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di Guglielmo Citarella

Non è la prima volta che l’Argentina incrocia l’Australia per questioni “Mondiali”.

È il 31 ottobre 1993: per un complicatissimo sistema di qualificazioni, una Oceanica spareggia con una Sudamericana per l’ultimo pass ai mondiali a stelle e strisce del ’94.

17 NOV 1993: DIEGO MARADONA OF ARGENTINA CHALLENGES PAUL WADE OF AUSTRALIA DURING ARGENTINAS VICTORY IN A WORLD CUP QUALIFYING MATCH IN BUENOS ARIES . Mandatory Credit: Mike Hewitt/ALLSPORT

La FIFA volle esportare il calcio negli States come oggi in Qatar. L’Australia è incredibilmente di fronte a un gigante: l’Argentina.
La Albiceleste viene da un girone di qualificazione a dir poco disastroso: emblematico lo 0-5 subito in casa dai Cafeteros. Soprattutto, però, manca lui, “el genio del futbol mundial”. Si è capito chiaramente: senza Diego, da poco tornato al calcio giocato a Siviglia dalla squalifica per doping, il futuro per la Selección può essere un tantino complicato.

El Diez è richiamato al capezzale della Nazionale e, con la benedizione della FIFA, che vuole assolutamente la star ai Mondiali, il 31 ottobre 1993 davanti ai 43.967 spettatori presenti nel vecchio Sydney Football Stadium, va in scena la partita di andata.
Appena diciassettenne seguo stupito, ma anche con una vena di sadico compiacimento, le difficoltà per la qualificazione della grande Argentina. Sul piroscafo per gli U.S.A. mancano già Inghilterra e Francia, quest’ultima appiedata da una splendida Bulgaria, che raggiungerà uno storico quarto posto. Dovesse ciccare anche l’Albiceleste, meglio per noi: Forza Italia!

Di questi pensieri malvagi sconterò tutte le colpe quando proverò io, con altri 60 milioni di italiani, cosa vuol dire non qualificarsi ai Mondiali.

A Sydney, Maradona fa il Maradona soltanto per un minuto, ma tanto basta per sfornare un assist a Balbo, che trasforma. La partita si concluderà 1-1, mentre quella di ritorno al Monumental certifica la qualificazione della Selección, cui basta l’autorete dell’Australiano Alex Tobin. Giocatore dal nome simpatico, come il volto sorridente ed un po’ impacciato dell’infermiera che, solo sei mesi più tardi, condurrà per mano Maradona fuori dal campo, al termine di Argentina-Nigeria, ultima gara del girone D del Mondiale americano: tutti sappiamo come andò a finire.

BOSTON, UNITED STATES – JUNE 25: WM 1994 in den USA, Boston; ARGENTINIEN – NIGERIA (ARG – NGA) 2:1; Diego MARADONA/ARG auf dem Weg zur Doping-Kontrolle (Photo by Michael Kunkel/Bongarts/Getty Images)
Redazione

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