La nostra ‘Top11’ settimanale, schierata con il 4-3-1-2, è la seguente:
PROVEDEL (LAZIO): tre interventi importanti per blindare il secondo posto e alimentare le possibilità laziali di disputare la prossima edizione della Champions League.
CALABRIA (MILAN): alla vigilia del match contro il Napoli, sembrava destinato al ruolo di vittima sacrificale. Invece, limita notevolmente Kvaratskhelia ed è sempre propositivo e qualitativo quando partecipa alle offensive rossonere.
POSCH (BOLOGNA): quinta perla stagionale per il roccioso difensore austriaco che non finisce di stupire. Realizza il gol di giornata grazie ad un siluro scagliato dai venticinque metri, sempre reattivo e tenace in marcatura.
LLORENTE (ROMA): insuperabile nel gioco aereo, non si lascia lascia mai sorprendere dai numerosi cross che la Sampdoria fa arrivare nei sedici metri romanisti.
PARISI (EMPOLI): altra prova maiuscola del minuto pendolino toscano della fascia sinistra. Quando parte palla al piede difficilmente riescono ad arrestarlo; guadagna il rigore che vale trequarti di salvezza per gli uomini di Zanetti.
MILINKOVIC SAVIC (LAZIO): dopo un lungo periodo non esaltante, vissuto ponendosi umilmente al servizio della squadra, tira fuori dal cilindro una di quelle prestazioni intrise di qualità e fisicità che lo hanno reso autentica eccellenza nel ruolo. Splendida la punizione che chiude il match contro il Monza.
TONALI (MILAN): grinta, geometrie, strappi, personalità e dinamismo. A Napoli, nella magica serata rossonera, riesce a far viaggiare armoniosamente tutte le qualità atletiche, tecniche e tattiche del suo repertorio.
WIJNALDUM (ROMA): con il trascorrere delle giornate, il suo rendimento risulta sempre più in crescita. Centrocampista universale: attacca lo spazio, aggressivo sull’avversario, letale negli inserimenti, qualitativo nelle giocate; una realizzazione di testa ed un rigore guadagnato impreziosiscono la sua performance contro la Sampdoria.
DIAZ (MILAN): un po’ esterno e un po’ trequartista, l’estroso spagnolo fa ammattire difesa e centrocampo del Napoli. Dribbling e assist da matita rossa in occasione del primo gol di Leao, tecnica e rapidità di esecuzione nell’azione che vale il raddoppio rossonero.
SHOMURODOV (SPEZIA): Gyomber lo marca in maniera asfissiante, ma lui riesce con intelligenza e tecnica a costruire una prestazione ugualmente significativa. Il pallonetto che beffa Ochoa è un gioiello di classe pura.
LEAO (MILAN): quando è motivato e centrato mentalmente, nessuno avversario è in grado di contrastarlo nei suoi devastanti uno contro uno. Verticalizzazioni fulminee e serpentine incontenibili spediscono al manicomio la fase difensiva del Napoli. Sontuosa doppietta messa a segno al ‘Maradona’.
ALL. PIOLI (MILAN): stravince il duello della strategia contro il lanciatissimo Luciano Spalletti. Se la gioca uomo contro uomo, ben sapendo che i suoi talentuosi calciatori hanno abilità ed estro in grado di annichilire anche una fase difensiva organizzata come quella partenopea.