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Inzaghi: «Con la Salernitana c’è speranza per Lukaku e Correa, Brozovic out»

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L’Inter, prossimo avversario della Salernitana, sfiora l’impresa al Camp Nou. Un rocambolesco 3 a 3 tra il Barcellona e la compagine di Simone Inzaghi. Proprio quest’ultimo è stato il principale artefice della prestazione magistrale dei neroazzurri. Con un 3-5-2, sin da subito aggressivo, ha avuto l’opportunità, nelle battute finali del match, addirittura, di ambire all’intera posta in palio al cospetto di un impianto sportivo strabordante di tifo. L’Inter si è mostrata cinica e lucida, una squadra che non ha mai mollato la presa, decisa a porre fine alle chiacchiere, legate al match d’andata con gli iberici, che la vedevano più fortunata che meritevole per la vittoria ottenuta tra le mura amiche del Meazza.

Il pareggio contro la squadra di Xavi, per i lombardi, vale quanto una vittoria: il gioco espresso, dalla fase difensiva alla costruzione a centrocampo fino alle finalizzazioni a rete, è stato ricco di qualità e quantità. Con il punto guadagnato ieri sera, all’Inter basterà battere il Plzen, la prossima settimana, per accedere agli ottavi di finale. Al triplice fischio, l’allenatore neroazzurro, espulso per un doppio giallo a causa di eccessive proteste, ha espresso il proprio parere sulla gara.

Le parole di Inzaghi alla fine del match

«Ho fatto i complimenti ai ragazzi, hanno disputato una grandissima partita contro un avversario di ottimo valore. Abbiamo creato tanto e abbiamo sofferto tutti insieme. Peccato, alla vigilia avevo detto che non avrei firmato per il pari e con quanto abbiamo creato avremmo meritato di chiudere il girone già stasera, con due giornate di anticipo».

Il tecnico piacentino successivamente ha aggiunto:

«Adesso dobbiamo innanzitutto tornare a concentrarci sul campionato perché avremo due gare delicate. Per Lukaku e Correa c’è speranza di schierarli contro la Salernitana, per Brozovic servirà ancora un po’ di tempo. Tornando alla Champions, la prossima settimana ospiteremo il Plzen davanti ai nostri tifosi e speriamo di fare l’ultimo passo. Ripeto, peccato non aver vinto al Camp Nou, eravamo vicini a farlo con quel possibile 4-3, però abbiamo buone possibilità di superare il turno nel girone più difficile dell’intera Champions League».

Raffaella Palumbo

Sono Raffaella Palumbo, classe 1990, salernitana dalla nascita. Per varie vicissitudine, sono espatriata a Genova da quando avevo 21 anni, nel capoluogo ligure esercito la professione di insegnate. Amo la vita in tutte le sue sfaccettature, non trascuro i dettagli. L'ottimismo, la curiosità, la follia, l'intraprendenza ed il sorriso sono caratteristiche di cui non posso fare a meno. Tra le gioie più grandi della mia vita rientra mia figlia: Martina. La pallavolo, la scrittura, i viaggi e la Salernitana sono le mie principali passioni. La benzina delle mie giornate risiede in tre espressioni che non cesso mai di ripetere a me stessa e agli altri: " VOLERE è POTERE, CARPE DIEM e PER ASPERA AD ASTRA"!!!

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