolese e bianconero spezzino, al “Castellani” per Empoli e Spezia con in palio punti salvezza.

In comune gli stessi colori, nel Salento che attende la Roma di Mou, pronta a continuare il proprio percorso verso l’Europa.

In tema europeo ci sono anche Lazio e Atalanta, due squadre ferite e con tanta voglia di rifarsi, con attenzione particolare alla squadra di Sarri, la squadra che diventa grande con le grandi.

Udinese da troppo tempo a secco di risultati utili, tra le mura amiche della “Dacia Arena” in attesa del Sassuolo di Dionisi.

Giunti a Bologna nel tempio di casa, con due squadre belle da vedere che giocano un gran calcio.

Applauso quindi a Thiago Motta e Palladino, per il loro calcio vincente e convincente.

È sempre storia quando si accostano Juventus e Fiorentina, da intrecci di mercato e sfide sui campi.

Un vecchio Juventus Fiorentina degli anni 80 Avvenire.it
Un vecchio Juventus Fiorentina degli anni ’80 (Avvenire.it)

Ora a Torino dove la Juventus recupera giocatori chiave, aspettando la viola di Italiano per un’altra pagina di storia da scrivere.

Cremonese di ritorno al “Maradona”, lì dove la Coppa nazionale ha regalato una grande gioia al popolo grigiorosso.

Stavolta è serie A, stavolta chissà se sarà diverso, concentrati in una sfida di domenica sera.

Ultima spiaggia per Davide Nicola, in un ambiente che rimanda a rivalità accese che forse non si spegneranno mai.

Salernitana bisognosa di vincere uno scontro diretto, perché per l’Hellas Verona sarà obbligatorio vendere cara la pelle.

Ultima sfida a “Marassi” con una leggenda nerazzurra a guida dei doriani, consapevole di dover accantonare per un attimo il proprio passato.

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