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Una difesa imbarazzante e un po’ di sfortuna: la Salernitana deve accontentarsi del pari

Il Casarano è una squadra che gioca e fa giocare. La Salernitana, troppo scolastica nel primo tempo, ha concesso molto ai pugliesi ed approfittato poco della loro fragilità difensiva. Un altro madornale errore difensivo all'inizio del secondo tempo, poi la reazione che consegna un meritato pareggio. Ma anche qualche rimpianto per una condotta di gara poco carismatica e aggressiva in diversi momenti del match.

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DONNARUMMA 7,5: reattivo immediatamente sull’insidiosa conclusione di Cajazzo, decisivo nuovamente sull’esterno di casa e sulla punizione di Chiricò. Si oppone ancora sull’indemoniato esterno di Di Bari, ma sulla respinta si avventa Malcore che sigla il pari. Monumentale nell’arrestare in uscita la verticalizzazione senza opposizione di Malcore, ancora felino su un tiro di Chiricò che si impenna e lui smanaccia in corner. Nel secondo tempo, non è quasi mai impegnato e poco può sul gol di Millico.

COPPOLARO 5: sul centrodestra granata, nel primo tempo, si dormono sonni relativamente tranquilli, anche perché i primi quarantacinque minuti di Millico sono fumosi. La sua prestazione non presenta sbavature condannabili. Sulla prima incursione del brevilineo ex Torino, arretra troppo e lascia campo al dirimpettaio che affonda agevolmente e supera con un diagonale Donnarumma. Ripete lo stesso errore sul giovane Cerbone, ma il diciottenne non ne approfitta. 93′ MATINO S.V.

GOLEMIC 5: tutti i pericoli arrivano dalla fascia destra, ma nell’unica occasione in cui il Casarano sfonda centralmente con Malcore, lui è incredibilmente fuori posizione, ci pensa Donnarumma ad evitare il gol. Nel secondo tempo va in sofferenza sulle sporadiche ripartenze locali e sbaglia anche un paio di palloni nella costruzione bassa.

FRASCATORE 4: probabilmente riceve una spinta da Caiazzo, ma è troppo leggero nella marcatura sull’esterno rossoblù che colpisce di testa e impegna severamente Donnarumma. Quando la Salernitana ruba palla e riparte, lui non disdegna lo sganciamento dalle retrovie; un suo tiro viene fortunosamente deviato in corner. Ma sulla fascia sinistra, in condivisione con Anastasio, l’interpretazione difensiva appare spesso imbarazzante. Disagio che non smette di proporre in apertura di ripresa con un disimpegno sbagliato che regala il contropiede vincente al Casarano. Termina la sua prestazione deficitaria con un’ammonizione che rende inevitabile la sostituzione. ACHIK 6,5: il suo ingresso regala vivacità alla squadra negli ultimi venticinque metri, sia agendo tra le linee, sia allargandosi a sinistra. Non sempre è lucido e preciso, ma si assume costantemente la responsabilità di evitare giocate ordinarie e si rivela utile nel costringere il Casarano sulla difensiva.

UBANI 5,5: siamo alle solite, abnegazione e disciplina tattica in fase difensiva, mediocrità costante quando è chiamato a rendersi protagonista a destra in fase offensiva. 46′ QUIRINI 7: propositivo sempre, preciso a tratti, ma pure qualche buona chiusura difensiva. Però il suo tempismo, già manifestato in passato, lo porta a realizzare di testa il gol che pareggia un match che sembrava ormai stregato.

TASCONE 5,5: quando ha il pallone tra i piedi, pur non rubando gli occhi o producendo chissà cosa, qualche spunto lo tira fuori, ma a centrocampo è aggressivo solo sporadicamente e gli avversari troppo agevolmente organizzano le loro trame offensive. Nel secondo tempo, nella parte iniziale, complice un Casarano remissivo, è più mobile e meno scontato nel proporre gioco, ma con il trascorrere dei minuti si spegne gradualmente anche sul piano fisico e diventa impacciato. 93′ VARONE S.V.

