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Minutaggio Salernitana: Coulibaly stacanovista, poi Candreva e Dia. Giù Gyomber e Bonazzoli

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È Lassana Coulibaly lo stacanovista del campionato 2022/2023 della Salernitana. Con 2.901 minuti giocati, il centrocampista maliano è stato il calciatore granata più impiegato in questa Serie A. Il numero 18 ha saltato appena tre gare (a Udine per infortunio e le due contro il Torino per squalifica), giocando da titolare 34 delle 35 partite disputate.

Il podio dei più utilizzati

Numeri con cui Coulibaly – autore di 3 gol e altrettanti assist – raggiunge il primato già sfiorato l’anno scorso, quando fu secondo per minuti giocati alle spalle di Gyomber. Stagione, quella passata, in cui il motorino ex Angers fu condizionato da un infortunio nel girone d’andata. L’instancabile classe ’96 è anche il secondo giocatore più ammonito della Serie A con 12 cartellini gialli, uno in meno rispetto al doriano Léris.

Tornando al minutaggio, dietro al mediano si piazza Candreva, in campo per 2.734 minuti. 35 le presenze anche per l’ex Samp, titolare in 32 occasioni e secondo miglior marcatore granata con 7 reti. Terzo calciatore più utilizzato è Dia, che arriva a 33 presenze per un totale di 2.523 minuti giocati. Il capocannoniere granata, autore di 16 gol, è stato titolare in 27 occasioni.

Tra crescita e costanza

Dietro di lui Vilhena, prezioso prima per la sua duttilità e poi per le ottime prestazioni in mediana con Sousa. Per l’olandese 2.274’ in 33 presenze, impreziosite da 4 gol. Il numero 10 è anche il giocatore granata più sostituito: ben 18 volte. Dietro all’ex Feyenoord c’è Bradaric, che – superato l’infortunio patito in ritiro – ha garantito continuità e kilometri sulla corsia mancina: 2.250 i minuti giocati dal laterale croato.

Numeri importanti anche per Daniliuc, che con 2.195’ è il più impiegato tra i difensori centrali in rosa, e per Piatek, che chiude la sua stagione a quota 2.140’. I due, peraltro, hanno raccolto un minutaggio notevole nonostante siano arrivati come ultimi acquisti estivi, scendendo in campo solo dalla quinta giornata (a gara in corso) in occasione di Salernitana – Empoli 2-2.

Alle loro spalle Mazzocchi, che chiude con 27 presenze una stagione segnata da diversi problemi fisici: 1.965 i minuti giocati dal capitano granata. Segue Pirola, intuizione di Sousa dopo tanta panchina con Nicola: l’ex Monza arriva a 1.949’. Dietro di lui Ochoa, schierato in 20 occasioni su 23: il messicano ha saltato le gare contro Verona, Lazio e Udinese, totalizzando 1.800 minuti con 33 gol subìti e 4 clean sheet.

Dietro al portiere figura Gyomber, che con 1.749 minuti ha giocato circa 800’ in meno della scorsa stagione. Sullo slovacco – fresco di rinnovo contrattuale fino al 2025 – pesano chiaramente i diversi contrattempi fisici. Subito dietro si colloca Bronn (1.681’), poi Sepe: il portiere, titolare per 17 gare prima dell’infortunio e dell’arrivo di Ochoa, chiude con 1.530 minuti. Per lui 27 gol subìti e 3 reti inviolate.

1.278 i minuti stagionali di Kastanos, letteralmente trasformato dalla cura Sousa dopo essere stato ai margini durante la gestione Nicola: sulle 28 presenze del cipriota, infatti, ben 16 sono arrivate con il tecnico portoghese in panchina. Con quest’ultimo, il numero 20 dell’Ippocampo non ha saltato neanche una partita.

I meno impiegati

Dietro di lui Bonazzoli, impiegato per 1.116 minuti: il 9 granata ha giocato ben 700’ in meno rispetto a un anno fa. Per lui 2 gol e altrettanti assist in 24 presenze: 20 i gettoni con Nicola, appena 4 volte in campo con Sousa. Ultimo giocatore con minutaggio a quattro cifre è Fazio, in campo per 1.075’: il difensore argentino ha giocato 14 partite, salvo poi essere indisponibile da febbraio fino a fine stagione.

Dietro di lui Maggiore e Bohinen, due dei giocatori meno impiegati rispetto alle previsioni: l’ex Spezia ha giocato 16 partite per un totale di 893 minuti, mentre il norvegese – nonostante le 24 presenze – arriva a quota 824’.

Nel mezzo Botheim, con 28 presenze e 853’: l’ex Bodo/Glimt, autore di un gol e 3 assist, ha giocato 9 volte da titolare, 6 delle quali con Sousa. Entrando 19 volte dalla panchina (la maggior parte delle quali con Nicola), l’attaccante nordico è il giocatore più subentrato in stagione.

Segue Lovato, che dopo un girone d’andata da incubo ha trovato continuità nella seconda metà di stagione, arrivando a 807 minuti giocati. Poi Sambia, che con 687’ precede Radovanovic, molto impiegato fino a gennaio: il serbo ha chiuso a quota 662’ prima di lasciare la Salernitana a gennaio.

Mercato invernale e scampoli di fine campionato

Spazio poi al tris di acquisti del mercato di riparazione. Su tutti c’è Nicolussi Caviglia, in campo per 584’ con 12 presenze. Il classe ’00 ha sempre giocato con Nicola, partendo titolare 5 volte su 6, mentre ha avuto meno spazio con Sousa, che lo ha schierato dal 1’ solo in occasione del pareggio esterno con il Torino.

Dietro l’ex Sudtirol figurano a 440’ Troost-Ekong (anche lui più impiegato con la precedente gestione tecnica) e a 295’ Crnigoj, che invece si è fatto preferire da Sousa prima dell’infortunio avuto a marzo. Subito dietro c’è Valencia, fermo a 219’: il cileno, con 12 presenze, è il giocatore meno impiegato tra gli acquisti del mercato estivo, oltre a non aver mai giocato da titolare.

Segue Fiorillo (90’ contro l’Udinese), seguito da Ribéry e Kristoffersen, schierati rispettivamente per 36’ e 17’ con la Roma alla prima giornata. Chiude la graduatoria Iervolino, che ha esordito con l’Udinese subentrando per 4 minuti. Solo convocazioni e nessuna presenza all’attivo, invece, per i vari Capezzi, Motoc, Micai, De Matteis, Sorrentino, Veseli, Kechrida, Jaroszynski, Boultam, Sfait e Allocca.

Manuel Palumbo

Facendo sport, guardando sport, raccontando sport, vivendo sport

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