Editoriale

Paulo Sousa: «È stata una bella settimana. Mi aspetto una grande prova in un grande stadio»

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Paulo Sousa ha parlato alla vigilia della gara contro il Milan. Il tecnico della Salernitana si è mostrato fiducioso verso i suoi ragazzi, nonostante la oggettiva difficoltà della gara contro i rossoneri, rinfrancati anche dalla qualificazione ai quarti di Champions League. La lotta salvezza si fa sempre più interessante anche alla luce della vittoria dello Spezia contro l’Inter:

«Loro sono tra le migliori otto squadre in Europa e ha la possibilità di vincere sempre grazie alla qualità che ha. Dobbiamo essere concentrati sulla nostra capacità conservando la nostra identità. Sono soddisfatto della nostra settimana di lavoro. Il Milan ha tanta qualità soprattutto sulla sinistra. Noi stiamo cercando di avvicinarci sempre più ad avere la giusta qualità per creare spazi utili ad offendere. Per la settimana fatta credo tantissimo nel trovare già da domani una squadra capace di lottare contro le grandi».

C’è curiosità per capire le scelte di formazione, soprattutto riguardo a Mazzocchi e Dia che potrebbero ritrovare una maglia da titolare: «A livello individuale abbiamo bisogno di qualità, senza perdere identità. La responsabilità individuale determina il comportamento del collettivo. In questa settimana ho visto partecipazione da parte di tutti, soprattutto di gente che sta giocando meno ma che sarà fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo. Tutti devono sentirsi utili alla causa e devono avere voglia di dare una mano».

Bocche cucite anche sul modulo. Il 3-4-2-1 non sembra il solo sistema di gioco: «Voi vi soffermate sui nomi, io mi preoccuperei di vedere sempre una Salernitana che abbia caratteristiche chiare e riconoscibili. Poi la formazione può variare anche in base all’avversario. Io non voglio una Salernitana che difenda, che sia speculativa. Se guardate il mio percorso da allenatore ho sempre attuato un calcio offensivo, ciò passa dalla presenza di due trequartisti o due attaccanti puri che agiscano tra le linee per non dare punti di riferimento. Certo, l’equilibrio è fondamentale e stiamo lavorando su questo per entrambe le fasi».

In ogni caso sembra imprescindibile la presenza di Candreva:

«Senza palla è fenomenale, legge bene i tempi e gli spazi da occupare. Con il pallone può migliorare tanto. Lui cerca di vedere sempre davanti, immagina di fare il passaggio determinante. Se invece trova un equilibrio tra pause e passaggi determinanti potrà diventare, anche a questa età, un calciatore straordinario».

Su Bonazzoli e Vilenha invece…

«Sono giocatori fenomenali sul piano tecnico. Ma la qualità non è sufficiente. Bisogna alzare l’intensità, mettersi a disposizione della squadra. E’ un discorso generale che vale per tutti. Sono calciatori fondamentali per alzare il livello, in settimana mi hanno fatto capire che sono sulla strada giusta. Ora deve diventare giustissima».

Lotta salvezza sempre più incerta, ma la vittoria dello Spezia non toglie il sonno al tecnico granata:

«Non mi posso concentrare su questo, né sui risultati degli altri. Il presente mi dice che devo portare in porto la Salernitana e raggiungere la salvezza».

Il momento di Piatek, un calciatore che lotta, si mette a disposizione della squadra ma che non riesce a far gol:

«Deve restare tranquillo, la sua storia dice che i gol li sa fare. Vicino alla porta deve essere più intenso, a volte anche egoista».

E per finire capitolo portiere:

«Giocano tutti, compreso la città. I tifosi fanno parte del nostro progetto. senza di loro non siamo nulla. Detto questo, gioca Ochoa ma Sepe sta facendo benissimo».

Ernesto Curcione

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