Home News Una Salernitana solida e cinica doma un Mantova pungente ma sterile

Una Salernitana solida e cinica doma un Mantova pungente ma sterile

Tre punti dal valore inestimabile, ottenuti meritatamente al termine di novanta minuti caratterizzati da attenzione difensiva, temperamento feroce e cinismo. Ottima la tenuta della retroguardia. Amatucci ancora una volta elemento determinante all'interno dello scacchiere granata. In ripresa Verde e Soriano. Si respira, ma la strada verso la permanenza in cadetteria è ancora lunga e pregna di difficoltà.

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CHRISTENSEN 6: praticamente inoperoso nei primi quarantacinque minuti. Nonostante la pressione del Mantova, anche nel secondo tempo risulta quasi inattivo, mostrandosi semplicemente attento nelle uscite alte e basse.

RUGGERI 7,5: tutt’altro calciatore rispetto a quello visto nel primo tempo da incubo di La Spezia. Determinante nel seguire e stoppare la verticalizzazione di Mensah, attento nel presidio difensivo della sua zona. Ancora una provvidenziale chiusura nei minuti finali del match.

FERRARI 7: Mensah è molto fisico e lo impegna sin da subito in un corpo a corpo spigoloso. Tiene botta e non gli concede granché. Presidio esperto e combattivo dei propri sedici metri ed ennesima conferma di un finale di stagione da vero leader.

LOCHOSHVILI 7: generoso e tignoso in fase difensiva, ma sempre pronto a ripartire quando conquista palla, offrendo un’opzione di passaggio in più. Tenacia, grinta e tempestività caratterizzano anche l’avvio del secondo tempo, impreziosito anche da una sponda importante che consente a Soriano di calciare e sfiorare la seconda rete. Mezzo voto in meno perché non è irreprensibile in marcatura su Galuppini, che taglia da destra e potrebbe fare molto male se colpisse con maggiore convinzione il pallone.

GHIGLIONE 6,5: determinante la diagonale con tackle che stoppa una ripartenza ospite. Fiori è un brutto cliente nell’uno contro uno, sa di dover centellinare le sue sortite offensive, quando si propone risulta però incisivo. Con un cross al volo che non trova compagni in area a sfruttarlo e realizzando anche un gol, che viene annullato per un fallo commesso da Cerri ai danni del portiere biancorosso. Partita molto dispendiosa, sul suo versante, dopo Fiori, agisce il giovane Paoletti, esterno rapido e sgusciante, ma lui riesce a limitarlo prima di uscire stremato e lasciare spazio a 77′ STOJANOVIC 6: c’è da fare soprattutto densità difensiva attraverso uno spezzone di gara intriso di attenzione e concretezza. Missione compiuta.

ZUCCON 6: diversamente dal solito, non si limita a fare legna, appena può, prova a strappare e ad accompagnare l’azione offensiva, come testimonia il tiro fuori misura dai venti metri. Ma la sua resta soprattutto una gara di quantità e di volume dinamico, mentre qualche imprecisione palesa quando è chiamato a fare gioco. Al minuto settanta termina la benzina e lascia spazio a 70′ TELLO 6: lì nel mezzo, senza fronzoli, evitando distrazioni e iniziative velleitarie, si applica e fornisce il suo contributo.

AMATUCCI 8,5: solito trottolino recupera palloni, con le buone o le cattive. Sembra una giornata meno propizia sul piano della qualità della manovra, come testimonia un lancio errato che non raggiunge Ghiglione a destra abbastanza isolato. Ed invece tira fuori dal cilindro una sassata di sinistro che non lascia scampo all’estremo difensore lombardo. Inizio di ripresa di un’intensità incredibile, è dappertutto, rifinisce, conquista palloni, riparte palla al piede. E la sua gara non cambia versione fino al minuto novantaquattro.

