Nella giornata in cui si celebrano i giusti dell’umanità il mondo dello sport cittadino ricorda Geza Kertesz, allenatore magiaro della Salernitana tra gli anni venti e trenta e poi nel 1941. Kertesz salvò numerosi ebrei dalle persecuzioni naziste e per questo pagò con la sua vita nel 1945. Allo stadio Donato Vestuti di Salerno, grazie ad una nobile iniziativa dell’associazione Macte Animo 1919, presieduta da Umberto Adinolfi, questa mattina è stata scoperta una targa in memoria dell’allenatore- eroe della Salernitana di quegli anni. Erano presenti i rappresentanti istituzionali della città di Salerno ed i dirigenti della Salernitana. Da remoto ha offerto la sua testimonianza anche Sandra Kertesz, nipote del tecnico ungherese che ha lasciato un grande ricordo a Salerno e nelle altre città italiane in cui ha lavorato.
Mai come in questi giorni ricordare l’opera di Geza Kertesz può aiutare a riflettere sulle brutture dell’umanità: la guerra è una delle tante e solo uomini coraggiosi come Kertesz possono trasmettere messaggi di pace e fratellanza.
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