Durante il weekend calcistico che si è concluso nella giornata di ieri, il collegamento tra la sala Var di Lissone e alcuni stadi di A e B ha palesato più di qualche malfunzionamento. A fare chiarezza, ci ha pensato il presidente dell’Aia Pacifici, ai microfoni dell’Ansa.
Pacifici, nel corso dell’intervista, prende le distanze da quanto è accaduto, specificando che la gestione della “Var” è nelle mani di una società che fa capo alle leghe di A e B. Pertanto, tutto le problematiche che si riscontrano non sono dovute ad una scarsa preparazione degli arbitri che, sottolinea lo stesso Pacifici, sono solo dei semplici fruitori di un servizio. Il presidente dell’Aia, tra l’altro, afferma che con il “Var on site” -cosa che accade ancora oggi in B, su alcuni campi- queste problematiche sono meno frequenti.
Al netto di chi siano o meno le responsabilità di tale disservizio, è inimmaginabile rinviare l’ora di inizio di una partita a pochissimi istanti dal fischio dell’arbitro. Il riferimento è chiaramente rivolto alla sfida che si è giocata domenica pomeriggio all’Arechi, tra Salernitana e Pisa, inizialmente prevista alle 15.00, ma rinviata alle 17.30 per un problema alla linea tra Lissone e Salerno.
Pacifici dichiara che una soluzione potrebbe essere un protocollo molto più chiaro e restrittivo, che non lascia spazio alla discrezionalità delle squadre che -da quel che afferma il massimo dirigente dell’Aia- “Non hanno voluto giocare senza Var, nonostante gli arbitri fossero pronti a dare il via alla gara”.
Un pensiero molto simile a quello di Pacifici, potete ascoltarlo nella “Video Analisi Arbitrale” -a cura del sottoscritto- che va in onda settimanalmente sui canali social di Solosalerno.it
La Var ha bisogno di protocolli chiari, sia per quanto riguarda le situazioni di campo, che la gestione di eventi come quello di domenica pomeriggio a Salerno.