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Costil evita una sconfitta con punteggio tennistico

Tempo di lettura: 4 minuti

COSTIL 7,5: quasi arriva sul rigore di Beltran, subito dopo sforna un doppio intervento decisivo che evita il raddoppio viola. Ancora determinante sul tiro a giro di Duncan. Reattivo e portentoso sulla deviazione sotto misura del centravanti argentino. Ancora attento e felino sulle conclusioni di Artur, Ikone e Nzola. Nulla può sulla potente saetta di Sottil e sulla stoccata ravvicinata di Bonaventura. Evita ai suoi un punteggio tennistico.

DANILIUC 4,5: dovrebbe presidiare il centro destra, ma i padroni di casa affondano come una lama nel burro con Sottil, Beltran e gli inserimenti dei centrocampisti. Respira quando gli uomini di Italiano, quasi appagati, non attaccano con la stessa cattiveria. La storia non cambia in avvio di secondo tempo, con i padroni di casa che continuano ad imperversare dalla sua parte, come testimonia l’iniziativa che si conclude con la terza rete di Bonaventura.

FAZIO 4,5: si lascia bruciare da Beltran alle spalle, la punta viola cincischia e non ne approfitta per calciare in porta. Sbaglia ancora un facile palleggio che fa ripartire la Fiorentina, prima di ritrovarsi addosso il tiro a botta sicura di Bonaventura. Beltran si muove molto, si stacca dalla linea e lui fatica ad accorciare tempestivamente. Non riesce ad organizzare le coperture preventive, assente nel presidio dei sedici metri in occasione della terza rete viola.

PIROLA 4: precipitoso ed evitabile il tackle in ritardo che consegna alla Fiorentina il rigore realizzato da Beltran. Precario e disattento quando da sinistra arrivano i traversoni diretti nella zona da lui presidiata; graziato da Ikone e Beltran. Sul gol di Bonaventura va a difesa della porta invece di accorciare sul trequartista viola.

MAZZOCCHI 5: Sottil lo punta e lo supera spesso con disinvoltura, poi con l’intera catena di destra è assente sulla giocata dell’esterno che vale il raddoppio. Ancora fermo come un pilone sulla deviazione di Beltran che è sventata dal grande intervento di Costil. Inizio di ripresa propositivo, fornisce un ottimo assist ad Ikwuemesi il cui colpo di testa supera Terracciano ma si ferma sulla traversa. Continua a sbandare paurosamente quando i gigliati imperversano sull’out sinistro.

BOHINEN 5: ritmi troppo alti per la sua flemmatica qualità. Non riesce a regalare geometrie alla squadra, lento nel tentativo di pressing sul giropalla della squadra toscana. In ritardo sul fallo laterale da cui si sviluppa il gol di Sottil, ma dovrebbero esserci gli altri sull’esterno offensivo. Registriamo la sua presenza nell’ultimo minuto della prima frazione, quando scatta sulla fascia e costringe Ranieri a commettere fallo di ammonizione. La traversa di Ikwuemesi risveglia i viola, che ritornano ad essere tambureggianti e a creargli difficoltà, fino alla realizzazione della terza rete. Subito dopo conclude la sua partita e viene sostituito da 58′ MAGGIORE 5,5: entra a gara ormai compromessa, poco può fare per interrompere il calvario calcistico vissuto dalla compagine granata.

COULIBALY 4,5: il suo spessore atletico non riesce neppure ad intaccare la fluidità del gioco toscano. Velleitario quando tenta di strappare con la palla al piede: esagera, la perde e fa ripartire gli avversari. Smarrisce un sanguinoso pallone a metà campo, i viola ripartono e chiudono il match con il terzo gol. Inzaghi lo toglie ed inserisce 58′ LEGOWSKI 6: finge di non accorgersi della disfatta e ci mette tanto impegno, cercando di dare un minimo di ordine alla manovra e rincorrendo gli avversari fin dentro la propria area di rigore.

BRADARIC 5,5: sporca il pallone indirizzato in porta da Ikone, poi è provvidenziale con la diagonale che neutralizza la possibile deviazione aerea di Bonaventura. I viola attaccano con continuità sulla fascia opposta, la squadra subisce e lui non ha nessuna opportunità per farsi vedere in fase di sovrapposizione. Sull’azione del terzo gol, nata da una ripartenza, non si preoccupa di arretrare e in quello spazio i viola puniscono ancora la fragile retroguardia di Inzaghi. A gara ormai archiviata in negativo, prova ad offrire un riferimento a sinistra e in un’occasione impegna anche severamente Terracciano.

KASTANOS 6: dai suoi piedi partono un paio di illuminanti cambi di gioco utili a creare potenziali azioni di rimessa. Una sua percussione centrale guadagna una punizione da ottima posizione, ma la stessa non viene sfruttata dal cipriota e Candreva. Inzaghi decide di giocare con due punte pure e lo sacrifica inserendo 46′ DIA 5,5: la squadra ha scarsi argomenti da esibire, lui si dimena tanto, prova a ripartire con modesti risultati, guadagna qualche punizione, ma nulla di particolarmente significativo se rapportato alle necessità del momento e al suo rendimento della scorsa stagione.

CANDREVA 5: come al solito prova ad alternare funzioni di raccordo e aggressione dello spazio. Ma si tratta di rari episodi, perché la recita viola, aggressiva e qualitativa, offre scarse opportunità. Secondo tempo avaro di spunti in grado di sovvertire l’andamento ormai segnato del match. 73′ TCHAOUNA S.V.

IKWUEMESI 5,5: controlla bene il pallone in aerea e calcia prontamente, ma trova la deviazione in corner decisiva di Kayode. La squadra subisce la continuità di manovra viola, a lui non resta che dettare il passaggio muovendosi sulla fascia sinistra, ma è quasi sempre solo, quindi costretto a strafare e a perdere spesso palla. Ad inizio ripresa può riaprire il match ma è sfortunato, perché la sua deviazione aerea vede il pallone stamparsi sulla traversa. Finisce la sua gara con un tiraccio che termina abbondantemente a lato. 81 CABRAL S.V.

ALL.INZAGHI 4,5: per sperare di uscire indenni da Firenze ci sarebbe bisogno di una squadra reattiva e compatta in fase difensiva ed abile a riproporsi. Nel primo tempo i suoi uomini sono l’esatto contrario di ciò che dovrebbero essere. Costil mantiene a galla i compagni, la Fiorentina decelera dopo il doppio vantaggio. Il fuoco di paglia d’inizio ripresa non inverte una tendenza intrisa di fragilità, smascherata da una Fiorentina nuovamente volitiva. Alla pari della pianificazione tattica della gara, discutibile anche la sostituzione di Kastanos, il più lucido dei suoi nei primi quarantacinque minuti. Evidente, rispetto alla bella prova contro la Lazio, anche il passo indietro dal punto di vista del carisma e del temperamento.

Maurizio Iuliano

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