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Una vita allo Spezia, incrocio speciale per Maggiore. Gara da ex anche per Fiorillo

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Spezia – Salernitana sarà gara particolarmente speciale per Giulio Maggiore, che tornerà per la prima volta da ex al Picco. Il centrocampista granata, rientrato da qualche settimana dopo l’infortunio al quadricipite patito a dicembre, ha vissuto un gran percorso con la maglia degli Aquilotti, con cui diede i primi calci all’età di cinque anni.

Una vita da Aquilotto

Nato a Genova ma cresciuto a La Spezia, Maggiore lasciò temporaneamente la società bianca nel 2007, per trasferirsi prima al Canaletto Sepor e poi al DLF Le Giraffe. Squadra, quest’ultima, con cui il classe ’98 guadagnò l’ingresso nel settore giovanile del Milan nell’estate 2012. L’esperienza durò però un amen, poiché un infortunio in ritiro e la nostalgia di casa spinsero Maggiore (appena 14enne) a tornare allo Spezia.

Dopo la trafila dai giovanissimi agli allievi, il centrocampista si mise in mostra per un anno e mezzo con la Primavera. Nel mentre, anche le prime convocazioni in Nazionale, tra under-16, under-18 e under-19. Prima del 2016-17, stagione dell’esordio tra i grandi. Annata in cui la compagine allenata da Di Carlo centrò i playoff, uscendo ai quarti contro un Benevento poi promosso in A.

A fine stagione arrivò anche la convocazione per il Mondiale under-20, cui Maggiore rinunciò per dedicarsi all’esame di maturità. Il 2017-18 vide lievitare il minutaggio del centrocampista, ma la squadra di Gallo mancò la qualificazione ai playoff. Spareggi poi raggiunti l’anno seguente, quando la compagine di Marino chiuse al sesto posto prima di uscire nel turno preliminare contro il Cittadella, che si impose 2-1 al Picco rendendo vano il temporaneo pari di Maggiore. Nel mentre, il centrocampista entrò nel giro dell’under-21 azzurra e rinnovò con lo Spezia fino al 2023.

Il 2019-20 fu poi un’annata indimenticabile: Maggiore raggiunse quota 100 presenze con lo Spezia e indossò per la prima volta la fascia da capitano. Il tutto nella stagione in cui gli Aquilotti di Italiano chiusero al terzo posto la regular season, vincendo 2-1 all’ultima giornata in casa della Salernitana di Ventura che mancò la qualificazione ai playoff. Spareggi raggiunti invece dai liguri, che, dopo la semifinale vinta in rimonta con il Chievo, ebbero la meglio sul Frosinone e conquistarono la prima storica promozione in Serie A.

Altrettanto indelebile resta il 2020-21, anno in cui Nzola e soci conquistarono la salvezza al quindicesimo posto con 39 punti. Maggiore esordì in massima serie nel match con l’Udinese, poi trovò in occasione del 2-0 interno sul Milan il primo dei suoi 3 gol stagionali. Il centrocampista è stato capitano e colonna portante anche nella scorsa stagione con Thiago Motta, segnando 2 gol e contribuendo alla seconda salvezza consecutiva dei liguri.

Il tutto prima dell’addio in estate, con il passaggio alla Salernitana ufficializzato lo scorso 16 agosto. Messo fuori rosa da Gotti, Maggiore lasciò lo Spezia dopo una vita trascorsa tra gli Aquilotti. In sei stagioni da professionista, il centrocampista ha totalizzato 188 partite, condite da 18 gol e 14 assist. Nei due anni di Serie A 68 gettoni, con 5 gol e 4 assist.

Domani Maggiore – 25enne da qualche settimana – andrà a caccia di una chance da titolare che manca dallo scorso 13 novembre (Monza – Salernitana 3-0). Per dare una decisa sterzata ad un’avventura granata fin qui sfortunata e molto al di sotto delle aspettative.

Da Genova a La Spezia

L’altro ex del match su sponda ospite è Vincenzo Fiorillo. Il terzo portiere granata giocò in prestito allo Spezia da gennaio a giugno 2011, scendendo in Prima Divisione per calcare quel campo mai visto nei primi sei mesi alla Sampdoria. L’estremo difensore genovese raccolse 8 apparizioni in maglia aquilotta, subendo 11 gol e chiudendo il Girone A di terza serie al quinto posto.

In quel periodo, peraltro, Fiorillo condivise lo spogliatoio con gli ex granata Ferrarese e Vannucchi e con Alberto Bianchi, passato alla Salernitana due stagioni dopo. Terminato il campionato, il portiere tornò alla Samp, facendo parte – pur senza presenze – della rosa che riportò la Genova blucerchiata dalla B alla Serie A.

Manuel Palumbo

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