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Dopo un primo tempo opaco, Maggiore, Candreva e Zanoli confezionano un insperato e inutile pari

Tempo di lettura: 4 minuti

COSTIL 6: poco impegnato, ma il raddoppio del Sassuolo è causato anche dal suo inopportuno passaggio a Pirola. Nel secondo tempo si fa trovare pronto su due insidiose e potenti conclusioni di Laurientè.

PIEROZZI 5: Laurienté e Doig inizialmente attaccano spesso la sua fascia, ma lui è attento e reattivo ed impedisce loro di sfondare. Si affaccia in un paio di circostanze nella metà campo emiliana, ma è impreciso al cross e nei tentativi di sfondare lungo il versante destro. Poi comincia a perdere palesemente colpi anche in fase difensiva, lasciandosi prendere alle spalle da Laurientè in un paio di occasioni e risultando latitante su entrambi i gol subiti. Si riscatta ad inizio ripresa guadagnando il rigore trasformato da Candreva. Subito dopo, però, perde ancora una volta Laurientè il cui tiro viene respinto di piede da Costil. Mezzo voto in più per il rigore conquistato. 85′ SIMY S.V.

MANOLAS 5,5: anche le sue letture preventive e di presidio dei sedici metri non riescono nel primo tempo ad emergere del tutto dalla negatività complessiva del reparto arretrato. Ripresa più tranquilla, ma la scarsa condizione atletica lo rende spesso approssimativo anche nella conquista e nella gestione di palloni che lo vedono in vantaggio sugli avversari. 77′ VIGNATO 6.5: la voglia di rendersi utile è evidente in entrambe le fasi di gioco, con l’ottimo pallone servito nel corridoio a Zanoli che regala l’assist del definitivo pari a Maggiore.

PIROLA 5 : Pinamonti gravita nella sua zona e gli fugge via spesso, con l’attaccante neroverde che si rende spesso pericoloso al tiro e lo anticipa nell’azione del primo gol spalancando le porte alla ripartenza neroverde. Pessima la sua difesa del pallone sul pressing portato dall’ex empolese, il quale gli ruba la sfera e la serve a Bajrami che è abile a depositarla nella porta granata. Ripresa decisamente più arcigna, strappa il pallone da cui nasce il gol del pari granata e nel finale in tackle impedisce al Sassuolo di rendersi ancora pericoloso. Troppo poco per ribaltare completamente una prima frazione di gioco assolutamente negativa.

BRADARIC 5,5: nella sua zona il Sassuolo porta tanti uomini e lui fatica molto nel lavoro di tamponamento. Assente in fase di spinta nei primi quarantacinque minuti. Nella ripresa corre senza soluzione di continuità, sbroglia un paio di situazioni difensive complesse, mentre in avanti, pur proponendosi con costanza, non riesce mai a sfornare giocate rilevanti.

COULIBALY 5: primo tempo connotato da scarsa pressione sui facitori di gioco rivali, mentre di inserimenti da mezzala non s’intravede neppure l’ombra; un tiraccio svirgolato dalla distanza è l’emblema della sua pessima stagione. Nel secondo tempo la lucidità continua a latitare, anche se è più aggressivo nel recupero di un paio di palloni.

MAGGIORE 6,5: la circolazione di palla del Sassuolo è lenta e prevedibile, lui non fatica inizialmente in interdizione ma è impreciso nella distribuzione del gioco. Quando gli ospiti agiscono con maggiore intensità e incisività anche il suo lavoro di filtro lascia a desiderare. Secondo tempo importante per temperamento, inesauribilità e capacità di supportare la fase offensiva. Tampona con le buone e le cattive le azioni di rimessa rivali, prima di riproporsi continuamente attaccando i sedici metri neroverdi. Tanti gli inserimenti effettuati, fin quando riesce a realizzare il gol che regala alla squadra un punto che, però, serve a poco.

GOMIS 5: movenze eleganti, ma il temperamento e la concretezza esibiti sembrano più appropriati per il calcetto del giovedì. Giustamente sostituito ad inizio ripresa. 49′ ZANOLI 6,5: parte in sordina agendo sulla fascia sinistra, poi viene spostato a destra e diventa tambureggiante, riuscendo anche a servire l’assist che vale il pareggio di Maggiore.

TCHAOUNA 5: nel grigiore dell’ennesima serata inguardabile della squadra, anche i suoi spunti nell’uno contro uno sono un pallido ricordo. Deficitario anche il lavoro di copertura sull’out destro. Ad inizio ripresa gli manca la necessaria cattiveria per trasformare in gol l’assist servito da Candreva. La sua gara non decolla mai e termina anzitempo. 77′ BOATENG 6: nel forcing finale la sua fisicità e il suo carisma si rendono utili nel recupero di un paio di palloni che consentono alla squadra di dare continuità ai confusi attacchi conclusivi.

IKWUEMESI 5: poche opportunità per mettersi in mostra, la Salernitana è lenta nella sua proposta di gioco, lui prova ad avventarsi sul primo palo ma il pallone servito da Pierozzi è troppo prossimo alla presa di Consigli. Gli arrivano pochissimi palloni, difficilmente giocabili, qualcuno lo addomestica, altri sono facile preda dei difensori centrali di Ballardini. Non si risparmia, prende qualche botta e non si sottrae dalla mischia, ma non riesce ad incidere. 64′ WEISSMAN 5: mai pericoloso, spesso macchinoso e in ritardo nell’attaccare l’area neroverde.

CANDREVA 6: fa fatica a tirar fuori le sue antiche giocate estrose e vincenti ma è apprezzabile il suo lavoro difensivo in fase di ripiegamento. Questo nei primi quindici minuti di gioco, poi si adegua alla negatività generale e non accende mai la luce sino al termine della prima frazione. Tocca a lui realizzare il calcio di rigore che consente alla Salernitana di rientrare in partita. La fiammata gli restituisce brio e voglia di incidere, come testimonia il repentino cross per Tchaouna che viene anticipato di un soffio da Doig. Si getta ancora nello spazio, controlla bene il pallone e lo serve in area a Weissman che è in ritardo. Fino all’ultimo respiro prova a conferire imprevedibilità e lucidità al forcing granata, riscattando un primo tempo opaco.

ALL.COLANTUONO 5,5: la squadra è lenta e piatta, fatica a produrre trame di gioco significative, preoccupata soprattutto di non prestare il fianco ad avversari tutt’altro che irresistibili. Appena il Sassuolo alza l’intensità delle sue offensive, la fase difensiva incontra immediatamente delle difficoltà e subisce due gol. Nella ripresa, complice il calo di tensione degli ospiti, i suoi uomini guadagnano in fretta il penalty che riapre il match. La squadra si galvanizza, alcuni elementi alzano il livello della loro prestazione, con l’ingresso di Zanoli che diventa un fattore a destra. La squadra ci crede, spinge generosamente, raggiunge il pari ma non ha più il tempo per provare a vincerla.

Maurizio Iuliano

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