Editoriale

Nzerra chella porta

Tempo di lettura: 3 minuti

da UOMO E GALANTUOMO – di Eduardo de Filippo

ATTILIO «Nzerra chella porta». (Gennaro non ripete, distratto). 
«Nzerra chella porta».
GENNARO Nzerrala tu. Alzati e chiudi la porta.Tieni i servitori?
ATTILIO No, no, no... «Nzerra chella porta! »
GENNARO Ma questo è scostumato veramente! Te la chiudi tu la porta.
ATTILIO No, voi! Andrea dice: «Nzerra chella porta».
GENNARO Ah, è battuta di copione! E devi dire: «Signori, comincia la prova! » Il suggeritore d'arte batte le mani per richiamare l'attenzione degli attori, si stabilisce il silenzio, e comincia la prova.
Guitto, imparati!
ATTILIO E va bene! (Batte le mani) Signori, comincia la prova!

È argomento di discussione, codesta sessione di calcio mercato? Per tanti, non per me.

O meglio, ne scrivo, ma non in oggetto, quanto per tesi a sostegno.

O potrei forse commentarlo dal punto di vista antropologico.

Vi dico cosa vedo io, da questa balconata del disincanto.

Ve lo ricordate il gioco del 15?

Magari no, magari tanti di voi non si ricordano neanche il cubo di Rubik.

Era un rompicapo che andava forte negli anni 70. Un quadrato 4×4, una casella libera che ti consentiva di spostare i numeri, e dovevi metterli in sequenza.

Qualche volta si scassava ed i numeri se ne uscivano. Era così la Salernitana, all’alba del 35° ed ultimo giorno di calciomercato. Mancavano proprio i numeri

Alle ore 20 le caselle c’erano tutte, ma ben lontane dall’ordine.

Che vi devo dire, ci sarà pure chi si troverà contento. 

Hanno messo dentro gli under (il primo non proveniente dai dilettanti l’hanno preso alle ore 15), senza imbarazzo avremo 3 portieri over.

Non badate a me, se vi pare, ma serviva una punta, servivano uscite. Ma credo mi abbiano già risposto in passato.

“Serviva una punta? Forse anche quattro. Vorrei ricordare che in estate abbiamo investito prendendo Giannetti che aveva salvato il Livorno. Nessuno, purtroppo, può sapere a priori quale sarà il rendimento di un tesserato durante la stagione. Lo stesso Jallow è un elemento importante, ma scendere in campo sapendo di essere destinati ad un intervento al ginocchio non aiuta psicologicamente. “

Angelo Fabiani, il 12 Marzo u.s.

Per quel che capisco: rimane Giannetti perché buono per la salvezza; sbloccato psicologicamente, il patrimonializzato Jallow ha smesso di essere importante.

Bon. Avevo detto che non ne avrei parlato.

Ma non posso tacere sulla magnanimità dei dirigenti.

È la squadra delle seconde chance. Quella offerta a Castori. Ma anche ad Adamonis ed Andrè Anderson. E da Castori stesso viene l’operazione nostalgia: rinverdire i fasti del Carpi di 5 anni fa con Belec e Kupisz. Per la miseria, di Lasagna si è scordato e mi fa specie.

Avevo detto che non ne avrei parlato, quindi non dirò di una leadership in campo che non si intravede, del centrocampo scarno, dello sbilanciamento a destra.

Della tesi a sostegno sì, ché le caselle del “15” sono scomposte, lontane da un progetto tattico. Con un modulo già cambiato dal ritiro.

Un progetto tattico lontano, forse inesistente. Almeno fino a prova contraria, almeno fino a spiegazione, almeno fino a chiara dichiarazione degli intenti.

Ecco, il mercato che è appena finito assomiglia ad una tesi a sostegno.

E mi fa tornare ad Eduardo, al suo “Uomo e Galantuomo”.

Al capocomico Gennaro de Sia al quale mancano gli attori.

A quel «nzerra chella porta» che forse è l’unica proposta seria di questa giornata, di questa fase.

Porta da chiudere. Così si può tornare, lontano dai rumori molesti, all’unica cosa che conta:

la non più sostenibile, la non più ricevibile multiproprietà.

Signori, comincia la prova!

Giovanni Perna

Nato nel 1964, professione ortopedico. Curioso ma pigro. Ama svisceratamente Salerno e la Salernitana. Come sempre accade quando un amore è passionale, è sempre piuttosto critico nei confronti di entrambe.

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