Editoriale

Giorgio Perinetti: «Salernitana al riparo dalla corsa salvezza»

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Giorgio Perinetti, direttore sportivo del Brescia Calcio, con un’intervista esclusiva rilasciata alla testata giornalistica “Il Pallone Gonfiato”, ha analizzato l’andamento delle italiane in Champions, la Nazionale di Mancini e l’andamento generale del campionato di serie A, con uno sguardo particolare alla percorso della Salernitana.

L’intervista

La scorsa stagione abbiamo assistito ad un miracolo sportivo con la Salernitana, quest’anno chi occupa la zona rossa della classifica crede possa avere ancora la possibilità per salvarsi?

«Ad oggi, la Salernitana, grazie agli ingenti sforzi del Presidente Iervolino, pare la società più al riparo nella corsa salvezza e da esiti negativi. In quanto alle maggiori candidate per la retrocessione: Sampdoria, Cremonese e Verona, occorrerà il secondo miracolo sportivo affinché le attuali predestinate possano uscire dalle sabbie mobili».

Il ritorno di Sousa in Italia può essere un plus valore non solo per la Salernitana, il suo modo d’intendere il calcio è innovativo. Cosa ne pensa?

«L’ingaggio di Paulo Sousa è stata una felice intuizione del Club, e porta un valore aggiunto al campionato di massima serie italiano, soprattutto, sarà costruttivo per la proposta tecnica. In generale, il lavoro proficuo di vari allenatori italiani, come: Italiano, Dionisi e Zanetti, aiuta il rinnovamento in atto, nella direzione di un calcio più “giocato”».

Dove può arrivare la Salernitana e quali migliorie dovrebbe apportare per realizzare il sogno del presidente Iervolino, ovvero, raggiungere con poche difficoltà la parte sinistra della classifica?

«Credo che la Salernitana arriverà ad una salvezza meno sofferta e ricca di suspense rispetto alla scorsa stagione, soprattutto, ritengo che il lavoro in profondità, che è stato impostato, porterà a soddisfazioni eclatanti nel prossimo futuro. Il percorso per crescere ed ottenere quanto si desidera è lungo, ma con pazienza e costanza, sarà possibile realizzare grandi cose. Sarà importante investire di più nel settore giovanile. Ogni club dovrebbe farlo».

Raffaella Palumbo

Sono Raffaella Palumbo, classe 1990, salernitana dalla nascita. Per varie vicissitudine, sono espatriata a Genova da quando avevo 21 anni, nel capoluogo ligure esercito la professione di insegnate. Amo la vita in tutte le sue sfaccettature, non trascuro i dettagli. L'ottimismo, la curiosità, la follia, l'intraprendenza ed il sorriso sono caratteristiche di cui non posso fare a meno. Tra le gioie più grandi della mia vita rientra mia figlia: Martina. La pallavolo, la scrittura, i viaggi e la Salernitana sono le mie principali passioni. La benzina delle mie giornate risiede in tre espressioni che non cesso mai di ripetere a me stessa e agli altri: " VOLERE è POTERE, CARPE DIEM e PER ASPERA AD ASTRA"!!!

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