Editoriale

“Col Cosenza gara insidiosa, le prossime tre partite diranno molto nella lotta promozione”

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La Salernitana ha vinto a Cremona nella scorsa giornata di campionato, sfatando il tabù dello Zini e riconquistando la terza piazza in classifica generale. Per la squadra allenata da Castori si avvicina un momento chiave della stagione. E’ questo il pensiero di Enzo Faccenda, presidente provinciale della Figc.

Quanto è stata importante la vittoria di Cremona?

“Ha avuto una grande importanza sia per la classifica, visto che la Salernitana ha riguadagnato una posizione, sia per il morale, dal momento che la squadra era reduce dal pareggio con la Spal, maturato anche per effetto di un rigore fallito. La Cremonese, per giunta, è una squadra di ottima qualità, per cui la vittoria vale tantissimo e conferma la forza della Salernitana che è solida in campo ma è anche gruppo compatto fuori. Non ci sono elementi di disturbo, tutti sono utili e nessuno indispensabile e Castori ha non solo il controllo dello spogliatoio ma anche il giusto ascendente”.

La tenuta difensiva anche a Cremona ha fatto la differenza. Sono dieci le partite chiuse senza gol al passivo dalla Salernitana. Squadra ad immagine e somiglianza del suo allenatore, insomma. Che ne pensa?

“L’impostazione tattica che Castori dà alla squadra è nota e sta pagando. La squadra è solida, pratica, e, quando riesce a sbloccare in avvio le partite, farle gol dopo diventa difficilissimo per chiunque. Pecchia ha schierato tutti i calciatori offensivi che aveva a disposizione, ma, ad eccezione del giovane Colombo, nessuno è stato mai realmente pericoloso. La Salernitana ha determinate caratteristiche e si sta confermando una squadra matura e consapevole delle sue possibilità. Vittorie come quella di sabato scorso sono un segnale importantissimo”.

Chi le è piaciuto di più?

“Kupisz ha fatto una grande partita sul piano tattico, mentre Coulibaly a centrocampo ha rubato tantissimi palloni. A Cremona è rimasto in panca per tutta la partita Tutino ed ha segnato Djuric su cross di un eccellente Jaroszjnski: ciò conferma quello che dicevo prima e che cioè Castori ha il polso della situazione e opera scelte che quasi sempre si rivelano azzeccate. La lettura delle partite, specie ora che ci sono cinque cambi a disposizione, è un suo punto di forza”.

Sabato arriva il Cosenza: sembrerebbe una partita più semplice sulla carta. E invece?

“E invece non lo è. Non credo che Castori e la squadra sottovaluteranno l’impegno. Il Cosenza gioca meglio in trasferta, quando può attendere e ripartire. E’ vero che ora come ora non si può operare una netta distinzione tra gare interne ed esterne, ma diciamo che la squadra silana ha creato dei problemi a formazioni di caratura superiore per la sua vocazione alla corsa, all’agonismo e sicuramente anche sabato metterà in campo queste armi”.

Tre partite in otto giorni prima dell’ultima sosta. E’ già il momento della verità?

“Penso di sì, soprattutto per la Salernitana che deve giocare due delle prossime tre partite all’Arechi. Nel finale di stagione i granata avranno gli scontri diretti con le prime e fare molti punti ora sarebbe un gran vantaggio in prospettiva futura”.

Redazione

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