Editoriale

L’uomo della domenica: Federico Dimarco

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C’è chi dice volesse crossare, scherzandoci sopra, compreso l’autore della rete stessa. C’è chi dice abbia calibrato male il passaggio. Ciò che è venuto fuori, è un gol che ha dell’incredibile, un gol dei suoi. Federico Dimarco, contro il Frosinone, l’ha fatto brutto, da una distanza pari a cinquantasei metri.

Questa rete decolla dalla stessa Inter, in cui Dimarco ha iniziato a dare i primi calci al pallone a livello agonistico, nel 2004. Tutta la trafila, per poi arrivare in prima squadra e debuttare in Azerbaigian nel dicembre 2014, in casa del Qarabag. La rete passa da piazze come Sion, Parma, Verona, atterrando esattamente dove Federico sognava di arrivare. La rete arriva a San Siro, in nerazzurro, sotto gli occhi dei suoi tifosi. Occhi sbalorditi, increduli, assieme a polmoni completamente senza fiato, davanti alla rete del 32.

Tra Dimarco e l’Inter è sempre stato un batti e ribatti. Tra prestiti, cessioni, ritorni e nuovi prestiti, sembrava non fosse mai il momento giusto di rimanere in nerazzurro in pianta stabile. Si fece notare da tutta Italia quando arrivò in prestito al Parma.

Il suo primo gol in Serie A arrivò proprio contro l’Inter a San Siro, nel settembre 2018, regalando la vittoria al Parma neopromosso. Rete che, tra le altre cose, fu strepitosa: da circa 30 metri, il suo sinistro si insacca alle spalle dell’immobile Handanovic. Destino vuole che il gol di domenica scorsa venga realizzato nella medesima porta.

Uno spiraglio di speranza arrivò con Conte nell’estate del 2019, al ritorno dal prestito a Parma: solamente tre presenze con il mister salentino alla guida. Lo spiraglio di speranza terminò pochi mesi dopo, quando a gennaio dell’anno successivo venne ceduto nuovamente in prestito, questa volta al Verona. Dimarco resta sotto la guida di Juric per una stagione e mezzo, totalizzando cinquanta presenze, tra campionato e Coppa Italia, e cinque gol.

Nell’estate del 2021, a guidare l’Inter non è più Antonio Conte, bensì Simone Inzaghi. Ed è proprio Inzaghi a dare fiducia a Federico. In questa stagione segna i suoi primi gol in nerazzurro, debutta in Champions League, vince la Coppa Italia e sfiora lo scudetto.

Dal suo ritorno all’Inter con Inzaghi in panchina, Dimarco ha avuto sempre più opportunità di sfoggiare il suo talento e dimostrare di avere stoffa, ottenendo la convocazione in nazionale. Insomma, Simone Inzaghi ha svoltato la carriera del suo esterno sinistro. A svoltarla, in primis, è stato Dimarco stesso, a non mollare mai e a ostinarsi a credere nel suo sogno d’infanzia.

Lo vedranno pure a Tonga!”, esclamava Compagnoni al golazo da centrocampo di Mascara, nel marzo 2009. Chissà se anche il gol di Dimarco arriverà ad essere visto in Polinesia. Probabilmente, con gli strumenti di oggi, gli abitanti delle piccole isolette oceaniche avranno potuto vedere questo capolavoro all’istante.

(Foto: La Gazzetta dello Sport)

Claudio Luise

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