Editoriale

” Col Pordenone arbitro inadeguato, ma tutti hanno perso la testa. Ora il mercato per ripartire di slancio”

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La sconfitta con il Pordenone, le polemiche per la direzione di gara di Rapuano, le voci sulle sospette variazioni delle quote da parte dei bookmakers: non mancano gli argomenti di discussione con il presidente della Figc Provinciale, Enzo Faccenda, in questi giorni senza campionato. La B è ferma, ma solo per quanto riguarda il campo. Il mercato proprio ora entra nel vivo.

Facciamo un passo indietro . Lunedì sera con il Pordenone la Salernitana ha conosciuto la prima sconfitta interna del campionato e non sono mancate le polemiche. Le è piaciuto l’arbitro Rapuano?

“Faccio una premessa generale: la classe arbitrale italiana vive un momento difficile, ci sono molti arbitri che hanno saltato la famosa gavetta e che fanno fatica a dirigere gare importanti in A come in B. Rapuano, che in altre occasioni aveva preso decisioni favorevoli alla Salernitana, lunedì sera ha sbagliato perché non ha saputo leggere la partita”.

In che senso?

“Un arbitro deve prepararsi non solo tecnicamente, ma anche mentalmente ed ogni partita propone difficoltà diverse. Gioca la prima in classifica contro una squadra non di primissima fascia e Rapuano commina un rosso a Capezzi che, se avesse contato fino a tre, gli avrebbe sicuramente risparmiato. Purtroppo, gli arbitri di oggi non hanno la personalità di quelli di una volta, tranne rare eccezioni. Molti sostengono che il calcio sia cambiato, a mio avviso il gioco s’è velocizzato ma per il resto i principi sono sempre gli stessi. L’espulsione è stata esagerata, mentre era inevitabile il secondo giallo a Di Tacchio, che ha commesso un fallo di frustrazione: era nervoso e stanco e Castori avrebbe dovuto sostituirlo perché sembrava chiaro a tutti che non avrebbe terminato la gara”.

Il copatron Mezzaroma si è lamentato della direzione di gara. C’era, a suo giudizio, un disegno preordinato?

“Non sono per la malafede degli arbitri, ma per la loro inadeguatezza ed impreparazione. Rapuano ha sbagliato, ma anche Castori e la squadra hanno perso la testa. Forse, la stanchezza ha fatto sentire tutto d’un colpo il suo peso. Serata no per tutti, insomma. La malafede degli arbitri, però, non può essere presa in considerazione. Purtroppo, la classe arbitrale ha dei problemi e lo si vede su tutti i campi”.

Ed invece sulla questione scommesse cosa pensa?

“Queste sono delle sciocchezze in piena regola. Si va in campo e si gioca. Non bisogna distrarsi e perdere tempo dietro a queste stupidaggini. La Salernitana avrebbe potuto vincere la partita se avesse giocato in parità numerica e pareggiarla almeno senza la seconda espulsione che è stata frutto di stanchezza e frustrazione. Forse, la squadra era arrivata a questa partita un po’ stanca. Anche Gyomber mi è parso meno lucido del solido, tanto è vero che lanciava la palla fuori piuttosto che giocarla proprio perché si rendeva conto di essere in debito di ossigeno”.

C’è la sosta, ma è cominciato il mercato. Cosa si aspetta?

“L’ingaggio di Coulibaly è un segnale importante, ma da solo non basta. La Salernitana, a mio parere, ha assoluto bisogno di rinforzarsi sulle fasce dove Lopez e Casasola non mi convincono e deve inserire in mezzo al campo un elemento di grande spessore tecnico perché in rosa non c’è un calciatore in grado di fare gioco”.

In attacco servirebbe qualche rinforzo?

“Secondo me, serve almeno un’altra punta che possa dare il cambio ai due titolari e che possa garantire quei gol che Gondo e Giannetti finora non hanno portato alla causa. Se la società vuole far sì che la squadra resti in alto, a mio parere deve inserire nell’organico altri quattro elementi di un certo spessore oltre a Coulibaly”.

Il campionato è ancora molto incerto: cosa prevede?

“Tutte le squadre hanno avuto problemi ed alti e bassi nel rendimento. Piano piano, però, i valori verranno fuori. Ci sono squadre che puntano senza mezzi termini a vincere il campionato. Spero e mi auguro che la Salernitana sappia fare in modo che possa restare nel gruppo delle migliori anche in seguito. C’è bisogno di alimentare la passione della gente. Noto con grande rammarico che di Salernitana parlano i tifosi che hanno una certa età, ma i giovani ossia coloro che dovrebbero garantire il ricambio generazionale non sono attratti più di tanto. Gli stadi chiusi non aiutano, ma mi rincresce constatare che le nuove leve del tifo stanno venendo meno anche perché si stanno perdendo alcuni valori. Spero che nel nuovo anno cambi qualcosa anche sotto questo aspetto”.

Redazione

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