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Inzaghi ritrova il Bologna con tanta voglia di rivincita. Di Vaio torna all’Arechi senza record

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Salernitana – Bologna non sarà una partita qualsiasi per Filippo Inzaghi, che oltre a giocarsi punti pesanti per la classifica si prepara ad incrociare un pezzo del proprio passato. Il tecnico piacentino fu allenatore dei rossoblù per sei mesi, che segnarono la sua seconda chance in Serie A dopo quella alla guida del Milan.

Pippo – Bologna, matrimonio infelice

Il club di Saputo scelse SuperPippo nell’estate 2018, complice l’ottima annata dell’allenatore in Serie B con il Venezia. Una stagione – quella in arancioneroverde – talmente positiva da spingere la società felsinea ad ingaggiare Inzaghi già prima che quest’ultimo disputasse i playoff con la compagine lagunare.

Con l’attuale tecnico granata il Bologna ebbe un rendimento non felice, che alla fine del girone d’andata fruttò uno score di 10 sconfitte, 7 pareggi e 2 sole vittorie. Numeri che valsero il terzultimo posto al giro di boa, a quota 13 punti. I successi in campionato arrivarono grazie al 2-0 interno contro la Roma (quinta giornata) e, sette giorni dopo, con il 2-1 sull’Udinese, sempre al Dall’Ara.

A queste vittorie si aggiunsero quelle di Coppa Italia, torneo in cui il Bologna superò Padova (2-0) e Crotone (3-0) guadagnando gli ottavi di finale con la Juventus. Il 2019 si aprì proprio al Dall’Ara contro i bianconeri, che passarono 2-0 eliminando Orsolini e soci. Successivamente, il girone di ritorno partì con l’1-1 del Mazza contro la SPAL. Fino al capolinea, rappresentato dal pesantissimo 0-4 casalingo contro il Frosinone.

Inzaghi imbattuto contro il Bologna

La disfatta contro i ciociari, diretti concorrenti per la salvezza, spinse Saputo e il ds Bigon ad esonerare Inzaghi, rimpiazzandolo con Sinisa Mihajlovic. SuperPippo abbandonò la panchina rossoblù il 28 gennaio 2019, chiudendo il suo campionato con 2 vittorie, 8 pareggi e 11 sconfitte in 21 giornate, e lasciando il Bologna al terzultimo posto con 14 punti.

Al momento del cambio tecnico, Skorupski e soci avevano il peggior attacco della Serie A (16 gol fatti, al pari del Frosinone) e la quarta peggior difesa, con 34 reti al passivo. Includendo anche la Coppa Italia, il bilancio complessivo di Inzaghi alla guida del Bologna è di 24 partite, divise tra 4 vittorie, 8 pareggi e 12 sconfitte.

In compenso, il classe ’73 non ha mai perso da allenatore nei due incroci successivi contro i rossoblù. Nel 2020-21, infatti, il Benevento di SuperPippo – promosso in Serie A dopo aver demolito qualsiasi record in cadetteria – vinse 1-0 al Vigorito contro la squadra di Mihajlovic e pareggiò 1-1 al Dall’Ara nel match di ritorno.

Di Vaio, gol tra gioie e dolori

A proposito di bomber del passato, un altro ex – fuori dal campo – è Marco Di Vaio. L’attuale ds rossoblù giocò due stagioni a Salerno, firmando un’esperienza indimenticabile per la tifoseria dell‘Ippocampo. Arrivato nell’estate del ’97 alla corte di Delio Rossi, l’attaccante scuola Lazio firmò 21 gol in 36 partite di B, trascinando la Salernitana verso il secondo campionato di Serie A della sua storia.

Il classe ’76 chiuse la stagione cadetta da capocannoniere, riuscendo ad esplodere dopo due anni senza sussulti con le maglie di Verona e Bari. Di Vaio fu gran protagonista anche nello sfortunato 1998-99, anno che la società di Aliberti chiuse retrocedendo con il quartultimo posto ad un solo punto dal Perugia salvo.

Per il numero 11 granata fu la prima vera esperienza in A (dopo qualche presenza con la Lazio), e l’attaccante riuscì a superare la doppia cifra – confermandosi top scorer granata – anche in massima serie. Prima di trasferirsi al Parma, trattativa che permise al centravanti romano di mantenersi nella categoria.

Il primato rubato da Dia

Con la maglia della Salernitana, agli ordini prima di Rossi e poi di Oddo, Di Vaio realizzò 12 gol in Serie A: uno in meno dell’allora juventino Pippo Inzaghi. Uno score che ha permesso all’attuale dirigente rossoblù di mantenere per oltre vent’anni il record di gol con la Salernitana in Serie A.

A togliergli il primato è stato Boulaye Dia: grazie ai 16 gol dello scorso campionato (e ai 20 totali raggiunti ad oggi), il senegalese è diventato il calciatore della Salernitana con il maggior numero di gol in Serie A sia in una singola stagione sia a livello all-time. Ci era andato vicino (senza però riuscirci) anche Federico Bonazzoli, che nel 2021-22 si fermò a quota 10 gol.

Sommando a questi ultimi i due centri della passata stagione, l’attaccante classe ’97 ha agganciato Di Vaio al secondo posto tra i marcatori all-time della Salernitana in Serie A. Il ds rossoblù resta però ben lontano – anche per Dia – quanto a gol complessivi in maglia granata: 33 centri in 70 presenze nel biennio con il cavalluccio sul petto.

Manuel Palumbo

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