Editoriale

Simona Castellano: «L’Inter dovrà invertire la rotta, ma attenzione alla Salernitana. Il pubblico dell’Arechi è fondamentale».

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Mancano poche ora alla gara tra Salernitana ed Inter. per parlare di questa difficilissima partita abbiamo chiesto alla giornalista Simona Castellano dimparlarci della gara stessa e del momento particolare dei nerazzurri. Simona Castellano è assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Salerno, dove è anche docente a contratto di Teorie degli Audiovisivi Digitali. Si occupa di sociologia della culture sportive e mediologia e sport, è giornalista pubblicista, in passato redattrice per testate online in orbita Inter.

Che Inter vedremo in campo all’Arechi?

L’Inter negli ultimi mesi ha mostrato tutte le proprie debolezze e incertezze. Spesso ha sovvertito i pronostici, perdendo per esempio con Fiorentina e Spezia, solo per citarne alcune tra le più recenti. Credo che la squadra di Inzaghi scenderà in campo per provare a invertire la rotta e proverà a uscire da questo periodo decisamente difficile (guardando soprattutto al campionato). Le ultime partite, però, ci insegnano che nulla è scontato. Inoltre, l’Inter ha disputato solo pochi giorni fa la partita di Coppa Italia con la Juventus, che ha portato via tante energie (fisiche ma anche mentali); a ciò si aggiunge la partita di Champions League con il Benfica che dovrà disputare martedì; consideriamo, inoltre, la pesante assenza di Calhanoglu: questi elementi non vanno sottovalutati.

Potrebbe davvero essere a rischio la panchina di Simone Inzaghi?

L’Inter, come dicevamo in precedenza, ha collezionato troppe sconfitte in campionato, probabilmente contro ogni pronostico iniziale. L’ultima in ordine temporale è quella con la Fiorentina, al Meazza, preceduta da quella con la Juventus, sempre in casa. Prima ancora, prima della partita con il Porto valida per il ritorno degli ottavi di Champions (terminata con un pareggio e con il passaggio del turno per l’Inter), aveva perso anche con Spezia e Bologna (sconfitte intervallate solo dalla vittoria con il Lecce). Mi sento di dire che il momento dell’Inter è particolarmente complesso nonostante la Coppa Italia ancora in ballo e la Champions (dove però, come ben sappiamo, la situazione è particolarmente complessa), situazioni spesso poste in evidenza nell’ambiente Inter. Probabilmente se l’Inter dovesse perdere le prossime importanti partite (includo anche quella con la Salernitana, fondamentale per i nerazzurri per riemergere da questa apnea) Inzaghi potrebbe essere a rischio. In un contesto del genere, spesso di totale confusione, anche l’allenatore deve assumersi le proprie responsabilità e ha le sue colpe (anche se sono sotto gli occhi di tutti le prestazioni opache da parte di molti calciatori nelle ultime uscite). Si vociferava nelle ultime settimane la possibilità di vedere un traghettatore (per esempio Cristian Chivu, che allena attualmente la Primavera), probabilmente per dare una scossa all’ambiente e salvare il salvabile, centrando alcuni obiettivi fondamentali (un posto in Champions è ora in cima alla lista degli obiettivi stagionali).

Da dove deriva secondo te il nervosismo manifestato in queste ultime uscite?

In una recente intervista, a commento della sconfitta con la Fiorentina, Mkhitaryan ha parlato della necessità di ritrovare serenità e tranquillità. Io credo che diversi siano i fattori che stanno contribuendo a rendere questa parte di stagione opaca. Da una parte ‘vincere aiuta a vincere’, quindi in un momento particolarmente difficile continuare a perdere non sta aiutando la squadra. Dall’altra, sono venuti meno gli uomini che avrebbero dovuto aiutare l’Inter a tornare nuovamente in vetta al campionato: alcuni finora sono stati praticamente impalpabili (alcuni anche indisponibili per diverso tempo) e questo potrebbe incidere sull’umore generale della squadra oltre che naturalmente sui risultati (se non si riesce a far gol ovviamente le partite possono complicarsi, come accaduto). Aggiungiamoci anche le tante partite ravvicinate, le energie spese agli ottavi di Champions e la sosta per le nazionali che non consente di lavorare con continuità.

Quanto la testa dell’Inter potrebbe già essere proiettata sull’impegno di Champions?

Io credo che l’Inter ora ragionerà di partita in partita, proprio perché la situazione in campionato è abbastanza complessa (guardando la classifica, ci sono tante squadre in pochi punti tra secondo e sesto posto, con la situazione Juventus ancora da chiarire completamente). Quindi la prossima partita importante è quella con la Salernitana, che proverà a vincere. La partita di Champions viene successivamente. Certo, potrebbe esserci un leggero turnover, però mi sento di dire che a livello mentale la squadra sarà focalizzata sulla sfida con la Salernitana.

Che Salernitana ti aspetti di vedere in campo?

Mi aspetto una Salernitana propositiva davanti al suo pubblico. L’arrivo di Paulo Sousa ha dato una scossa positiva all’ambiente e la squadra ha portato a casa dei risultati tutto sommato positivi (anche se forse si poteva fare qualcosa in più in qualche partita), con punti guadagnati anche contro qualche big (pensiamo al pareggio con il Milan). Mi aspetto, quindi, una Salernitana desiderosa di dare continuità alla striscia positiva. Credo che vedremo in campo una formazione molto simile a quella che ha affrontato lo Spezia.

Quanto sta incidendo Paulo Sousa secondo te?

Come dicevo, secondo me l’arrivo di Sousa e la mentalità e l’idea di gioco che l’allenatore ha portato hanno già plasmato la squadra, che mi sembra che stia rispondendo bene, anche se, come già anticipato, forse in qualche partita si doveva fare di più. Nel complesso, però, la squadra sembra ora aver trovato un proprio equilibrio.  

Il capitolo salvezza è già chiuso per i granata oppure guai a distrarsi?

La salvezza matematica è ormai sempre più vicina, ma è necessario continuare a giocare tenendo sempre saldamente in mente questo obiettivo, contro ogni avversario (anche contro l’Inter, per esempio, e non soltanto contro le dirette rivali). La Salernitana deve continuare il proprio cammino verso la salvezza, senza distrazioni e considerando il calendario che la attende.

In conclusione, un calciatore potenzialmente decisivo per parte.

Per l’Inter dico Mkhitaryan (anche visto il momento non propriamente brillante per gli attaccanti). Per la Salernitana, invece, l’ex Candreva.

Amatino Grisi

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