Editoriale

Bologna – Salernitana: metto la freccia e vado sulla luna

Tempo di lettura: 3 minuti

Nel tempo dei ricordi, perdermi e affogare:
figurine, piedi sporchi e ancora i compiti da fare.

Lucio Dalla

L’autostrada si srotola sotto due paia di pneumatici che hanno visto sicuramente tempi migliori. La benzina, tristemente annacquata, scarseggia.

È Bologna, comunque, la prima puntina sullo stradario: colei che fra portici e viali attende il battesimo dei granata. La Dotta e la Cenerentola: due culture a confronto, ambizioni contrapposte all’ombra di San Luca.

Il viaggio, dunque, riparte: diversi i porti, quasi simili i marinai, indiscutibilmente uguale il nostromo.

Angelo Mariano Fabiani non ha mollato, tutt’altro. Al netto delle solite – inspiegabili per chi non legge fra le righe – trattative mordi e fuggi, al netto della solita gestione da casa cantoniera: l’altroieri Pagani e Rieti, ieri San Benedetto del Tronto, oggi Seregno, domani chissà.

La memoria, tuttavia, è esercizio inviso alla massa: la lesa maestà – per questi reami – non è stata ancora derubricata. Turarsi il naso e andare avanti, nulla è eterno: la baldanza si trasformerà in addio.

Crollarono imperi dove non tramontò mai il sole, figurarsi i bugigattoli di provincia tenuti su col nastro biadesivo e le cene vis-à-vis.

L’estate delle rivoluzioni annunciate, pertanto, ha ceduto il passo all’afa: chiamatela pure stasi o continuità.

Frattanto, i sarti del diritto anglosassone hanno cucito una vela fatta di stracci, un ponte che si regge a stento e collane di gomene putrescenti. Il tutto con l’avallo di Gravina, faro intermittente di frastagliate legalità.

Eppure è lì la Salernitana, e tenta di navigare sotto costa: orientandosi, senza bussola, fra le stelle. Senza Presidente, senza soldi – dicunt – e finanche senza la frangia più calda dei suoi tifosi. Ché la gestione attuale dell’afflusso negli stadi è la morte dell’aggregazione. Alcuna accusa al Green Pass, misura – parere di chi scrive – scomoda ma obbligata.

Portare pazienza, rivedere la luce. Si tornerà, quando l’ingresso sarà per tutti e i posti sui gradoni saranno scelti dall’abitudine e dalla scaramanzia, non dall’algoritmo di un circuito telematico.

Si riparte, dicevamo, al di là della Terra di Gaibola: laddove, nel primo pomeriggio di un dicembre lontano, un bambino – troppo piccolo per le trasferte, non altrettanto per assumere zaffate di Marlboro rosse – allungava il collo per godersi un sogno proiettato sulla squallida parete di un circoletto. Laddove un autogol di Paramatti restituì il respiro agli oltre duemila salernitani – fortunati loro – presenti.

Si riparte dal feudo di Dalla, dal solco in cui la poesia – fra le stelle e i gatti in amore – ha reso immortale il profilo di San Petronio.

Dodicimila lune hanno ricucito la Via Emilia a quella zolla di mare, fra Alburni e Lattari, che ci ha concesso il privilegio di farsi amare. Nel frattempo, del Poeta resta l’ombra impressa fra rondini e comignoli.

Fugge il tempo, con lui l’arte. Anche l’Agnese delle Cocomere – storica titolare del chiosco tanto amato da Lucio – ha deciso di volare altrove. Si parla, ormai, un idioma diverso: tutto è cambiato. Non necessariamente in meglio.

Il divenire, purtroppo, non è sempre sinonimo di progresso: chiedere per credere – mai per comando – a chi ha provato ad acquistare tagliandi online nelle ultime 24 ore. Ai prezzi di un settore popolare che – ora più d’allora – ha assunto i crismi di una patrimoniale.

Chiedere a chi, con tanta sofferenza, ha deciso di non seguirla. Almeno per il momento, in attesa di normalità che potrebbero esporre la scritta “on delay” sul tabellone degli annunci.

Chiedere anche – pensiero di tutt’altra importanza, perciò doveroso – a chi ha visto il dolore trasformarsi da racconto in realtà, da eccezione in regola.

Chiederlo, allora, a Zaki Anwari. Che, inseguendo la libertà, si è schiantato su un presente di ghiaia e terrore.

Alfredo Mercurio

Nato nel '90. Due passioni governano i moti del cuore e, molto spesso, confluiscono l'una nell'altra: Salernitana e poesia.

Recent Posts

Una pessima Salernitana facilita il compito di un Verona motivato e organizzato

FIORILLO 6,5: un'uscita bassa e una reattiva respinta sull'insidiosa punizione di Suslov certificano un'inizio di…

17 ore ago

Una Salernitana ordinata, combattiva e pungente tiene testa alla Juventus

FIORILLO 7: strozza in gola l'urlo di gioia di Vlahovic deviando sulla traversa il potente…

1 settimana ago

Un Tchaouna da ‘big’ non basta a una discreta Salernitana sconfitta dall’Atalanta.

FIORILLO 6: gara di ordinaria amministrazione per un'ora, poi comincia la vita dura quando l'Atalanta…

2 settimane ago

Salernitana – Atalanta, probabili formazioni: un cambio per Colantuono, Gasp fa turnover

Tempo di lettura: 2 minuti Ultimi scampoli di Serie A all'Arechi, dove la Salernitana già retrocessa ospita…

2 settimane ago

L’ex CEO del Cesena interessato a rilevare la Salernitana

Acquisita la matematica certezza della retrocessione in cadetteria, l'attenzione della piazza si è spostata sulle…

2 settimane ago

Come funziona il “paracadute”?

Da alcuni anni, la Lega di Serie A destina una parte dei suoi ingenti introiti…

3 settimane ago