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La moviola di Salernitana Milan

Tempo di lettura: 3 minuti

Gli anticipi della settima giornata di ritorno del campionato di massima serie, si sono conclusi con la gara di ieri sera tra Salernitana e Milan. Un “testa – coda” che è stato un vero e proprio spettacolo, sia per gli amanti del calcio, che per gli oltre 18 mila spettatori accorsi allo stadio Arechi.

 Fortunatamente, non ci sono stati particolari episodi arbitrali contestati, ambo le parti. Agonismo e voglia di vincere hanno prevalso su ostruzionismo e/o perdite di tempo, segnale inequivocabile che le squadre sono scese in campo con l’unico intento di giocare al “pallone”.

La direzione del signor Fabbri di Ravenna, arbitro designato per la gara, non ha inciso sul risultato finale. In questa moviola parleremo dell’unico episodio su cui si può fare della “didattica”, ovvero, la rete del pareggio di Bonazzoli.

In foto: Michael Fabbri di Ravenna.

Passiamo alla moviola.

[Episodi primo tempo]

Al 29’ Mazzocchi (S) si invola sulla fascia destra dando il via ad un’importante azione di ripartenza per la propria squadra. Giunto sulla trequarti avversaria lascia partire uno spiovente sul quale si fiondano Duric (S) e Maignan (M) , con quest’ultimo che interviene con un’uscita a dir poco scellerata. L’azione termina con il pallone che giunge a Bonazzoli (S) che gonfia la rete avversaria con una mezza rovesciata strappa applausi.

[CONSIDERAZIONI PERSONALI]. Questo è un episodio sicuramente “intricato”, che va analizzato step by step , in quanto ci sono almeno due situazioni da decifrare. Partiamo dalla prima: al momento del cross di Mazzocchi, Maignan entra in contatto con Duric, colpendolo alla nuca dopo un tentativo di respinta con i pugni. Trattasi di normale contatto di gioco o fallo del portiere francesce? Per quanto mi riguarda siamo molto al limite. Un portiere che sbaglia il tempo d’uscita, si assume la responsabilità di tutto quello che può accadere nel proseguo dell’azione. Dunque, un calcio di rigore a favore della Salernitana con conseguente ammonizione per imprudenza, non sarebbe stato certamente uno scandalo. Non essendoci stato alcun provvedimento disciplinare dopo la rete – ricordiamo che la depenalizzazione dell’ammonizione per la “norma del vantaggio” avviene solo ed esclusivamente quando parliamo di un’azione potenzialmente pericolosa (SPA) – è probabile che Fabbri non abbia ritenuto “falloso” l’intervento dell’estremo difensore rossonero, dunque, non da rigore.

Seconda, ed ultima, situazione da analizzare: al momento del contatto tra l’attaccante bosniaco ed il portiere francese, il pallone giunge a Bonazzoli dopo la spizzata di testa del compagno di reparto. Chiariamo subito una cosa di fondamentale importanza, ovvero, la posizione assolutamente regolare di Bonazzoli al momento del passaggio di Duric. Trovandosi sia dietro la linea immaginaria del pallone, che in linea con il penultimo difendente (Maignan), non c’è alcun dubbio sulla validità del goal stesso. Che cosa dobbiamo valutare, allora? La posizione di Èderson, centrocampista granata, che al momento dell’impatto tra Duric e Maignan è sicuramente di fuorigioco geografico – trovandosi alle spalle del portiere, diventato nel frangente penultimo difendente con un solo calciatore del Milan sulla linea di porta, Hernandez – ma non punibile, in quanto non ha minimamente impattato né su Maignan, né su Calabria che si trovava a qualche metro di distanza. Come accade in occasione di ogni rete segnata, c’è stato un “silent check” dalla sala Var, che ha avallato la decisione di campo. Corretto, dunque, convalidare la rete? Per quanto mi riguarda, assolutamente SI!

In foto: Federico Bonazzoli.

In conlusione, Fabbri  ha alternato decisioni buone, ad altre meno, soprattutto in termini di metro adottato ed uniformità di giudizio. Ci sono state alcune discrepanze su determinati contatti, dapprima non fischiati, successivamente puniti. Tutto sommato buona, la gestione disciplinare. Sufficiente la prestazione dei due assistenti Baccini e Rocca , poco impegnati in sala Var Di Paolo e Prenna.

Luca D'Urso

- Luca D'Urso - 11 agosto 1991, Salerno - Ex arbitro di calcio a livello nazionale - Appassionato di musica rock, sport e cucina - Citazione arbitrale preferita: "Vedere, decidere, dimenticare" [Roberto Rosetti]

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