Home News Una Salernitana generosa e ‘spuntata’ non va oltre il pari a Bari

Una Salernitana generosa e ‘spuntata’ non va oltre il pari a Bari

I ragazzi di Breda disputano una gara grintosa e attenta, provano anche a pungere ma negli ultimi trenta metri continuano a latitare le giocate in grado di spaccare la partita. Si resta in corsa, ma è necessario inventarsi qualcosa per accelerare il passo e recuperare punti preziosi in chiave salvezza.

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CHRISTENSEN 6,5: abile ad avanzare un paio di metri sul tiro di Lasagna, necessari per ribattere in tuffo la conclusione ad incrociare dell’ex veronese. Per il resto, gara vissuta senza particolari patemi.

RUGGERI 6: reattivo e tignoso in marcatura, attento anche nell’intercettare una rifinitura di Lasagna fuggito via in contropiede. Buon avvio rovinato da un disimpegno che attiva la fuga e il tiro di Lasagna. Una sbavatura che dimentica in fretta, perché poi ritorna ad essere reattivo e puntuale fino al termine della prima frazione. Nella ripresa è attento e in un paio di occasioni si sgancia anche dalla linea difensiva per supportare la prima costruzione di gioco.

FERRARI 6,5: fisicità, esperienza e senso della posizione a caratterizzare il suo primo tempo, in leggera difficoltà solo quando è costretto a rincorrere Lasagna sulla lunga distanza. Pulito, scrupoloso ed efficace anche il secondo tempo.

LOCHOSHVILI 7: ottima diagonale a liberare l’area su un insidioso cross di Dorval. Ancora determinante in tackle quando devia in corner un cross di Favasuli. Nuovamente pronto ad allontanare il pallone dopo la respinta di Christensen sul tiro di Lasagna. Primo tempo energico e preciso anche nel presidio aereo dei propri sedici metri. La prestazione resta sicura e di livello anche nei secondi quarantacinque minuti.

GHIGLIONE 6: troppo passivo, facilita il protagonismo di Dorval che detta sempre il passaggio. In generale, il presidio della corsia destra non è rigoroso nei primi quarantacinque minuti. Nel secondo tempo, soprattutto nelle fasi iniziali, finalmente lo si vede anche andare in sovrapposizione a destra. Riesce a gestire con meno affanni anche le iniziative di Dorval.

ZUCCON 6,5: da una palla rubata a Dorval nasce la prima occasione da gol granata, ma il tiro di Soriano viene stoppato dalla gamba di un difensore barese. Ha il compito di fare legna, essere aggressivo nei raddoppi di marcatura e nel seguire anche Maggiore che agisce nella sua zona. Lavoro di quantità che non disdegna la ripartenza una volta rubato il pallone. Sottrae un altro pallone a Benali in avvio di secondo tempo, avanza e calcia di potenza ma trova la respinta di Radunovic. Poco dopo va a riempire l’area sull’assist filtrante di Amatucci, calcia di sinistro ma non trova la porta. La sua generosissima gara termina con i crampi sopraggiunti sull’ennesimo tentativo di inserimento nell’area barese. 83′ GIRELLI S.V.

AMATUCCI 7: il Bari non esercita una grande pressione quando è lui a gestire il pallone, si limita ad essere ordinato e ad aggredire i portatori di palla avversari quando agiscono nella metà campo campana. Decisamente più vivo nel secondo tempo: prima serve un ottimo assist a Zuccon, poi prova ad attaccare l’area barese sul lavoro di sponda di Cerri. Determinante anche in fase difensiva, quando intercetta un passaggio filtrante di Maggiore destinato a raggiungere gli attaccanti di casa. Nella ripresa è dappertutto, ruba tre palloni e procura altrettante ammonizioni agli avversari. 94′ TONGYA S.V.

SORIANO 5,5: taglia bene sull’azione da destra di Zuccon, ma il tiro è un po’ masticato e agevola la neutralizzazione avversaria del pallone. Poco dopo riparte in contropiede, percorre tanto campo ma sbaglia una facile rifinitura. Però il volume della sua gara è discreto, perché è una mezzala che si muove a tutto campo, anche se grosse intuizioni non partono dai suoi piedi. Nella seconda parte del primo tempo la sua prestazione cala un po’ a livello d’intensità, quasi a voler rifiatare. Dirompente uno strappo palla al piede in avvio di ripresa, salta due uomini ma temporeggia invece di calciare verso la porta. Poi la stanchezza si fa sentire e conclude il match gestendo le residue risorse fisiche.

CORAZZA 6: parte in sordina, poi comincia a farsi sentire in fase offensiva, impegnando Radunovic con un tiro potente e puntando a sinistra Favasuli. E’ un po’ in sofferenza nell’uno contro uno con il giovane dirimpettaio pugliese, però è vivo e intraprendente quando è lui a scavallare sull’out mancino. Parte bene nella ripresa, lavora un ottimo pallone in dribbling e serve Verde nel corridoio, ma il tiro dell’ex spezzino viene stoppato da un difensore. Poi subentra la stanchezza e cerca di gestirsi, attaccando quando intravede lo spazio per farlo, facendosi valere con una diagonale difensiva. Nel finale non ne ha più e diventa un po’ impreciso nella gestione degli ultimi palloni. 49′ NJOH S.V.

VERDE 5: un calciatore con la sua qualità deve dare di più in termini di imprevedibilità e incisività offensiva. Si muove tanto, tocca diversi palloni, ma non riesce mai a produrre una giocata in grado di mandare in confusione la fase difensiva pugliese. Anche nel secondo tempo il copione non muta. Quando riceve palla sembra in possesso della giocata in grado di determinare, ma le sue movenze sono lente, i tiri e gli assist spesso deboli e imprecisi. 73′ REINE ADELAIDE 6: dalla sua freschezza si attende la giocata in grado di vivacizzare la proposta offensiva granata. In realtà diventa un centrocampista aggiunto di gestione e si limita a svolgere un lavoro ordinario.

CERRI 5,5: inizio di gara da pivot, i compagni lo servono per cercare la sponda e distendersi in avanti. Esegue con il consueto impegno la partita sporca che lo costringe a fare una squadra che non eccelle nella produzione di soluzioni offensive. Ad inizio ripresa lavora bene un paio di palloni che aiutano la squadra a creare densità offensiva nei pressi dei sedici metri baresi. In una circostanza si trova ad agire con la sagoma rivolta verso la porta pugliese, ma il tiro finale è masticato e termina lontano dal palo destro di Radunovic. Una sbracciata scomposta su Simic mette quasi la squadra nella condizione rischiosa di subire un penalty contro. Nel finale, pur non lesinando impegno, è anche meno efficace nel difendere palla.

ALL. BREDA 6: ormai è evidente il canovaccio di una squadra meno compassata, grazie alla freschezza prodotta dagli innesti di calciatori di gamba come Zuccon e Corazza, coadiuvati da un reattivo e spigoloso Amatucci. Gli argomenti offensivi continuano a latitare, soprattutto quando i ‘big’ e i veterani non riescono a tirar fuori dal cilindro la giocata vincente. La squadra è abbastanza equilibrata, ci prova nonostante i limiti in fase di costruzione e di finalizzazione, stando però attenta a non smarrire gli equilibri complessivi. Basterà per tirarsi fuori dalla zona retrocessione nelle prossime otto gare? Solo il campo potrà dircelo.

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