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90 minuti per fare la storia: all’Adriatico Castori conferma il 3-5-2, 4-3-3 per Grassadonia

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Una vittoria per regalare ad una città un sogno atteso per 22 anni. Con questo obiettivo la Salernitana fa visita al Pescara per l’ultima giornata del campionato di Serie B 2020/2021. Gli abruzzesi, diciottesimi in classifica con 32 punti, sono reduci dal K.O. di Cremona, che ha condannato matematicamente i biancazzurri alla retrocessione in Serie C con un turno d’anticipo. I granata, invece, arrivano dal successo casalingo con l’Empoli, e inseguono un successo che sarebbe cruciale: i tre punti garantirebbero di mantenere il +2 sul Monza – impegnato al Brianteo con il Brescia – e chiudere il torneo al secondo posto.

I granata dovranno riuscire nell’intento dopo un avvicinamento piuttosto movimentato, in primis per vicende legate al tecnico avversario Grassadonia, un salernitano di cui la città non conserva ricordi piacevolissimi. Ma, soprattutto, la Salernitana dovrà ottenere il risultato auspicato su un campo ostico per antonomasia: basti ripensare allo spareggio del ’91 contro il Cosenza deciso da Marulla che spedì i granata in C, all’1-1 del ’96 che tolse il sogno promozione in massima serie, oppure al 2-0 del 2019 che mandò il cavalluccio ai playout, poi vinti con il Venezia. Proprio su un campo che più tabù non si può, e proprio a 23 anni esatti dall’indimenticato 0-0 del 10 maggio 1998 con il Venezia, la Salernitana cercherà di raggiungere per la terza volta nella sua storia l’innominabile traguardo.

Su sponda biancazzurra, Grassadonia rinuncia nuovamente a Dessena, Memushaj, Del Favero e all’ex granata Maistro (tutti fuori per problemi fisici); assenti anche i vari Drudi, Bocchetti, Balzano, Rigoni e Basit. Davanti a Fiorillo mancherà lo squalificato Scognamiglio, dunque sarà Sorensen a comporre con Volta la coppia di centrali difensivi nel 4-3-3 abruzzese. Sulla corsia mancina Nzita, mentre a destra Guth è favorito su Bellanova. In mediana ancora spazio a Busellato, in vantaggio su Valdifiori che rientra dalla squalifica: l’ex granata comporrà il centrocampo con Machin e Omeonga. Nel tridente offensivo si rivedrà il recuperato Galano, che insieme a Capone andrà a sostegno di Odgaard unica punta.

Tra le fila granata, Castori – che tornerà in panchina dopo la positività al Covid – riproporrà il consueto 3-5-2. Tra i pali Belec, difesa formata da Bogdan, Gyomber e Veseli, il quale – nonostante un mancamento che lo ha costretto a lasciare anzitempo il terreno di gioco contro l’Empoli – resta favorito su Mantovani. In mediana tornerà titolare Kiyine, che sarà la mezz’ala sinistra in un terzetto completato da Di Tacchio e Capezzi. Sulle fasce Casasola e l’ex di turno Jaroszynski (arrivato a gennaio dal Pescara nello scambio che ha portato Giannetti in Abruzzo), mentre in avanti il tecnico marchigiano confermerà il tandem TutinoGondo. Squalificato Coulibaly (altro ex della contesa), out Dziczek e Lombardi.

Queste le probabili formazioni:

PESCARA (4-3-3): Fiorillo; Guth, Volta, Sorensen, Nzita; Omeonga, Busellato, Machin; Galano, Odgaard, Capone. A disposizione: Alastra, Radaelli, Masciangelo, Bellanova, Longobardi, Valdifiori, Tabanelli, Riccardi, Vokic, D’Aloia, Giannetti, Ceter, Chiarella. Allenatore: Grassadonia.

SALERNITANA (3-5-2): Belec; Bogdan, Gyomber, Veseli; Casasola, Capezzi, Di Tacchio, Kiyine, Jaroszynski; Tutino, Gondo. A disposizione: Adamonis, Micai, Mantovani, Sy, Aya, Durmisi, Schiavone, Boultam, Kupisz, Cicerelli, Djuric, Anderson, Kristoffersen. Allenatore: Castori.

ARBITRO: Alessandro Prontera di Bologna. Assistenti: Massara – Trinchieri. IV uomo: Meraviglia.

Porte chiuse. Fischio d’inizio ore 14:00, diretta DAZN e RAI Sport.

Manuel Palumbo

Facendo sport, guardando sport, raccontando sport, vivendo sport

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