Home News Un primo tempo scolastico spiana la strada allo Spezia. Tardiva la reazione

Un primo tempo scolastico spiana la strada allo Spezia. Tardiva la reazione

L'approccio meno timoroso della squadra nei secondi quarantacinque minuti ha reso più equilibrato il match, ma una buona dose di sfortuna non ha permesso a Verde e compagni di portare a casa un risultato positivo. Pessimi i risultati maturati sugli altri campi. La classifica diventa severa, il destino della Salernitana è concentrato nei tre scontri diretti finali previsti dal calendario.

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CHRISTENSEN 6,5: nulla può sul colpo di testa vincente di Kouda, mentre si supera sul potente piattone dello stesso calciatore. Evita d’istinto il gol su un tiro a colpo sicuro di Nagy, ma sugli sviluppi dell’azione Vignali trova il raddoppio che chiude la partita.

RUGGERI 4: inizio intriso di distrazione: prima perde un facile pallone in gestione, poi commette un fallo ingenuo che arma il piede di Salvatore Esposito su punizione. Ancora incerto nel tentativo di anticipo su Kouda. Ha il pallone sulla testa su un cross banale dello Spezia, salta male e a vuoto, per Kouda è un gioco troppo semplice staccare e fare gol. 63′ VERDE 6: offre un ottimo pallone a Hrustic il cui tiro termina sul palo, attacca lo spazio sulla rifinitura di Soriano ma il suo tiro trova la respinta in tuffo di Gori.

FERRARI 6: la qualità e la fisicità di Esposito e Falcinelli rendono difficili i suoi tentativi di stoppare le iniziative rivali giocando di anticipo. Anche in area di rigore le due punte spezzine sembrano più leste, scaltre e determinate. Con l’esperienza cerca di limitarli e sostanzialmente tiene botta. Anche l’inizio della ripresa è molto complicato, con lo Spezia che continua a far sentire la sua fisicità sulle palle inattive e sulle seconde palle, lui risponde sbrogliando un paio di situazioni critiche. Sporca la sua partita con un anticipo impreciso che libera l’azione che porta al raddoppio dello Spezia.

LOCHOSHVILI 5,5: si sgancia, viene servito da Stojanovic ma il tiro non trova i sette metri difesi da Gori. Lo spezia non crea molto, ma anche per lui la spigolosità degli attaccanti liguri è difficile da arginare di anticipo in prima battuta. La criticità non produce grosse occasioni da rete, ma impedisce alla squadra di evitare la pressione avversaria. Nella fase migliore della squadra, perde un pallone sanguinoso che attiva Cassata e quasi regala il raddoppio agli uomini di D’Angelo. Ancora fuori posizione sul colpo di testa di Colak che termina di un soffio sul fondo. 86′ NJOH S.V.

GHIGLIONE 5,5: perde il taglio di Aurelio, che non impatta però il pallone di testa da favorevole posizione. Ancora troppo leggero nel contrastare Falcinelli, che stacca quasi indisturbato sugli sviluppi di una palla inattiva ma non trova la porta. Anche in fase di proposizione incide in maniera trascurabile nei primi quarantacinque minuti. La prima iniziativa offensiva degna di rilievo arriva dopo un’ora di gioco, il suo tiro trova la deviazione di Aurelio e il palo. Un po’ più presente, ma la sua ripresa e quella della squadra termina dopo il raddoppio ligure.

HRUSTIC 6,5: nelle rare occasioni in cui si muove senza palla e tocca la stessa con prontezza, la squadra riesce a distendersi in maniera meno prevedibile. Ma si tratta di giocate discontinue. Anche sui calci da fermo il suo educato piede mancino potrebbe fare meglio. Nel secondo tempo è il più ispirato e sale in cattedra, risultando il più incisivo dei granata. Si assume la responsabilità della giocata nell’uno contro uno, distribuisce bene il gioco ed è sfortunato quando colpisce il palo con un tiro dai sedici metri.

AMATUCCI 5,5: inizio aggressivo a protezione della difesa e lucido nella costruzione bassa. La squadra è piatta e scolastica nelle due fasi, prova con un inserimento seguito dal tiro a creare qualche insidia, ma il pallone trova la deviazione di coscia di un difensore. Non è una delle sue migliori giornate, ci mette attenzione e grinta ma non può essere lui il calciatore chiamato a fare la differenza. Quando forza la giocata, inevitabilmente diventa impreciso anche lui. Anche nella ripresa, al netto dell’abituale generosità, la sua prestazione non è un fattore come nelle precedenti partite.

