CHRISTENSEN 6,5: mai impegnato nei primi quarantacinque minuti, unico brivido un tocco da distanza ravvicinata di Odogwu che non trova la porta. Si supera, deviando sul palo, la punizione calciata dal Sud Tirol ma il pallone arriva fortunosamente sui piedi di Pietrangeli che lo deposita in rete. Reattivo e felino sul tiro finale di Mallamo scoccato dai sedici metri.
RUGGERI 6: dei tre difensori centrali è quello meno impegnato, perché Casiraghi gioca più da mezzala che da trequartista. Fa densità difensiva e svolge l’ordinaria amministrazione. In una sola occasione si sgancia, ma il suo lancio è raccolto agevolmente da Adamonis. Anche nella ripresa gioca di presidio una gara che con il trascorrere dei minuti diventa sempre più difficile da gestire sul piano emotivo.
FERRARI 8,5: sventa dopo un minuto il primo tentativo offensivo ospite intercettando in tackle un insidioso tiro di Martini. Prova a rendersi pericoloso su palla inattiva, prima di deviare provvidenzialmente in corner un assist aereo di Molina. Odogwu è grosso e difficile da marcare, ma l’esperto difensore granata gli sta attaccato addosso e gli concede soltanto qualche metro in un paio di marcature preventive non eseguite perfettamente. E’ sua l’ottima sponda aerea per Cerri il cui tiro viene parato da Adamonis. Ma la sua efficacia sulle palle inattive a favore si concretizza poco dopo con lo stacco aereo che vale il secondo gol. Sfiora la doppietta con un altro colpo di testa. Prende una botta sul volto, sanguina dal naso ma non smette mai i panni del guerriero, continuando a prender randellate e a dettar legge nel gioco aereo. Gara eroica e da vero capitano.
LOCHOSHVILI 7,5: esordio di gara aggressivo e propositivo, si sgancia dalla linea difensiva e porta celermente tanti palloni nella metà campo ospite, arrivando anche al tiro. Energico e cattivo anche nel presidio difensivo della sua zona. Un martello e uno stantuffo: copre la sua zona e va a sbrogliare situazioni complicate anche sul centrodestra. Nel finale continua a sprigionare energie, arresta le avanzate altrui e si propone addirittura con la palla al piede.
GHIGLIONE 7: il duello con Davi è impegnativo, ed allora gioca una gara molto razionale, centellinando le sue sortite sulla fascia destra. Il match è da vincere, pertanto a riempire l’area rivale c’è anche lui in avvio di ripresa, come testimonia il tiro vincente che finalizza il prezioso assist di Corazza. Poi ritorna ad occuparsi esclusivamente della fase difensiva, in un finale vincente da portare a casa e troppo importante per mantenere vive le chance salvezza.
AMATUCCI 7,5: con Zuccon ha il compito di fare legna e creare una diga protettiva davanti alla difesa, ma lui non rinuncia mai ad accompagnare l’azione, come testimonia il tiro dai venti metri che impegna Adamonis. Aggressivo, ruba palla sulla fascia sinistra e sugli sviluppi dell’azione la Salernitana sfiora il gol con Soriano. Nonostante una gara ricca di dinamismo e intensità, è sempre nel posto giusto e non smarrisce mai la lucidità nelle letture e nella distribuzione del pallone.
ZUCCON 6,5: a differenza di Amatucci, che ha anche il compito di operare da protagonista negli ultimi trenta metri bolzanini, il virgulto scuola Atalanta è incaricato soprattutto di fungere da argine sulle ripartenze rivali. Cerca pure di distribuire qualche pallone, ma non sempre è preciso. Secondo tempo sulla falsariga del primo, ma alla quantità affianca la sana disperazione del mediano impegnato a catturare e difendere palloni, come testimonia lo strappo palla al piede con il quale supera tre avversari e guadagna un’utilissima punizione.
CORAZZA 8: è vivace l’inizio, agendo quasi da esterno offensivo impegnato nell’uno contro uno e nelle vesti di assist man. Potente è la conclusione verso la porta di Adamonis, ma è centrale e viene bloccata dall’ex portiere granata. Nella seconda parte del primo tempo tira un po’ il fiato e le sue iniziative calano leggermente di intensità e incisività. Il quarto d’ora di sosta gli giova, perché riparte con la stessa incisività di inizio gara: salta facilmente un avversario e offre un cioccolatino già scartato a Ghiglione che porta in vantaggio i granata. Dal suo affilato e preciso piede destro arriva anche il secondo assist vincente per Ferrari e il pallone sul quale si avventa nuovamente l’ex Sassuolo che scheggia la traversa. Dopo aver regalato qualità e giocate determinanti, la spia energetica diventa rossa e viene sostituito. 86′ TELLO S.V.
VERDE 6: gioca molti palloni, calcia in porta senza trovarla, serve un assist a Soriano, costringe l’avversario ad un fallo di ammonizione, però nel vederlo muoversi non si può fare a meno di registrare una dose di macchinosità che, probabilmente, impedisce alle sue giocate di essere compiutamente efficaci. Nella ripresa, nonostante l’ottimo avvio della squadra, fa fatica ad emergere nella realizzazione di giocate offensive significative. 76′ STOJANOVIC S.V.
SORIANO 5,5: un po’ mezzala, un po’ supporto offensivo alle spalle di Cerri. Impegno totale ma nulla di rilevante da segnalare, ad eccezione della ghiotta opportunità capitata sul suo piede sinistro e non capitalizzata da ottima posizione. La sua sofferta partita termina con una cattiva lettura su una giocata di rimessa che poteva valere il ripristino del doppio vantaggio. 69′ TONGYA 6: c’è da difendere il risultato e la preziosa vittoria che sta maturando, lui indossa l’elmetto e mette la sua gamba al servizio della squadra. Potrebbe e dovrebbe gestire meglio alcune ripartenze, ma la tensione è tanta e le stesse non vanno a buon fine.
CERRI 6: nella prima azione granata di rilievo opera una doppia sponda, ma il tiro finale di Verde termina sul fondo. Ancora utile nel servire Amatucci che impegna Adamonis. E’ in partita, addomestica in area avversaria un pallone complicato e calcia ma la sfera non trova la porta. Ancora un’ottima sponda per Corazza il cui tiro è centrale e facile preda di Adamonis. L’annata è tribolata e sfortunata, come testimonia il tiro a colpo sicuro che termina inspiegabilmente tra le braccia di Adamonis. Finisce qui la sua gara generosa e sfortunata, perché per una ventina di minuti, quelli prima di abbandonare il campo, fa molta fatica sia a difendere palla che ad essere preciso nel servire i compagni. Ma l’assistenza costante offerta ai compagni nella prima frazione di gioco merita la sufficienza piena. 76′ RAIMONDO S.V.
ALL. MARINO 7: la squadra vista all’opera oggi è stata più rapida nella trasmissione del pallone, ha portato più uomini ad attaccare i sedici metri avversari e, soprattutto, non ha mai mollato. Sia nel proporsi alla ricerca del gol, sia nel fronteggiare con ardore il feroce ritorno finale del Sud Tirol. Anche i cambi conservativi dell’ultimo terzo di gara, tesi ad incrementare l’intensità e la densità della fase difensiva, sono stati oculati e utili. Vittoria fondamentale per il gruppo ed anche per lui, che potrà preparare con maggiore serenità l’altrettanto importante trasferta di Cittadella.