Editoriale

Derby Salernitana-Napoli: Ultima spiaggia per Rudi Garcia?

Tempo di lettura: 3 minuti

Quello che andrà in scena sabato pomeriggio tra Salernitana e Napoli si prospetta essere un derby incandescente, ancora più del solito.
Le due squadre, infatti, stanno attraversando un momento tutt’altro che facile, ben al di sotto delle aspettative di inizio anno.
Da un lato ci sono i granata, che dopo aver esonerato Paulo Sousa hanno accolto Pippo Inzaghi, faticando però ad ora ad invertire la marcia in campionato.
Dall’altra parte c’è il Napoli campione in carica che, da quando Rudi Garcia ha sostituito Luciano Spalletti, ha convinto molto poco, mostrando rarissimi sprazzi del gioco spumeggiante che aveva contraddistinto la cavalcata scudetto della scorsa stagione.
Alla luce di questo, andiamo a vedere le tappe che hanno portato l’ex tecnico della Roma a temere fortemente per la stabilità della sua panchina, trovandosi costretto a giocarsi il suo futuro proprio all’Arechi.

Il fulmine a ciel sereno

Il Napoli della stagione 2022-2023 vince, convince e annichilisce. Non c’è definizione più calzante per i partenopei, specialmente nella prima parte di stagione, dove la squadra allenata da Luciano Spalletti sembra al livello delle top mondiali.
L’inevitabile flessione della seconda parte di campionato cambia ben poco i giudizi: arriva sì un’eliminazione inaspettata contro il Milan, però arriva anche il tanto atteso scudetto, a trent’anni di distanza dall’ultimo successo.
Ecco però che iniziano i primi problemi: Luciano Spalletti esprime la volontà di lasciare il Napoli dopo la grande vittoria, prendendo un periodo sabbatico per riposarsi. Il presidente Aurelio De Laurentiis non si frappone sulla strada del tecnico di Certaldo, accettando la sua volontà e mettendosi subito al lavoro per trovare un sostituto che possa mantenere competitivo il Napoli anche nell’annata successiva.

Il vecchio-nuovo

In una strana vicenda voluta dal destino, le strade Roma-Napoli convergono ancora, portando un altro ex giallorosso ad occupare la panchina dei partenopei.
Stavolta è proprio l’allenatore che Luciano Spalletti sostituì nella capitale, Rudi Garcia.
Il francese, reduce da un’esperienza in Arabia Saudita culminata nell’esonero con l’Al Nassr di Cristiano Ronaldo, viene accolto con più di un sopracciglio alzato, suscitando vari dubbi nella tifoseria napoletana e non solo. Il compito richiesto all’ex Lione non è semplice, bisogna essere all’altezza di una stagione che sembra quasi irripetibile.
Garcia però ci mette anche del suo e il rapporto tra il tecnico, i giocatori e il pubblico che riempie gli spalti del Maradona va deteriorandosi man mano.

Risultati altalenanti e strane scelte

Vuoi i risultati poco continui, vuoi alcune strane scelte, il rapporto tra Garcia e la tifoseria, come detto, è ai minimi storici. Eppure il campionato dei partenopei non inizia male, con una netta vittoria a Frosinone alla prima e con un successo convincente contro il Sassuolo.
Sono gli scontri diretti, però, a fare davvero male al Napoli: la sconfitta con una Lazio in piena crisi, il pari a Bologna, la pesante sconfitta contro la Fiorentina, il pari recente contro il Milan, tutti risultati ben al di sotto delle aspettative. A questi poi si aggiunge il pari con il Genoa, a creare un mosaico disordinato e confusa che ha portato i campioni in carica ad essere, per il momento, in corsa con diverse altre squadre per una qualificazione alla Champions League.
Per quanto riguarda la definizione ‘strane scelte’, poi, Garcia appare lievemente spaesato nel momento in cui deve fare dei cambi, togliendo i suoi campioni nel momento più importante, nello stupore generale, e addirittura facendo cambi in base a giocatori avversari che non sono più in campo (vedasi la vicenda Camavinga-Zerbin). Un bel salto dall’idillio Spalletti, non c’è che dire.

Salerno, ultima spiaggia?

Adesso per il Napoli di Rudi Garcia arriva quella che rischia di essere l’ultima spiaggia: il derby contro la Salernitana.
Un match sentito da ambo le parti e che, se dovesse comportare un risultato negativo, potrebbe portare il tecnico francese a salutare definitivamente il capoluogo campano.
Di fronte, per carità, c’è una squadra altrettanto in crisi, una Salernitana all’ultimo posto in classifica, però la situazione va di certo tenuta d’occhio.
Non sarebbe la prima gara che gli uomini di Garcia sottovalutano e questa volta rischia di essere davvero l’ultimo errore.

Andrea Perna

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