Editoriale

La moviola di Pordenone-Salernitana

Tempo di lettura: 4 minuti

Pomeriggio di “fuoco”, quello che si è paventato sul sintetico dello stadio Guido Teghil, di Lignano Sabbiadoro. Da accanito appassionato di “musica rock”, mi verrebbe da citare una celebre canzone dei Beatles: “Yellow SubMARINI”. Sono infatti dieci, i provvedimenti disciplinari adottati dall’arbitro, di cui ben 4 solamente ai componenti delle panchine ma, su questo aspetto, ci tornerò successivamente. Prima di cominciare la moviola, però, mi andrebbe di sottolineare una questione che, francamente, ha stancato: anche alla vigilia del match odierno, qualche “profeta” amante delle più becere teorie complottistiche, aveva messo in cattiva luce la designazione del sig. Valerio Marini di Roma1. È possibile mai che, in un momento così delicato ai fini della classifica, si debba parlare sempre preventivamente, in nome di chissà quali fattori, di “designazioni pessime”, “arbitri nemici”, “disegno contro/favore di una determinata società”? La gara di oggi pomeriggio è stata affidata ad un arbitro che, nel campionato in corso, ha diretto 16 gare, di cui la metà nella massima serie. Un arbitro all’altezza, con un rendimento che va sempre più migliorandosi. Lungi da me, ergermi ad avvocato di Tizio o Caio, ma alimentare teorie basate sul “nulla”, non fa bene a nessuno, né alla squadra, né alla tifoseria. Si lasci parlare il campo, unico giudice della contesa.

Passiamo alla moviola.

[PRIMO TEMPO]

Al 7’ Di Tacchio (S) e Falasco (P) entrano in contatto in area di rigore: semplice contatto di gioco. Bravo, molto bravo, Marini a lasciar proseguire, smorzando sul nascere, con presenza ed autorevolezza, anche dei piccoli screzi tra i due calciatori.

Al 8’ ammonito un componente della panchina locale, reo di aver protestato in occasione di un pallone allontanato a gioco fermo, da Casasola (S).

Al 20’ Falasco (P) interviene con la gamba eccessivamente alta, sfiorando Casasola (S). L’arbitro, essendosi sviluppata una potenziale azione pericolosa, lascia giustamente proseguire accordando il vantaggio. Potevano esserci, una volta fermatosi il gioco, gli estremi per un’ammonizione. Intervento in ritardo, sicuramente imprudente.

Al 35’ ed al 38’ altre due ammonizioni a componenti delle panchine: la prima ad Adamonis (S), la seconda al preparatore atletico locale.

Al 40’ Bogdan (S) impatta con Ciurria (P), in area di rigore. Nonostante le proteste locali, è giusto lasciar proseguire. Piccolo errore, di esclusiva competenza dell’arbitro, sull’assegnazione della ripresa di gioco: accordata erroneamente la rimessa dal fondo, sarebbe stato giusto concedere l’angolo, per l’ultimo tocco del difendente.

[SECONDO TEMPO]

Al 53’ ci sono molti dubbi sulla posizione di fuorigioco segnalata dall’AA1 Di Vuolo, nei confronti di un attaccante locale. Segnalato fuorigioco di rientro, ma Gyomber (S), all’estremità destra dell’area di rigore, sembrava mantenere tutti in gioco.

Al 57’ ammonito Toffolo(P), vice allenatore, per proteste.

Al 63’ ammonito Kiyine (S), per fallo imprudente. Ammonizione sacrosanta.

Al 64’ in area di rigore, c’è un fortuito contrasto di gioco tra Gondo (S) e Vogliacco (P): il calciatore difendente, dopo aver colpito il pallone, impatta con il piede sulla testa dell’attaccante, che resta a terra dolorante. Giusto, concedere solo ed esclusivamente il calcio d’angolo. Normale contrasto di gioco, con successivo contatto avvenuto per dinamica dell’azione.

Al 66’ ammonito Camporese (P), per fallo imprudente. Anche in questo caso, ammonizione automatica.

Al 72’ Djuric (S) cade a terra, dopo una trattenuta di Camporese (P), in area di rigore. Arbitro, ben posizionato ed attento. Contatto lieve, giusto non concedere il calcio di rigore.

Al 83’ Casasola (S) colpisce un avversario in scivolata, facendolo cadere. L’arbitro lascia giustamente proseguire per il vantaggio, per poi ammonire il difendente granata, per fallo imprudente. Intervento in ritardo, ammonizione incontestabile.

Al 90’ ammonito Belec (S) per proteste veementi verso il ddg. Anche in questo caso, proteste illegittime in quanto il portiere ospite, ha battuto in posizione ampiamente scorretta la ripresa di gioco (cdp per fuorigioco).

Al 93’ vengono ammoniti nella stessa azione Anderson (S) per comportamento antisportivo (leggera manata, dopo aver subito il fallo) e Magnino (P) per fallo imprudente.

Al 95’ Tutino (S), appena entrato in area di rigore, viene travolto da Barison (P): calcio di rigore evidente, bravo Marini ad indicare subito il dischetto, senza indugi. Altrettanto giusto non ammonire il difendente in quanto, seppur in presenza di una SPA(azione potenzialmente pericolosa) l’intervento di Barison (P) è genuino, ovvero tendente a contendere il pallone all’avversario. PRECISAZIONE: in area di rigore, da qualche anno, vige il concetto di “depenalizzazione”, onde evitare la cosiddetta tripla sanzione (Rigore, Espulsione, Squalifica per la giornata successiva). Di conseguenza un DOGSO= da rosso passa a giallo, una SPA= da giallo a nessun provvedimento disciplinare. Questo tipo di ragionamento, però, viene meno in occasione di “spinte, trattenute e sgambetti”, in quanto gesti non ritenuti validi nella contesa del pallone.

In sostanza, la prova di Marini è ampiamente sufficiente: sempre vicino all’azione, giusto negli spostamenti e nei posizionamenti su palle inattive, perfetto nell’episodio chiave della gara. Come detto ad inizio articolo, però, a mio avviso l’unico neo sono le troppe ammonizioni comminate ai componenti delle panchine: la gara di oggi pomeriggio ha messo sicuramente in risalto la buona personalità dell’arbitro, dunque, almeno un paio di ammonizioni le avrebbe potute tranquillamente evitare, con dei semplici ma incisivi richiami “volanti”. Almeno per quanto mi riguarda, su questo aspetto, avrebbe potuto e dovuto fare di meglio.

Ottime le prestazioni dei due AA Di Vuolo (Castellammare di Stabia) e Rossi (La Spezia): meno impegnato il secondo, buona la prestazione del campano, più di una volta incisivo anche nel segnalare alcuni falli di gioco, nella sua zona di competenza. Resta il solo dubbio, su quel fuorigioco segnalato al 53’.

Luca D'Urso

- Luca D'Urso - 11 agosto 1991, Salerno - Ex arbitro di calcio a livello nazionale - Appassionato di musica rock, sport e cucina - Citazione arbitrale preferita: "Vedere, decidere, dimenticare" [Roberto Rosetti]

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