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Diario Mundial: La meglio gioventù

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Non sarà facile per Krzysztof Piatek e Boulaye Dia ma, d’altronde, il Mondiale è proprio questo. Dopo il passaggio della fase a gironi, i due granata saranno chiamati a delle vere e proprie imprese con gli ottavi che li porteranno quest’oggi (il primo alle 16 ed il secondo alle 20) a sfidare rispettivamente la Francia campione in carica e l’Inghilterra vice campione d’Europa.

Le nuove stelle

L’attenzione, oltre che sui due centravanti della Salernitana, è da rivolgere anche ad un aspetto altrettanto rilevante. Gli attaccanti dell’ippocampo, infatti, sfideranno le “meglio gioventù” francesi ed inglesi con diversi millenials che nonostante la giovane età sono attualmente punti fermi dei grandi club.

Les garçons de France

Per descrivere “i terribili ragazzi di Francia”, non si può non partire dalla stella più lucente. Ogni partita è una sorta di dimostrazione di forza continua per Kylian Mbappè. Tre gol in altrettante partite con vetta della classifica marcatori (anche se condivisa con altri cinque colleghi), basterebbe questo per poter sintetizzare l’inizio competizione per l’ex Monaco che- quando sono sopraggiunte difficoltà- è stato l’arma in più dei transalpini proprio come avvenne quattro anni fa a Russia 2018. Alle sue spalle, altri giovani di rilievo come il duo madridista Camavinga e Tchouameni che all’età di 20 e 22 anni studiano da futuri talenti al fianco di Modric e Kross nel centrocampo del Real. Non è un titolare ma ha qualità da vendere anche Saliba, terzino classe 2000 dell’Arsenal il cui prezzo di cartellino è 50 milioni. Tra le fila francesi ci sono anche i vari Upamecano, Konatè, Theo Hernandez o Guendozi, anch’essi rientranti nella categoria dei “giovani terribili”.

The King’s Boys

Se la meglio gioventù francese è densa di qualità, non è da meno quella inglese. La stella più lucente del nuovo millennio inglese risponde al nome di Phil Foden. Colonna del City di Pep Guardiola, il classe 2000 è alla ricerca della continuità di prestazioni anche con la maglia dei Tre Leoni. Il ct Southgate, infatti, negli scorsi giorni è stato criticato in patria proprio per aver concesso poco spazio al talento dei Citizens, quest’ultimo impiegato 19′ solo nel match di debutto contro l’Iran salvo poi essere relegato in panchina per 90′ contro gli USA. La risposta di Foden è stata contro il Galles, partita nella quale ha anche siglato una rete. Ma la gioventù britannica non si ferma solo al fantasista del City. In Qatar, la nazionale di Sua Maestà, può contare anche sui vari Rice (23enne capitano del West Ham), Bellingham (19enne centrocampista del Dortmund il cui cartellino vale 100 milioni), Gallagher (talentino 22enne del Chelsea), il più noto Saka o Mount (23enne colonna del Chelsea). A questi nomi vanno aggiunti anche quelli di Rashford o Shaw, non millennial ma pur sempre “giovani terribili”.

Redazione

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