CORAZZA 6,5: anche oggi parte in sordina, nascondendosi per una ventina di minuti. Lentamente entra in partita e comincia a farsi sentire maggiormente sull’out sinistro. Dal suo piede parte un buon cross per la testa di Verde che ci prova ma lo stacco aereo non è un’arma del suo repertorio. Seconda parte di gara più operaia in fase difensiva, Radaelli è un esterno spigoloso, ma gli concede solo qualche innocuo traversone.

VERDE 6,5: buona l’apertura di esterno sinistro per Soriano il cui tiro non trova lo specchio della porta. Nella distribuzione del pallone e nella rifinitura è abbastanza ispirato, fa un po’ più fatica ad essere determinante in fase di finalizzazione, come si evince dalla velleitaria rovesciata tentata nei sedici metri virgiliani e un successivo colpo di testa con il pallone che termina lontano dal palo. Abile anche ad imbastire una ripartenza insidiosa saltando il primo uomo, ma il campo da percorrere è tanto e perde lucidità al momento della finalizzazione. Analoga situazione ad inizio ripresa, va nell’uno contro uno ma non riesce a superare il suo dirimpettaio e ad arrivare al tiro. Però è apparso decisamente più vivo rispetto alle ultime esibizioni. 77′ TONGYA 6: Marino gli chiede di coprire con la gamba le due corsie nelle battute finali. Esegue disciplinatamente il compito.

SORIANO 6,5: servito da Verde, calcia di prima intenzione ma il pallone termina sul fondo. Detta spesso il passaggio tra le linee, però la giocata successiva è solo pulita e ordinata, quasi mai spiazzante per gli avversari. In fase di non possesso, però, si sacrifica e garantisce densità alla linea mediana, recuperando in ripiegamento diversi palloni. Scocca un ottimo tiro a ridosso dell’area ospite, ma la sfera termina di un soffio fuori. 85′ REINE ADELAIDE S.V.

CERRI 5,5: solita, generosa guerra isolata contro i centrali difensivi di Possanzini. Si batte molto ma potrebbe fare meglio nel lavoro di sponda e nella difesa e successiva distribuzione del pallone. Da solo prova a scardinare la retroguardia mantovana, provandoci con un tiro di sinistro dai diciotto metri che è facile preda di Festa. Prova ad incidere con un’azione di rimessa e ad incunearsi in area tra tre uomini, ma non riesce ad arrivare al tiro. Generosità improduttiva anche nei venticinque minuti del secondo tempo, nel corso dei quali trova anche il gol ma gli viene annullato per un presunto fallo ai danni del suo marcatore. Nulla da dire sul piano temperamentale, può e deve fare meglio dal punto di vista della pulizia tecnica. 70′ SIMY 7: i primi minuti della sua prestazione sono un po’ caotici e non aiutano la squadra a respirare tenendo il pallone o guadagnando punizioni. Poi capisce di dover dare di più ed inizia a lavorare bene in questo senso, trovando anche un gol di ottima fattura sull’ultimo contropiede iniziato e finalizzato da lui stesso.

ALL.MARINO 6,5: delle quattro partite preparate, quella con il Mantova è la più insidiosa, perché sotto i tre punti le chance salvezza diminuiscono considerevolmente. Chiede coraggio ai suoi uomini, ma anche attenzione e pazienza. I calciatori sono un po’ contratti, non riescono a dare continuità alla pressione offensiva, con la circolazione di palla che diventa più veloce solo grazie a qualche iniziativa di Verde tra le linee. Si procede a sprazzi e la sensazione è che la gara possa essere sbloccata solo su un episodio e grazie a una giocata spiazzante. La trova Amatucci ad un passo dall’intervallo. Nella ripresa, Soriano e compagni provano con qualche sortita a chiudere il match, sfiorando il gol in un paio di situazioni. Poi subentra la paura di lasciare punti preziosi per strada, lui opera gli abituali cambi conservativi e lascia agli avversari solo uno sterile predominio territoriale. Con Simy che interrompe le sofferenze pochi secondi prima del fischio finale.

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