CORAZZA 6: nei primi due terzi della prima frazione si fa fatica a scorgerlo nei panni di incursore, ma anche nel fornire una tempestiva copertura a sinistra sulle azioni di rimessa spezzine. Sale leggermente di tono nel finale di tempo, con un’iniziativa a sinistra che guadagna un corner e un cross per la testa di Cerri. Buono l’avvio del secondo tempo, prima fa partire il giropalla che porta al tiro Ghiglione, poi confeziona un buon cross sventato a fatica da Aurelio. Dopo il raddoppio dello Spezia, anche la sua ritrovata verve si esaurisce.

STOJANOVIC 5,5: il primo spunto di personalità è il suo: raccoglie palla tra le linee, affonda e serve Lochoshvili, il cui tiro termina però abbondantemente oltre la traversa. Opera a sprazzi, soprattutto quando trova spazio sulla trequarti, ma la sensazione è che la squadra sia sprovvista dei codici giusti per rendersi pericolosa negli ultimi trenta metri dei padroni di casa. Prova a spingere anche nel secondo tempo, ma le sue iniziative appaiono sempre un po’ frenetiche e velleitarie. 76′ SORIANO 6: regala un’ottima verticalizzazione a Verde in un match che ha ormai preso una brutta piega.

TONGYA 5: si fa fatica a definire i suoi primi quarantacinque minuti. Scarsamente reattivo, è blando in tutto ciò che fa, dai ripiegamenti difensivi ai tentativi privi di personalità e cattiveria per dare qualità alla fase offensiva. Inizio di ripresa meno abulico, con due sortite laterali, ma sullo spunto di Hrustic dovrebbe riempire l’area ed invece è lontano dalla porta. Punture di spillo in una gara decisamente negativa. 86′ JAROSZYNSKI S.V.

CERRI 5,5: difficile per un’isolata punta centrale riuscire a tirar fuori grandi cose contro tre difensori prestanti. Cerca di mettere in piedi una partita di sgomitate e sponde al servizio della squadra. provando anche a sorprendere Gori di testa, ma il pallone termina poco lontano dal palo. Ci prova ancora di testa ma non impatta bene il pallone, che sorvola la traversa. Poco da segnalare nei diciotto minuti della ripresa concessi da Marino. 63 SIMY 5: arrivano un paio di interessanti palloni in area spezzina, ma lui li attende invece di attaccarli e li lascia catturare dai difensori bianconeri. Anche il lavoro fisico per far salire la squadra risulta deficitario.

ALL.MARINO 5,5: la pianificazione della gara è assillata da tanti ragionamenti: il tour de force concentrato in due settimane, le sanzioni disciplinari da evitare, le energie da gestire, gli equilibri tattici per affrontare al meglio una squadra forte come lo Spezia. Si presenta in campo con un 3 4 2 1 che in fase di non possesso diventa 5 4 1. L’obiettivo è restare raccolti e poi ripartire una volta conquistata palla. Ma lo Spezia è più fisico e reattivo sulle seconde palle ed i suoi uomini fanno fatica ad uscire e a restare compatti quando le punte avversarie governano il pallone e si distendono in avanti. Tutto sommato la fase difensiva regge, ma ancora una volta si dimostra fragile sulle palle inattive e spesso distratta nel presidio dei sedici metri. La Salernitana, sostanzialmente, esegue un primo tempo troppo scolastico, privo della necessaria foga agonistica e, inevitabilmente, paga dazio. Nella ripresa i suoi uomini cambiano passo, si liberano dalle paure e sfiorano il gol colpendo due volte i legni. La qualità di alcuni interpreti crea difficoltà allo Spezia, ma un errore in disimpegno consente ai padroni di casa di chiudere il match con la rete di Vignali. Anche la sfortuna ha giocato il suo ruolo, ma la Salernitana, nelle condizioni in cui si trova, non può regalare un tempo agli avversari, soprattutto sul piano del coraggio e della cattiveria agonistica.

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