“Il cibo trova sempre coloro che amano cucinare”.
Oggi è doveroso un omaggio culinario al pluricampione transalpino approdato la scorsa settimana nella città di Salerno: Franck Ribéry. La pietanza che proponiamo ha le sue stesse origini: Francesi.
La protagonista della nostra ricetta è la Ratatouille.
Questo piatto ha un carattere decisamente mediterraneo, l’esplosione di sapori che presenta, la rendono unica nel suo genere. La sua realizzazione prevede un ricco assortimento di verdure ed erbe aromatiche. La nascita di questa portata è da attribuire al lontano Settecento, precisamente, nei meandri delle campagne provenzali.
Il nome deriva dai termini francesi “rata“, con cui si indica uno stufato con pezzetti interi, e “touiller”, che fa riferimento all’azione di mescolare gli ingredienti fra loro.
I promotori di tale invenzione furono i contadini. Il piatto è nato come pietanza umile, semplice, è sorto per evitare sprechi. Gli agricoltori radunavano il racconto di fine stagione, precisamente, le verdure più mature, quasi non più buone per essere consumate. Le stesse venivano, successivamente, tagliate a pezzettini o a cubetti, dando vita, così, ad un saporito stufato.
La Ratatouille è un piatto semplice ma, estremamente nutriente, adatto per essere preparato rapidamente, capace di conferire le energie necessarie per affrontare giornate intense ed impegnative.
Gli ingredienti utilizzati dipendono dalle stagioni e dal gusto personale. Possono andar bene tutte le verdure di stagione che si hanno a disposizione.
In passato, inoltre, la Ratatouille veniva considerata e presentata come un piatto unico. Oggi, invece, viene servito in versione ridotta. Soprattutto nei ristoranti, questa risulta essere un contorno volto ad accompagnare altri tipi di pietanze. Viene inteso maggiormente come antipasto, raramente, come portata principale.
Per quanto concerne la preparazione tradizionale, è prevista la cottura separata di ogni verdura. Questo procedimento, se pur più lungo, è quello che garantisce la miglior riuscita perché, permette ad ogni singolo ingrediente di sprigionare tutte le proprie potenzialità per rispolverare i profumi e i sapori di un tempo.
La simplicité est la sophistication suprême.
Bon appétit.
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