C’è un filo doppio che lega Roma e Salernitana ed è sicuramente il ricordo legato al grande Agostino Di Bartolomei, indimenticata bandiera giallorossa e protagonista con la maglia della Salernitana negli ultimi anni della sua carriera. Con i granata Di Bartolomei conquistò la mitica promozione in B nel 1990 e da allora il grande Ago non ha più lasciato Salerno ed il Cilento, trasferendo la sua abitazione in quel di San Marco di Castellabate. Quel maledetto 30 maggio del 1994, data della morte del grande Ago, ha segnato la vita dei tifosi della Salernitana e di quelli della Roma.
Avversarie sul campo ma unite nel ricordo del grande campione, Salernitana e Roma rimarranno sempre legate alla figura di uno dei più grandi centrocampisti del calcio italiano.
Ieri sera la formazione Primavera della Roma ha vinto la Coppa Italia di categoria battendo la Fiorentina con il risultato di 2-1 grazie alle reti di Misitano e Keramitsis (quest’ultimo già nel giro della prima squadra). La gara si è disputata allo Stadio Arechi, nel tempio granata, anche se Di Bartolomei non ci ha mai giocato.
Questa mattina la squadra giallorosa si è recata al cimitero di Castellabate per portare sulla tomba del campione la coppa vinta ieri. Dopo la visita al cimitero la squadra è andata a far visita alla signora Marisa, vedova del grande Ago. Un gesto significativo, non fosse altro per il fatto che il campo dove si allena regolarmente la squadra allenata da Federico Guidi è intitolato proprio al grande Agostino.
Il teatro è stato l’Arechi, la vittoria è stata per i giallorossi. Agostino Di Bartolomei da lassù avrà di sicuro gioito.
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