Editoriale

“La moviola di Salernitana Empoli”.

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Pomeriggio abbastanza tranquillo, quello passato dal signor Michael Fabbri di Ravenna, arbitro internazionale, dal curriculum di tutto rispetto. Le diverse motivazioni delle due squadre in campo, hanno sicuramente facilitato il compito alla terna che, nel complesso, esce indenne dall’Arechi ma non senza sbavature.

Passiamo alla moviola.

[PRIMO TEMPO]

Al 8’ Bandinelli (E) sullo sviluppo di una promettente azione di gioco, a favore della sua squadra, colpisce con una ginocchiata Gondo (S) facendolo cadere a terra dolorante. L’arbitro, sbagliando, lascia proseguire il gioco senza intervenire. L’azione termina con il palo colpito dai toscani. Come facilmente intuibile, è andata di lusso a Fabbri, in quanto l’eventuale segnatura della rete, sarebbe stata propiziata da un’evidente infrazione di gioco. Lo stesso Bandinelli (E) alza il braccio (come a scusarsi) subito dopo l’impatto con l’attaccante granata, un segnale che avrebbe potuto tranquillamente indurre l’arbitro a fischiare. Sarebbe stato un fischio furbo, ma corretto.

Al 12’ Bandinelli (E) ferma il pallone col braccio sinistro, all’esterno dell’area di rigore, dopo che lo stesso era stato spizzato di testa da un avversario. Seppur vicinissimo all’azione, Fabbri non interviene, mimando chiaramente un ipotetico tocco di spalla. Vedendo bene l’azione, il tocco di braccio è evidente, ai limiti della volontarietà. Errore grave, dato che sugli sviluppi della stessa azione Coulibaly (S) viene ammonito giustamente per comportamento antisportivo, per aver sgambettato un avversario durante una pericolosa ripartenza.

Al 23’ Fabbri interrompe il gioco per decretare un calcio di punizione, a favore della difesa toscana. Poco prima del fischio il pallone arriva a Tutino (S) che si accinge ad iniziare una pericolosa azione offensiva, nei pressi dell’area di rigore. Giusto fermare il gioco in quanto Gondo (S) da il via all’azione dopo aver sbracciato irregolarmente su Fiamozzi (E).

Al 34’ ottima segnalazione dell’AA2 Bottegoni (Terni) che, nella sua zona di competenza, richiama l’attenzione dell’arbitro, per uno sgambetto subito da Coulibaly (S). Giusta la concessione del calcio di punizione, probabilmente sfuggito all’arbitro (coperto).

Al 35’ Casale (E), subisce una chiara spinta da Tutino (S). Il difendente empolese, nonostante il fischio dell’arbitro, colpisce (da terra) con una lieve tacchettata nelle parti intime, l’attaccante granata. Ci sono tutti gli estremi per parlare di un “fallo di reazione”. Seppur giusto accordare la punizione a favore dell’Empoli, Fabbri avrebbe dovuto ammonire il calciatore ospite, reo di aver reagito in modo ingiustificato, ad un normale fallo di gioco. Da escludere l’ipotesi di una “condotta violenta”. Reazione di stizza, ma non tendente ad arrecare un danno fisico all’avversario.

Al 38’ episodio dubbio nell’area di rigore Empolese: Terzic (E) nel tentativo di contendere il pallone a Casasola (S), tocca il pallone col braccio sinistro. Fabbri, molto vicino all’azione, fa ampi cenni di proseguire. Decisione corretta, in quanto, è lo stesso Casasola (S) a distanza molto ravvicinata, a spingere il pallone (tra l’altro col suo braccio sinistro) verso il braccio sinistro avversario. Dunque, se proprio andava ravvisata un’irregolarità, sarebbe stato giusto accordare un calcio di punizione diretto a favore della difesa. Bene ha fatto l’arbitro, a lasciar proseguire il gioco, dato il propiziarsi di una potenziale azione di ripartenza.

Al 40’ Veseli (S) cade nella propria area di rigore, dopo uno scontro fortuito avvenuto qualche metro prima con un suo compagno di squadra (Jaroszynski). Fabbri lascia proseguire il gioco, non ravvedendosi del calciatore a terra. In questa fattispecie a sbagliare sono sia l’arbitro, sia l’AA1 Di Iorio (Verbania): nel caso in cui al direttore di gara sfugga un episodio simile (può succedere, se l’azione si svolge dalla parte opposta), il suo collaboratore non può esimersi dal richiamarlo, tramite gli appositi strumenti a disposizione (auricolare/tasto presente sulla bandierina, che provoca una vibrazione al braccio dell’arbitro). Dato che, a fermare il gioco sono stati i calciatori stessi mettendo il pallone fuori, è facile dedurre una mancanza di comunicazione tra arbitro ed assistente.

