Editoriale

Salernitana, tanti rumors e poche certezze: a pagare sono sempre i tifosi

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Non c’è pace per i tifosi della Salernitana. Evidentemente non basta l’aver raggiunto una memorabile promozione, la terza in massima serie in 102 anni di storia, a far dormire sonni tranquilli e a far attendere con (sole) gioia e trepidazione l’anno che verrà. Ad 11 giorni dall’aut aut fissato dalla FIGC, e a 5 dal 19 giugno, Salerno sembra vivere sotto una cortina di nubi che, checché se ne dica, aleggia minacciosa sul futuro della “Bersagliera”.

Innumerevoli rumors, veritieri o meno, a parte, la strada della tranquillità appare tutt’altro che delineata e scevra da oscuri perigli. E così, giorno dopo giorno, i supporter granata sono sempre più divisi da due sentimenti apparentemente lontani tra loro, ma che spesso e volentieri, quando si ama, sono strettamente correlati: la felicità e la paura. Felicità di aver raggiunto, dopo tanto penare, un risultato storico e di un’importanza inestimabile, mista alla paura di poter perdere quanto costruito in un battito di ciglia.

Da una parte i drappi, gli striscioni, le bandiere che celebrano la “Castori Band” ed inneggiano alla Serie A, dall’altra striscioni sempre più frequenti che richiamano l’attenzione sull’annosa questione societaria. Una questione, portatrice di insicurezze sin dal principio, che va risolta a strettissimo giro di posta per garantire un futuro roseo ad una squadra, e di riflesso ad una città che vive di calcio e brama di successi. Nella notte, infatti, è apparso uno striscione in via Lungomare Trieste che lascia poco spazio all’interpretazione: “Questo è il sogno della nostra città. Noi veri portatori di attaccamento e dignità. Il nostro slogan da anni è no alla multiproprietà”. Parole chiare, dure, inequicavocabili, che descrivono appieno le sensazioni vissute attualmente da gran parte della tifoseria.

A Claudio Lotito e Marco Mezzaroma il compito, almeno per una volta, di fare chiarezza e non trincerarsi dietro silenzi o dichiarazioni di facciata. Il tutto fondamentalmente perchè, a prescindere da tutto e tutti, Salerno la merit…A.

Francesco La Monica

"Chiodo fisso nella mente, innamorato perdutamente". Questa è la frase che, più di tutte, descrive appieno cosa sia per me la Salernitana. Un tifoso, prima che un giornalista, che ha sempre vissuto, e vive tutt'ora, per i colori granata. Dal maggio 2018, ho deciso di intraprendere la strada, impervia e tortuosa, del giornalismo, entrando a far parte della redazione di "Le Cronache", di cui mi fregio di farne parte ancora oggi. Dal settembre di quest'anno, dopo un anno di collaborazione con gli amici, prima che colleghi, di Salernosport24, sono entrato a far parte della bella famiglia di SoloSalerno.it, con lo scopo di raccontare, con onestà intellettuale ed enorme impegno, le vicende legate alla nostra, mitica "Bersagliera". Sarà un piacere, ma soprattutto un onore, poter mettere al vostro servizio la passione di una vita.

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