Editoriale

Giù il sipario. Quel che si doveva fare, non è stato fatto

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Zitto, zitto fa finta di niente
che tanto il mondo gira ancora come sempre.
Finché c’è vita, bene, c’è la corrente,
meno problemi avrà chi meno si sente.

GONG – Stop al televoto!

In maniera sintetica proverò a riprodurre le ultime cinque campagne acquisti invernali: CTRL + C, CTRL + V.

Copia e incolla, les jeux sont fait.

La fascia sinistra ricorda Bangkok all’ora di punta, la destra rassomiglia alla Death Valley. Sette centrocampisti, tre attaccanti per due posti disponibili e ben quattro portieri. Se la matematica non è un’opinione, qualcuno dovrebbe riprendere abaco e regoli.

Nulla di nuovo all’orizzonte, il fumo negli occhi – interpretato quest’oggi da La Gumina – ha il sentore di una nebbiolina leggera e accompagna, mestamente, l’ultimo sole che si spegne fra i Navigli e la Madunina.

Effettivamente, pur contraddicendosi maldestramente, Castori aveva detto di non credere nel mercato di riparazione, pertanto dovrebbe essere soddisfatto così. Del resto è in linea con gli obiettivi societari e coi suoi predecessori, guiderà una squadra monca dal punto di vista numerico.

A poco – per non dire a nulla – è servito l’input dell’ottimo piazzamento in classifica, quel che si doveva fare non è stato fatto. Doccia fredda – si spera sia quella definitiva – per chi ancora credeva nei buoni propositi del trio capitolino.

!MAYDAY, MAYDAY!

Struggenti gli appelli alle operazioni di soccorso annaspati alla radio di bordo: indici di liquidità della Lazio, momento difficile per il calcio nostrano, spending review imposta dalla pandemia, André Anderson è il quarto attaccante.

Evidentemente Empoli, Monza, Lecce, Reggio Emilia, Ferrara, Ascoli, Pisa e Frosinone hanno raggiunto l’immunità di gregge. Oppure hanno spostato la sede amministrativa in Nuova Zelanda, chissà.

Fatto sta che, per un mese intero – e per la milionesima volta (ma non abbiamo vinto macchine potenti e iPhone di ultima generazione) – si è parlato del “nuddu miscatu cu nnenti”.  Poco male, ci si abitua a tutto, anche a farsi mettere i piedi in testa.

Crollano, miseramente, gli ultimi alibi. L’unico modo per preservare quanto di giusto è stato detto, o quanto di sbagliato è stato scritto, è lo screenshot. Fischia il vento, infuria la bufera.

Stavolta, pare, lo smartphone verrà riposto tristemente nella fondina.

Per quali metodi meriti la tua indennità,
quali labili crediti credi di avere qua,
quali taciti traffici illeciti

eviti di dire che c’è chi ti
recriminerà.

Alfredo Mercurio

Nato nel '90. Due passioni governano i moti del cuore e, molto spesso, confluiscono l'una nell'altra: Salernitana e poesia.

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