[SECONDO TEMPO]

Al 48’ Di Tacchio (S) entra in scivolata su Ricci (E): intervento fuori tempo ed imprudente ma Fabbri non interviene, facendo ampi cenni di proseguire. Sarebbe stato giusto accordare un calcio di punizione diretto a favore dell’Empoli, con conseguente ammonizione ai danni del capitano della Salernitana. Alla base di questo mancato fischio, c’è una spiegazione: l’arbitro oltre ad essere lontano dall’azione, era anche coperto da un calciatore ospite. Condizioni poco favorevoli, che l’hanno portato a valutare erroneamente, un contatto chiaramente irregolare.

Al 51’ Fiammozzi (E) all’altezza della linea medianacolpisce da dietro Tutino (S), facendogli perdere il possesso del pallone. Fabbri non interviene, dando il via ad un’azione potenzialmente pericolosa a favore degli ospiti. Sbagliato non fischiare, in quanto non si può definire il suddetto intervento, un semplice contatto di gioco, bensì ci troviamo di fronte ad un fallo negligente. Sarebbe stato opportuno accordare un calcio di punizione diretto a favore della Salernitana, senza alcun provvedimento disciplinare.

Al 58’ Gondo (S) involatosi sulla fascia destra viene trattenuto da Terzic (E), che gli sottrae il pallone. L’arbitro lascia proseguire il gioco, senza accordare il calcio di punizione diretto a favore della Salernitana. Scelta condivisibile, trattenuta molto lieve.

Al 66’ ed al 68’ Fabbri commette due errori, in merito a riprese di gioco. La prima scaturisce da un concorso di colpe con l’AA2, non concedendo un calcio d’angolo evidente, a favore della squadra ospite. La seconda, invece, sviluppatasi in una zona di esclusiva competenza dell’arbitro, che accorda una rimessa laterale a favore della Salernitana, tra le incessanti (ma fondate) proteste dell’attaccante Olivieri (E). Due errori abbastanza rilevanti, in una gara che non ha mai avuto picchi di agonismo. Da un arbitro internazionale e due assistenti di assoluto valore, ci si aspetta molto di più, soprattutto in termini di concentrazione!

Al 71’ Djuric (S), dopo un cross proveniente dalla fascia destra, impatta in area di rigore con Cambiaso (E), facendolo cadere. Lo stesso attaccante bosniaco, deposita il pallone alle spalle del portiere, ma Fabbri fischia un calcio di punizione diretto, a favore del difendente, poco prima che il pallone oltrepassi la linea di porta. C’è da dire che Djuric spinge Cambiaso con Fabbri in pieno controllo dell’azione. In casi simili, l’entità del contatto è molto soggettiva, non a caso questa tipologia di episodi raramente rientra nelle competenze del Var (nelle competizioni ove questi è presente), facendo fede a ciò che l’arbitro valuta in campo. Episodio dubbio, non chiarissimo, che può lasciare a varie interpretazioni. Valutando la posizione dell’arbitro al momento del contatto ed il sorriso dell’attaccante al momento del fischio, che non ha protestato particolarmente, il fischio può essere ritenuto pertinente.

Al 86’ Belec (S) e Bajrami (E) si rendono colpevoli di reciproche scorrettezze, a gioco fermo: face to face, accenno di rissa, smorzato dal pronto intervento dell’arbitro. In gergo arbitrale si definice “mass confrontation”, ovvero una situazione critica, che genera screzi, che coinvolge due o più calciatori. Gestione perfetta da parte di Fabbri che, una volta calmatesi  le acque, esibisce il cartellino giallo ai due calciatori.

In sostanza, la gara non ha presentato particolari insidie per il direttore di gara che ha fischiato 29 falli ed esibito tre cartellini gialli ( 2 Salernitana – 1 Empoli). Se negli episodi chiave l’arbitro non ha commesso particolari errori, qualche sbavatura di troppo si è palesata nel rapporto con gli assistenti, oltre che nella concentrazione in alcuni momenti della partita (falli/contatti giudicati erroneamente). Positiva la prestazione dell’assistente numero2 Bottegoni, preciso e puntuale nelle chiamate di sua competenza, salvo il piccolo incidente in occasione dell’angolo evidente non concesso all’Empoli al 66’. Meno brillante la prestazione dell’assistente numero1 Di Iorio, bravo nelle segnalazioni di fuorigioco, troppo titubante nella segnalazione di alcune rimesse laterali, oltre che poco collaborativo, in occasione dell’infortunio di Veseli, dove sarebbe stata cosa giusta e saggia, una sua comunicazione all’arbitro.

Luca D'Urso

- Luca D'Urso - 11 agosto 1991, Salerno - Ex arbitro di calcio a livello nazionale - Appassionato di musica rock, sport e cucina - Citazione arbitrale preferita: "Vedere, decidere, dimenticare" [Roberto Rosetti]

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