Editoriale

Il 2022 inizia con una nuova proprietà: Iervolino in volata anche per la spinta della Figc

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Il 2021 si è chiuso con una pec, quella con cui i trustee hanno comunicato alla Figc di aver accettato l’offerta formalizzata da Danilo Iervolino tramite una delle sue società. L’imprenditore di Palma Campania, classe ’78, l’ha spuntata su una concorrenza non proprio agguerritissima all’atto pratico, visto che, dopo gli ultimi passaggi burocratici previsti nella giornata di lunedì e la successiva ratifica del closing (ci saranno 45 giorni di tempo, ma si potrebbe fare tutto in tempi rapidissimi), rileverà la Salernitana per una cifra di dieci milioni. Dopo sei mesi, il trust ha partorito il topolino se si guarda il tutto dalla prospettiva dei disponenti che, dopo aver accarezzato l’idea di incassare 80 milioni di euro, ne incasseranno cinque a testa. Almeno, stando alle prime cifre emerse in relazione ad una operazione che sarà stata più chiara non appena sarà approvato il bilancio e si capiranno anche alcune cose (come i crediti più o meno presunti dell’affare Akpa Akpro). Salerno ha perso sei mesi, in cui si è ulteriormente divisa ed ha visto la sua squadra recitare troppo spesso il ruolo di comparsa in massima serie. Non solo a causa del trust in sé, ma anche delle scelte sbagliate di chi ha fatto il mercato. E altro tempo si sarebbe perso se, come filtra da via Allegri, nella giornata di ieri la Figc non avesse ribadito ai trustee l’inderogabilità del termine del 31 dicembre. C’era stata, infatti, una richiesta di altri dieci giorni di tempo per vagliare le offerte. La Figc ha detto no e, così, quasi allo scoccare della mezzanotte è arrivata la pec di accettazione dell’offerta di Iervolino. Il nuovo proprietario del club granata è giovane, ambizioso, motivato e, a quanto pare, amante dell’innovazione e della linea verde. Salerno ha bisogno di voltare pagina, di un cambiamento totale d’aria e di orizzonti e, dunque, c’è da augurarsi che Iervolino ed il suo entourage colgano questa che è esigenza ed opportunità insieme per una città che ne ha viste tante. Dall’altra parte, però, c’è da augurarsi che l’ambiente granata sappia trarre i giusti insegnamenti dagli eventi di questi ultimi tempi. Solo mantenendo la giusta distanza dai padroni del vapore, si resta liberi e credibili sia quando si applaude sia quando si critica. Aspettiamo le prime mosse della nuova proprietà per capire in quale direzione si andrà. Intanto, buon anno a tutti i tifosi granata che oggi hanno il cuore più lieto e leggero.

Redazione

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