DE BOER 6: con il pallone tra i piedi, con giocate semplici e sufficientemente rapide, trova spesso i compagni, ma anche la sua fase passiva è raramente aggressiva e consente agli avversari di costruire pericoli senza ricevere la necessaria pressione. Nel secondo tempo parte con grande personalità, poi accusa una fase di stanca commettendo alcuni errori evitabili, però nel finale partecipa, in costruzione e inserendosi, all’assalto disperato che frutta almeno il pareggio.

VILLA 6,5: non ripete da mezzala i primi quarantacinque minuti di Giugliano, pur provando a ripartire quando ha metri di campo da solcare. Ma appare meno ispirato del solito ed anche lui fatica a portare pressione sulla prima costruzione a destra del Casarano, che si conclude con le frequenti incursioni di Cajazzo. Nella ripresa la sua qualità servirebbe come il pane, ma anche il suo educato piede mancino è meno preciso del solito. Il risveglio finale, però, è perentorio, il suo sinistro comincia a girare a dovere e sforna la pennellata che viene concretizzata dall’inserimento vincente di Quirini.

ANASTASIO 4,5: dopo pochi secondi si lascia sorprendere alle spalle di Cajazzo che calcia ma trova la respinta di Donnarumma. Si riscatta poco dopo con una poderosa incursione in area pugliese, costringendo il suo dirimpettaio ad un fallo che vale il rigore. Poi gli altri due terzi della prima frazione sono un incredibile corollario di errori nella lettura delle marcature da opporre all’indemoniato esterno di colore. Nella ripresa, la Salernitana è più cattiva nella sua proposta offensiva, il Casarano, dopo aver raggiunto il vantaggio, si abbassa e non crea più patemi sulla sua corsia. Mezzo voto in più per il penalty guadagnato. 65′ KNEZOVIC 5,5: sforna immediatamente la specialità della casa con un potente tiro dai trenta metri, con il pallone che termina a un metro dalla porta di Chiorra. Poi niente altro da segnalare.

FERRARIS 6,5: pugnace e combattivo, sempre acceso e pungente quando opera negli ultimi venti metri. Potrebbe essere letale nel primo tempo se la Salernitana ci credesse con maggiore convinzione, ed invece deve spesso giocare palloni sporchi o provare la giocata individuale, come testimonia la serpentina con tiro che sfiora il palo. Al solito prende tante botte, ma nella ripresa sfiora il gol con un inserimento e successivo tiro respinto fortunosamente dalla gamba di Chiorra.

FERRARI 6,5: freddissimo dal dischetto, porta in vantaggio i granata. Sfiora la doppietta di testa sugli sviluppi di un corner, ma trova Malcore sulla linea di porta a negargli la gioia del gol. Non smette mai di lottare, quando riceve palla è sempre tignoso nella difesa della sfera ma è ancora sfortunato nel trovare la parata provvidenziale di Chiorra su una semi girata a colpo sicuro. Nonostante la stanchezza, nel finale non disdegna la percussione palla al piede e governa ottimamente un paio di palloni sulla trequarti che aiutano la squadra a distendersi in avanti.

ALL.RAFFAELE 5,5: la sensazione finale è che la squadra abbia lasciato a Casarano due punti. Con maggiore coraggio e personalità e una fase difensiva meno imbarazzante, i suoi ragazzi avrebbero approfittato della disposizione difensiva di un avversario che concedeva molto. Nel secondo tempo, infatti, i limiti in fase passiva del Casarano sono emersi tutti e la squadra è riuscita ad ottenere almeno il pari. La generosità non è mai venuta meno, ma al momento la squadra fa ancora fatica a gestire con personalità e solidità il match nel corso delle diverse fasi di gioco. Le assenze di Capomaggio, Cabianca e Inglese sono pesanti, ma oggi si poteva fare meglio. Buono il contributo di vivacità offerto dai subentrati Quirini e Achik.

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