Editoriale

Maria Pia Beltran:«Nessuna squadra è già condannata»

Tempo di lettura: 2 minuti

La Salernitana cambia pelle, ancora una volta. Dopo Sousa e Pippo Inzaghi, arriva Fabio Liverani. I granata necessitano d’identità e risultati positivi, hanno disperato bisogno di nuovo ossigeno per rimanere aggrappati alla massima serie e non lasciarsi spingere nel baratro dalla negatività, dalla malasorte e dalle dirette concorrenti per la salvezza.

Maria Pia Beltran, giornalista Dazn, durante la stagione corrente è stata testimone oculare delle metamorfosi della “Bersagliera”. La bordocampista argentina ha partecipato a numerosi incontri della Salernitana, quindi, ha raccontato ai microfoni di solosalerno.it le ultime due gare di Candreva e compagni e ha analizzato il momento storico che sta vivendo la squadra.

L’intervista

Un’occasione persa per la Salernitana che, perdendo con l’Empoli, complicano la propria posizione in classifica. Cosa è andato storto durante la gara?

«La Salernitana nella sfida contro l’Empoli ha steccato l’approccio. Mettendo in relazione le parole dei due tecnici alla vigilia di un match così importante, si è percepito un clima diverso: Inzaghi ha iniziato a parlare di finali, di tutto per tutto, di partita perfetta. Nicola, invece, ha fatto leva sulle opportunità, ha parlato di percorso, ha saputo motivare bene la sua squadra che sembra aver già plasmato. Ha funzionato sicuramente l’approccio trasmesso all’Empoli rispetto a quello tentato dall’ormai ex trainer granata per un incontro cosi delicato».

Sono i calciatori a scendere in campo, ma Pippo Inzaghi quante responsabilità ha per il trend negativo della squadra?

«Senza dubbio i giocatori sono entrati in un mood negativo dal quale serve uscire il prima possibile. Inoltre, tra le squadre in lotta per salvarsi si stanno mettendo in evidenza le qualità di allenatori come Nicola e Barone, che con rose paradossalmente inferiori, o comunque di pari livello rispetto alla Salernitana, sono riusciti a trovare punti impensabili sulla carta».

Hai assistito da bordo campo anche alla gara tra i granata del sud e quelli del nord: a Torino la Salernitana sembrava avesse ritrovato la verve, anche grazie agli innesti del mercato invernale. Le nuove pedine quanto valore in più potranno dare alla rosa?

«L’impatto di Boateng nella gara contro il Torino è stato davvero sontuoso: per la precisione nelle letture di gioco, per personalità – aspetto che chiaramente ci si aspettava da un campione del mondo – per intensità messa al servizio dei compagni di reparto e non solo. Credo che con una difesa cosi esperta sicuramente possano arrivare più certezze anche per il reparto avanzato, a patto che Liverani trovi la giusta combinazione per smuovere l’approccio mentale».

L’organico della Salernitana non è inferiore — su carta — a nessuna delle concorrenti per la salvezza. Nell’imprevedibilità della massima serie, credi possa aumentare la quota salvezza e quali scenari potrebbero aprirsi in fondo alla classifica?

«Le rose delle squadre che si trovano sul fondo della classifica sono davvero molto vicine nei valori individuali. Arrivati a metà febbraio, i tifosi hanno bisogno di cominciare a vedere il gruppo coeso, i risultati positivi. Occorre superare le difficoltà dei singoli ed esaltarne le qualità. La compagine che saprà davvero compattarsi ed dimostrarsi squadra riuscirà in queste 14 giornate a costruire la propria salvezza: vedo tutto ancora aperto con nessuna squadra già condannata».

Raffaella Palumbo

Sono Raffaella Palumbo, classe 1990, salernitana dalla nascita. Per varie vicissitudine, sono espatriata a Genova da quando avevo 21 anni, nel capoluogo ligure esercito la professione di insegnate. Amo la vita in tutte le sue sfaccettature, non trascuro i dettagli. L'ottimismo, la curiosità, la follia, l'intraprendenza ed il sorriso sono caratteristiche di cui non posso fare a meno. Tra le gioie più grandi della mia vita rientra mia figlia: Martina. La pallavolo, la scrittura, i viaggi e la Salernitana sono le mie principali passioni. La benzina delle mie giornate risiede in tre espressioni che non cesso mai di ripetere a me stessa e agli altri: " VOLERE è POTERE, CARPE DIEM e PER ASPERA AD ASTRA"!!!

Recent Posts

Una Salernitana ordinata, combattiva e pungente tiene testa alla Juventus

FIORILLO 7: strozza in gola l'urlo di gioia di Vlahovic deviando sulla traversa il potente…

24 ore ago

Un Tchaouna da ‘big’ non basta a una discreta Salernitana sconfitta dall’Atalanta.

FIORILLO 6: gara di ordinaria amministrazione per un'ora, poi comincia la vita dura quando l'Atalanta…

7 giorni ago

Salernitana – Atalanta, probabili formazioni: un cambio per Colantuono, Gasp fa turnover

Tempo di lettura: 2 minuti Ultimi scampoli di Serie A all'Arechi, dove la Salernitana già retrocessa ospita…

1 settimana ago

L’ex CEO del Cesena interessato a rilevare la Salernitana

Acquisita la matematica certezza della retrocessione in cadetteria, l'attenzione della piazza si è spostata sulle…

1 settimana ago

Come funziona il “paracadute”?

Da alcuni anni, la Lega di Serie A destina una parte dei suoi ingenti introiti…

2 settimane ago

Una Salernitana dignitosa soccombe al cospetto di un Frosinone più determinato

COSTIL 6: spiazzato dal rigore di Soulè, impossibilitato ad intervenire sull'incursione vincente di Brescianini, poco…

2 settimane ago